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Ennesimo passo falso della Juventus in campionato e stavolta è davvero finita o quasi per la qualificazione alla prossima Champions League. Brutto 1-1 contro il Venezia che non ruba nulla al Penzo e che impone un pareggio che è un punto salvezza guadagnato per i lagunari, non tanto dal punto di vista della classifica che non viene mossa più di tanto, ma soprattutto considerando quanto potrà infondere a livello di mentalità nella squadra che nelle ultime partite si era riscoperta fragile.
Fragile, di sicuro, lo è una Juve che ancora una volta inizia bene, va in difficoltà quasi per caso e finisce in un tunnel senza uscita. E’ mancata una reazione concreta al gol di Aramu che aveva risposto all’iniziale vantaggio di Morata, soltanto l’inerzia ha spinto in avanti i bianconeri che però non recitano un copione, uno spartito, non hanno un piano ma si affidano alle giocate dei singoli. Peccato però che i singoli siano tutti in infermeria. Chiesa infortunato, Dybala che si è infortunato oggi pesano tanto, l’assenza di Kulusevski pure. Kean e Morata non inventano nulla, Soulé è volenteroso ma ancora acerbo, così come Kaio Jorge che non è stato nemmeno volenteroso e finisce anzitempo una partita iniziata già in corsa.
Insomma, è un pareggio disastroso e drammatico in chiave classifica per la squadra di Allegri, che dopo diciassette partite non ha trovato la quadra. La zona Champions rischia di allontanarsi, visto che le prime quattro hanno tutte partite mediamente facili, nel frattempo la Fiorentina ha vinto e così anche il quinto posto ora dista tre punti. Le uniche soddisfazioni, strano a dirsi in casa juventina, arrivano tutte dalla Champions, quella giocata. Ma non può bastare.
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