L’allenatore del Parma Roberto D’Aversa, intervenuto a Sky Sport, ha spiegato come stia affrontando questo difficile periodo di emergenza: “In questo momento è difficile pensare al futuro, stiamo sul presente e sul problema legato al Coronavirus. Non voglio pensare all’anno prossimo ma solo a risolvere un problema serio come questo. Anche se non si dovesse cambiare società programmare sul nulla è impossibile, andiamo avanti per ipotesi. Ragioniamo sul ripartire o meno ma non sappiamo né quando potremo tornare ad allenarci né quante partite dovremmo giocare in una settimana”.
Prima di cimentarsi nella guida di una panchina, D’Aversa ha avuto una piccola esperienza dirigenziale in Abruzzo: “Negli ultimi anni della mia carriera ho fatto una scelta di vita andando a Pescara e giocando nel Lanciano. Questo è stato anche un investimento e devo ringraziare Luca Leone e la famiglia Maio che mi ha dato questa opportunità di fare da collante tra la società e la squadra. Quegli anni mi sono serviti per avere rispetto dei miei compagni e ho sfruttato tutto questo anche quando sono diventato allenatore. Perinetti disse di non aspettarselo e scherzando l’ho ringraziato per la fiducia. Sono maturato velocemente per fare questo mestiere”.
D’Aversa ritiene che lo scorso anno sia stato più soddisfacente rispetto alle due promozioni consecutive e, inoltre, si dice molto colpito da Kulusevski: “Credo la salvezza dell’anno scorso. Nel girone di ritorno avemmo tantissimi infortuni e contro la Fiorentina mancavano tutti gli attaccanti. Misi Scozzarella che era il più offensivo che avevo. Quella è stata la vittoria più importante . La risposta per quest’anno è semplice: Dejan Kulusevski ha fatto grandi cose nel suo primo vero anno in Serie A, dopo essere uscito dalla Primavera e aver giocato solo qualche spezzone con la maglia dell’Atalanta. Ha fatto un campionato straordinario, è pronto per la Juventus”.
Il tecnico gialloblu ha rivelato qualche segreto della sua squadra, parlando anche degli allenamenti che sta facendo svolgere da casa: “Per quel che riguarda il raggiungimento degli obiettivi serve una grande società: la proprietà mi ha dato una grande opportunità. Il merito va diviso per tutti, società, dirigenza, giocatori e allenatore. Devo dire innanzitutto che la squadra gioca sempre in maniera diversa. Un allenatore deve capire che giocatori ha a disposizione. Cerchiamo di sfruttare le ripartenze e non dobbiamo dimenticarci che tre anni e mezzo fa eravamo in Lega Pro. Il direttore è stato bravo a comprare i giocatori giusti, poi cerco sempre di fare il meglio possibile con chi ho a disposizione. Il programma di allenamento è cambiato perché sono cambiate anche le regole per l’uscita da casa. Ho comunque mandato un programma individuale per tutti”.