
Lecce - Foto Pasquale Golia / IPA Sport / IPA
Lecce e Roma si stanno sfidando in uno degli anticipi della 30esima giornata di Serie A. Una partita molto importante per entrambe le squadre: i salentini, che non vincono da due mesi, cercano punti importanti per tenere un margine minimo sulla zona retrocessione; dall’altra parte, i giallorossi non intendono fermarsi dopo sei vittorie consecutive per continuare a coltivare quel sogno quarto posto che vorrebbe dire Champions League. Serata speciale, quindi, al Via del Mare, in cui l’attenzione è ricaduta anche su un altro dettaglio particolare. Infatti, i giocatori del Lecce stanno giocando senza il proprio nome sulla maglia. Una scelta, ovviamente, che non è casuale ma, anzi, ha un significato ben preciso.
L’iniziativa, infatti, è da ricondurre alla memoria e al tributo per la stagione 1976/1977. In quell’anno, la formazione pugliese riuscì a centrare la promozione in Serie B. 48 anni da un avvenimento molto sentito nella storia del Lecce, che ha potuto abbracciare anche due grandi protagonisti di quell’anno. Le maglie indossate quest’oggi dai giocatori di Marco Giampaolo, infatti, sono delle riproduzioni di quelle usate in quella stagione di ormai mezzo secolo fa. Al termine del riscaldamento delle due squadre, infatti, in campo sono scesi anche Fortunato Loddi e Gaetano Montenegro.
Due ex calciatori che giocarono un ruolo di primo piano nella suddetta promozione, oltre che nella vittoria della Coppa Italia Semiprofessionisti. Due volti che al Via del Mare conoscono molto bene. Il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, e il vicepresidente, Corrado Liguori, hanno consegnato a Loddi e Monenegro le riproduzioni delle maglie di 48 anni fa, in un momento in cui è racchiusa una pagina importante della storia del club salentino.