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“Piatek? Sarebbe possibile se non chiedessero 70 milioni. Per me è forte, ma lo è al Genoa. Siamo sicuri che lo sarebbe, per dire, anche al Chelsea?”. Lo disse in un’intervista alla Gazzetta dello Sport l’ex direttore sportivo della Roma Monchi a proposito dell’exploit dell’allora attaccante del momento. All’epoca Krzysztof PiÄ…tek aveva segnato 13 gol in 19 partite con il Genoa ed era in procinto di unirsi al Milan. Oggi l’attaccante polacco sfida il suo passato rossonero con la maglia della Salernitana nel bel mezzo della crisi più grave della sua carriera. Sono dodici le partite di fila senza gol segnati, mai aveva fatto peggio. E sembra passata un’era geologica dai tempi milanisti quando a suon di gol riuscì persino a farsi dedicare un coro personalizzato in poche settimane. Anche contro i rossoneri l’esperienza finì male, con 13 gol in 36 presenze. Pochi rispetto alle aspettative gonfiate da quella doppietta al debutto col Napoli in Coppa Italia. Prima di lui, l’ultimo giocatore ad aver segnato in ognuna delle prime quattro presenze da titolare in Serie A con la maglia del Milan era stato Oliver Bierhoff tra settembre e ottobre 1998. E con la maglia del Genoa aveva segnato in ciascuna delle sue prime 7 gare stagionali di Serie A, come Vieri e Batistuta. I paragoni si moltiplicavano. Anche i numeri iniziavano a dargli ragione, prima che il suo rendimento scivolasse verso una crisi da cui non si è più ripreso. Da quel momento Piatek non ha più raggiunto la doppia cifra stagionale. Tredici gol in tre stagioni con l’Hertha Berlino, mentre i sei mesi alla Fiorentina si chiudono con appena sei reti tra campionato (3) e Coppa Italia (3). Con la Salernitana attraversa crisi di squadra e un cambio di allenatore. Da Nicola a Sousa (che lo aveva allenato con la Polonia) la sostanza non cambia. Tre reti in diciotto apparizioni. Pochi per chi ha uno come Dia che ha recuperato dall’infortunio e scalpita per la maglia da titolare. La sensazione è che la chance da ex contro il Milan sarà l’ultima prima della panchina. Un incrocio dai forti ricordi per invertire la rotta di una carriera lontana ormai dalle aspettative.
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