“Ho visto una grande interpretazione della gara, anche dei giovanissimi in campo. Non era scontato, in una situazione di emergenza in cui ho cercato di isolare la squadra da queste situazioni e continuerò a farlo. Quest’anno siamo chiamati all’impresa per come è stato l’inizio e per come si sta evolvendo tutto ciò che succede al di fuori del campo. Bisogna dare atto ai ragazzi, sono solo con loro ma non mi interessa, andiamo a combattere fino alla fine, li difenderò alla morte”. Con queste parole pronunciate ai microfoni di Dazn, Alberto Gilardino ha commentato la vittoria del suo Genoa in casa del Parma.
“Manca il supporto della società ? Questa è la realtà , le sensazioni che un allenatore sente in settimana sono queste. Non voglio entrare nei particolari, penso a lavorare sul campo con la squadra isolandoli da altre situazioni – ha aggiunto Gilardino – . Faccio il mio plauso a tutta la squadra, chi ha giocato e chi ha subentrato che è entrato con la giusta mentalità “. Tra questi ultimi anche Mario Balotelli: “Sono felice per lui, ha grande motivazione, dovrà allenarsi con continuità e accumulare minutaggio, sono convinto che nelle condizioni migliori ci può dare tanto. Dipenderà da lui”.
Un momento complicato, quindi, che il Grifone deve affrontare con spirito battagliero: “Ci serve gente che combatte, che corre. Thorsby e Frendrup fanno 14 chilometri a partita, Pinamonti e Ekhator si sono sacrificati e son stati bravi anche davanti. Dietro la difesa si è mossa bene. Le qualità del Parma potevano metterci in difficoltà , siamo stati bravi a capire il tipo di partita, la avevamo preparata bene”, ha concluso Gilardino.