Serie A

Paulo Fonseca, la difesa parte sempre a rilento: dal derby ‘dei pali’ con la Lazio al 7-1 col PSG

Paulo Fonseca
Paulo Fonseca, Milan - Foto Alessio Tarpini/IPA Sport

Un punto in due partite, la sensazione di non aver ancora un’anima definita, uno scollamento tra reparti che è un invito a nozze alle ripartenze avversarie. Il primo Milan di Paulo Fonseca ha costruito poco e raccolto ancora meno. Prima un 2-2 in rimonta allo scadere contro il Torino, poi la sconfitta esterna contro il Parma al ‘Tardini’ in un match caratterizzato da una serie lunghissima di contropiedi avversari. “Difensivamente abbiamo fatto molto, molto male. È impossibile vincere queste partite difendendo così. Abbiamo fatto male come squadra e abbiamo perso molti duelli, eravamo sempre in ritardo, le preventive erano sbagliate”, ha spiegato il tecnico portoghese nel post gara. Nella sua carriera, con la Roma e con il Lille, ha sempre impiegato un po’ di tempo per costruire meccanismi di gioco consolidati. Proprio il lavoro sulle preventive sembra essere un aspetto del lavoro che le squadre di Fonseca faticano ad apprendere velocemente.

Nella sua seconda partita romanista, dopo il 3-3 contro il Genoa, la Roma subì moltissime ripartenze contro la Lazio di Simone Inzaghi. Finì 1-1, ma il risultato fu bugiardo: sei pali colpiti, quattro di Immobile e compagni. Fu un record. Con il Lille dopo la vittoria per 4-1 sull’Auxerre, arrivò un pareggio per 1-1 contro il Nantes. Alla terza giornata il crollo: il Psg travolse il Lille addirittura per 7-1. Tre gol di Mbappè, uno di Messi, due di Neymar e uno di Hakimi. Una squadra stellare (che aveva segnato dieci gol in due partite tra Clermont e Montpellier) che mise in evidenza le fragilità difensive di una squadra ancora in costruzione. Lavori in corso anche a Milanello. Alla terza giornata c’è la Lazio, alla quinta il derby con l’Inter. La fretta spesso è cattiva consigliera, ma in questo caso è necessaria.

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