La società azzurra ha rischiato una sanzione pesante dopo che il presidente ha presentato ricorso contro l’elezione di Simonelli
Tre punti di penalizzazione e un anno di inibizione. È questa la stangata di cui si è parlato per il Napoli e il suo presidente Aurelio De Laurentiis per aver violato la clausola compromissoria.
La vicenda è scoppiata giovedì quando Repubblica ha rivelato la possibilità che il patron azzurro venga deferito dal procuratore Chiné. Il capo della Procura federale avrebbe dovuto decidere i prossimi passaggi di una vicenda legata all’elezione a presidente della Lega Serie A di Ezio Simonelli. Una nomina arrivata prima di Natale con il parere favorevole di 14 club del massimo campionato su 20. Tra i contrari, oltre a De Laurentiis, c’erano anche il presidente della Lazio Claudio Lotito e quello del Torino Urbano Cairo.
Quest’ultimi due però hanno evitato di procedere con la battaglia legale, mentre il numero uno del club partenopeo ha messo la sua firma, insieme a quella del consigliere indipendente della Lega Gaetano Blandini, nel ricorso presentato al Tribunale di Milano. De Laurentiis ha poi ritirato la firma, ma intanto i giudici lombardi avevano già respinto la richiesta cautelativa. Così si è parlato della possibilità che l’atto del patron partenopeo fosse passibile di deferimento per violazione della clausola compromissoria.
Penalizzazione Napoli, il giudizio dà ragione a De Laurentiis
Il presidente del Napoli nello stesso ricorso aveva sottolineato che Simonelli non fosse un tesserato e quindi per lui non si attiverebbe la clausola. In realtà la giustizia sportiva prevede che questa valga per tutti coloro che svolgono attività federali e Simonelli era già entrato formalmente in carica, firmando anche degli atti.
Da qui l’ipotesi che la faccenda venga portata davanti alla giustizia sportiva federale con le norme che prevedono, in casi come questi, sanzioni fino ad un anno di inibizione e tre punti di penalizzazione. Il tutto però non avverrà per il Napoli, visto che la ‘sentenza’ è già arrivata ed è positiva per gli azzurri. Parlando alla fine dell’Assemblea che si è tenuta ieri, infatti, il presidente Simonelli ha chiuso il caso, affermando che per il Napoli non ci sarà alcuna penalizzazione perché De Laurentiis ha ritirato poi la firma sul ricorso presentato al tribunale di Milano. Caso chiuso dunque con la Serie A che ha rischiato di essere travolta da un nuovo scandalo.