Paulo Fonseca è intervenuto in conferenza stampa in vista della sfida tra Parma e Milan, valida per la seconda giornata della Serie A 2024/25: “Mi aspetto una partita difficile contro una squadra particolare che corre e lotta tanto. Penso che per vincere non basterà giocare ma dovremo soffrire e lottare. Questo è un tipo di partita in cui aumentare il livello di aggressività difensiva altrimenti sarà difficile: in settimana ci abbiamo lavorato“.
Il tecnico portoghese ha poi parlato dell’undici titolare: “Al posto di Morata giocherà Okafor perché le sue caratteristiche vanno incontro a questa partita. In settimana ha dato buone risposte. Rispetto al Torino vogliamo pressare alto, sarà una partita diversa. Jovic invece sarà utile a gara in corso. Pavlovic titolare? E’ una possibilità. Chukwueze, Pulisic e Leao insieme? Vedremo“.
“Il Parma è una squadra con un’identità forte, che gioca insieme da tempo. Sono aggressivi, specialmente in difesa e in contropiede, e i loro esterni sono molto pericolosi – ha aggiunto – L’approccio iniziale deve essere diverso rispetto a quello contro il Torino. Nel secondo tempo siamo migliorati, ma serve costanza. Io non sono mai soddisfatto, penso che le squadre siano dei prodotti che non sono finiti. Abbiamo fatto un bel pre campionato, mentre contro il Torino ci sono stati dei passi indietro. Quello che chiedo è una squadra sempre allo stesso livello. Ma non è una sola partita a farci venire dei dubbi: continuiamo a seguire la nostra strada con fiducia“.
Sul mercato, invece: “Penso che per una squadra come il Milan non sia mai finita. Le opportunità ci sono sempre e vedremo cosa succederà. La società comunque ha fatto un gran lavoro. Leao è fondamentale per la nostra squadra e, come detto dal nostro direttore ieri, è impossibile che vada via. Mi sono piaciute molto le sue parole“.
Infine, Fonseca si è soffermato sui singoli: “Morata ha un piccolo problema, il suo ritorno dipende dall’evoluzione. Dagli esami non era emerso nulla prima del Torino nonostante lui avesse sentito qualcosa. Eravamo in dubbio, ma abbiamo deciso di farlo giocare, seppur meno. Credo che l’abbiamo gestita bene nonostante il problema. Non è facile quando un giocatore arriva tardi e deve giocare. Reijnders e Theo sono più vicini alla loro migliore condizione fisica, mentre Fofana ed Emerson sono arrivati da poco. Entrambi devono capire il nostro gioco e hanno bisogno di tempo. Chance per Camarda? No. Stiamo molto attenti ai giovani, ma dobbiamo capire che sono in momenti diversi. Proprio per la qualità che hanno dobbiamo scegliere il momento migliore per lanciarli. In questo momento non dobbiamo mettere loro pressione“.