Il Parma sta disputando una grande stagione, ma quest’oggi è uscito sconfitto dalla sfida casalinga contro la Fiorentina, valevole per la trentesima giornata del campionato di Serie A, anche a causa di alcuni episodi sfavorevoli, come ha spiegato il tecnico gialloblu Roberto D’Aversa: “Devo dire che è incommentabile come abbiamo affrontato la prima parte della gara. La percentuale dei contrasti vinti da parte della Fiorentina e quella di contrasti persi da parte nostra è un dato eloquente. Chiaro poi che quando vai sotto 2-0 è difficile raddrizzarla. Nel secondo tempo c’è stata una reazione, la volontà di portare a casa il risultato ma non ci siamo riusciti. S’è fatto troppo poco nel primo tempo per portare a casa il risultato. Ci può stare di perdere, come successo con Inter e Verona, dove magari incidono un episodio o la gara dell’avversario, ma non ci deve essere rimorso nel fine gara nel dire che non abbiamo dato tutto e devo dire che nel primo tempo non ho visto quell’atteggiamento che ha caratterizzato il nostro cammino, anche in passato”.
L’allenatore nato a Stoccarda ha analizzato i diversi fattori che possono aver condizionato la partita: “Chiaro che il caldo è una componente che fa giocare la squadra a ritmi non altissimi, è la prima volta che giocavamo così così ma il caldo è una componente per entrambe, non può essere un alibi per noi. E’ chiaro che alcuni aspetti possano venire meno ma se si è persa la partita non si è persa per il caldo, ma perché nel primo tempo c’è stata una squadra che ha messo più determinazione e cattiveria. Il rammarico nonostante che siamo andati sotto di due gol, potevamo anche pareggiare, però non dobbiamo ragionare sugli episodi: noi non abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Siamo stati ingenui sul primo rigore, nel secondo non è semplice ma non è chiara la regola del braccio aperto dentro l’area, dove c’è stata una lamentela di Iacoponi che in quattro anni non l’ho mai visto protestare e qui ha protestato a lungo. Dice che ha ricevuto un blocco ma non mi va di stare qui a discutere quando credo che il problema principale sia stata la determinazione e la cattiveria. Non dobbiamo pensare di aver raggiunto l’obiettivo con 39 punti, non dobbiamo pensare di aver raggiunto l’obiettivo, se qualcuno ha pensato a qualcosa di diverso la risposta è questa, noi dobbiamo andare in campo con determinati atteggiamenti. Laddove andiamo in campo con spirito di una squadra che deve ottenere l’obiettivo salvezza il risultato lo facciamo come successo in passato, altrimenti si rischiano di fare brutte figure”.
“Veniamo da tre sconfitta ma la classifica è corta, se ragioniamo sulle ultime tre partite, su dove potevamo essere e su dove siamo, ci deve far capire che bisogna cercare di riprendere il nostro cammino. Siamo partiti facendo due partite con quattro punti, nelle altre tre ne abbiamo fatti zero. Questo è un campionato a sé, portare i punti a casa può fare la differenza per la classifica finale, credo che ognuno di noi debba avere la volontà e l’ambizione di fare il meglio. Ad oggi abbiamo sei punti in più dell’anno scorso, ma non basta perché altrimenti vanifichiamo quello di buono fatto fino ad oggi. Ripeto e mi concentro sul primo tempo, perché nelle altre partite è vero che si è commesso qualche errore e si è perso, ma sotto l’aspetto della prestazione non posso rimproverare nulla ai ragazzi. Oggi, se ragiono sul primo tempo, non si è fatto quello che si doveva fare. Non sotto l’aspetto tattico, perché nel secondo abbiamo cambiato tatticamente ma a cambiare è stato l’atteggiamento. Se dopo nel secondo tempo si è fatto bene e creata la possibilità di riprendere la partita non è una questione fisica o di caldo, perché le condizioni sono le stesse. E’ questione di motivazioni, bisogna avere l’ambizione di fare quello fatto fino ad oggi”, ha concluso D’Aversa.