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Pioli cerca quota 100, trasferta sempre ostica per il Milan contro l’Udinese specializzata in pareggi

Stefano Pioli Milan
Stefano Pioli - Foto Tiziano Ballabio / IPA Sport / IPA

Quota 100. Stefano Pioli non vuole certo andare in pensione, ma potrebbe raggiungere battendo l’Udinese in una trasferta sempre ostica per i rossoneri la vittoria numero cento alla guida del Milan, diventando in tal caso il secondo a riuscirci in minor tempo alle spalle di Ancelotti con appena una partita di margine. Ma tra le ambizioni del tecnico emiliano, che con il buon filotto di successi e il due su due di inizio 2024 tra Empoli e Roma prova al Bluenergy Stadium a blindare ulteriormente la qualificazione Champions e non perdere terreno in chiave lotta scudetto (dura, durissima, ma il Milan non è ancora tagliato fuori), e la possibilità di portare concretamente a casa i tre punti dal Friuli, ci si mettono le statistiche, che certificano come quella contro una squadra che in fin dei conti, a fronte di appena due vittorie in questo campionato, ne hanno perse appena sei, con il record dei top-5 campionati di 12 pareggi (vent’anni fa l’Inter fece 13 segni X nelle prime 21), sia sempre una partita dura per il Diavolo.

L’Udinese ha infatti vinto le ultime due partite di campionato contro i rossoneri, ma non è mai riuscita ad arrivare a tre di fila. Soltanto nel 2017 sono state vinte peraltro tutte e due le partite di una stessa annata. Nelle ultime otto giocate in terra friulana, tre vittorie per parte e due pareggi, l’ultimo precedente è il roboante 3-1 dell’anno scorso per i ragazzi allora allenati da Sottil, che rischiò a fine marzo di portare all’esonero di Pioli. Che, adesso, ha rinsaldato un po’ il suo legame con la panchina, nonostante la recente eliminazione dalla Coppa Italia. Se è vero che le trasferte del Milan hanno prodotto il maggior numero di gol in questa Serie A, 36 gol complessivi in ​​10 incontri giocati fuori casa, con venti gol segnati e sedici subiti, è altrettanto vero che proprio quei gol tanto cercati sono venuti un po’ a mancare dall’uomo in teoria più rappresentativo, Rafa Leao, che ha segnato in Coppa Italia ma non si è ancora sbloccato in campionato, e punta a farlo con i bianconeri. Il modulo sarà l’ormai classico 4-2-3-1, con Adli che si è preso le chiavi del centrocampo e Musah che insida Loftus-Cheek, per il resto Giroud non si tocca nonostante Jovic sia comunque ormai ritrovato.

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