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Ad aggiungere altro carico di significati a Roma-Udinese ci ha pensato Aldair che sui social ha ricordato la partita che sancì ufficialmente l’esperienza da capitano di Francesco Totti. A 25 anni da quella gara, c’è un altro capitano giallorosso che contro i friulani è chiamato a scrivere un capitolo della sua carriera. Lorenzo Pellegrini, dopo il rigore sbagliato nella sconfitta col Feyenoord, è ad un bivio di una stagione che definire negativa è dire poco. Lo ha detto lui stesso poche settimane fa: “Non sono soddisfatto”. Eppure, la crescita attesa non c’è stata e anche Mourinho all’intervallo al De Kuip ha preferito sostituirlo. Le mosse dello Special One contro i bianconeri diranno molto delle gerarchie attuali dei giallorossi. Senza Dybala (non c’è lesione), una maglia per Pellegrini sembra quasi scontata, ma allo stesso tempo cercano spazio Cristian Volpato e Gini Wijnaldum (che potrebbe agire ugualmente al posto di Matic). La sensazione è che Pellegrini sia destinato a partire titolare in quello che è un bivio a tutti gli effetti: l’occasione per la rinascita, come lo fu il derby del gol di tacco nel 2018 (in uno dei suoi momenti più difficili), o un ridimensionamento nelle gerarchie in vista del ritorno col Feyenoord.
Mourinho, si sa, concede poco tempo, ma non dimentica. Anche quest’anno Pellegrini ha spesso stretto i denti, scendendo in campo senza essere al pieno della condizione. Il tecnico lo sa e il giocatore conserva un ruolo da leader e da protagonista. Per il resto, il turn over sarà limitato o quantomeno forzato. Senza Dybala ed Abraham (anche lui potrebbe recuperare col Feyenoord), toccherà ad Andrea Belotti, ancora a secco di reti in campionato. El Shaarawy sembra l’uomo più in forma del reparto offensivo, mentre sulle fasce Zalewski e Spinazzola si sono alternati tra ombre e luci in Olanda. Possibile riposo per Matic, con Wijnaldum e Cristante a centrocampo. In difesa Llorente potrebbe far rifiatare uno tra Mancini, Smalling e Ibanez. La Roma ha vinto otto gare nel 2023 in Serie A tenendo la porta involata. Nessuno ha fatto meglio, ma allo stesso tempo i giallorossi, quando prendono gol, si sfaldano e non reagiscono. Gli uomini di Mourinho infatti non hanno vinto nessuna delle ultime nove partite di campionato in cui hanno subito reti. L’allenatore chiede conferme difensive, ma anche uno step mentale nella gara che può valere l’allungo al terzo posto su Inter e Milan.
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