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La Juventus vince, lo fa anche quando è sfavorita e al termine della peggiore stagione dell’ultimo decennio. Lo fa con un 2-1 inflitto alla super Atalanta di Gasperini che permette al club bianconero di sollevare la quattordicesima Coppa Italia della sua storia, il secondo trofeo stagionale, dopo la Supercoppa Italiana vinta ai danni del Napoli. Un successo dal doppio valore, che permette ad Andrea Pirlo di salvare una stagione che ha visto la Juventus uscire dal discorso Scudetto fin troppo presto. Ma la Juventus un futuro ce l’ha, lo dimostrano due trofei e anche il fatto che lo zampino decisivo per la conquista della coppa l’hanno messo due nuovi acquisti come Kulusevski e Chiesa. Andrea Pirlo diventa il quarto allenatore della Juventus ad alzare la Coppa Italia sia da giocatore che da tecnico, dopo Luis Monti, Carlo Parola e Dino Zoff mentre Gianluigi Buffon eguaglia Roberto Mancini per numero (6) di Coppe Italia vinte da giocatore.
Una giornata storica per una Juventus che celebra il successo e guarda già al futuro: “Mi riconfermerei“, dice Pirlo che guarda subito a domenica con l’ultima giornata che può valere la qualificazione in Champions League. Rappresenterebbe un traguardo importante per una società che ha vissuto una stagione turbolenta. C’è un futuro da assicurare e gli introiti Champions non possono essere persi. Per il momento la Juventus riparte da quel che sa fare meglio: vincere. Lo fa nella 20 finale, con la diciassettesima vittoria su diciotto ultime partite giocate in Coppa Italia. L’ultima sconfitta proprio contro l’Atalanta, un netto 3-0 nell’edizione 2018-19. Anche questa è una chiusura del cerchio, prima degli addii con Buffon e Chiellini in testa.
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