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Roberto D’Aversa, allenatore del Parma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Bologna. Il mister non si è sbilanciato sulla formazione che scenderà in campo: “Bisogna aspettare fino all’ultimo momento, tra il recupero e le diverse problematiche dei singoli calciatori. Domani non ci sarà Cornelius perché ha avuto un problema muscolare però allo stesso tempo rientra Roberto Inglese dopo un lungo periodo. È chiaro che il minutaggio che ha a disposizione non può essere quello di una partita intera ma averlo con noi è una cosa molto importante“. Sarà sicuramente un attacco diverso, che avrà a disposizione anche calciatori come Karamoh, Caprari, Sprocati. “Chi potrei schierare? Vediamo, devo valutare. Caprari dopo la partita di mercoledì è rimasto a Roma per motivi familiari per due giorni ed è rientrato oggi. Yann ieri ha saltato l’allenamento per un problemino“.
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“Valuteremo domani il tutto per poi decidere chi far scendere in campo. Bisogna considerare il fatto che, in questo momento, bisogna mandare in campo coloro che a livello fisico stanno meglio” sottolinea D’Aversa. Il mister ha analizzato anche la condizione psicologica della squadra, reduce da quattro sconfitte consecutive: “Se si analizzano queste quattro sconfitte, il rammarico lo posso avere per il primo tempo della gara con la Fiorentina o per alcuni errori commessi anche a Roma dove eravamo passati in vantaggio e penso che, in altri momenti, il risultato lo avremmo portato a casa mentre adesso stiamo facendo un po’ di fatica soprattutto in quelle caratteristiche che ci hanno contraddistinto in questo campionato e ci hanno portato a fare 39 punti. Quello che dobbiamo far noi è ragionare non su tutti quegli episodi e quelle situazioni che sono successe in queste quattro partite ma concentrarci sul fatto che sia in fase difensiva che in fase offensiva stiamo facendo meno di quello che eravamo abituati fare“.
“Non dobbiamo ragionare sul nostro compagno che può risolvere le situazioni in entrambe le fasi ma dobbiamo essere noi propositivi e cercare di risolverla ragionando sempre da squadra e non in maniera egoistica. Cercare di fare qualcosa in più” ribadisce il tecnico, “se si son perse quattro partite vuol dire che qualcosa è venuto meno. Dobbiamo ragionare solo ed esclusivamente sulla prestazione del singolo, migliorarla, perché poi possa servire a portare a casa un risultato positivo”. “Che Bologna mi aspetto? Certamente arrabbiato, abbiamo sentito anche le dichiarazioni di Mihajlovic post-Sassuolo. Arrivano da una sconfitta pesante, interna, in un derby, nonostante però la partita precedente hanno fatto benissimo ribaltando il risultato in inferiorità numerica contro l’Inter” ha spiegato D’Aversa, “è una squadra con un mix di calciatori giovani e calciatori di esperienza, una squadra molto organizzata. È un derby e va affrontato come tale“.
“Se ho preparato qualcosa di particolare per la gara di domani? Di particolare no, si analizzano sempre le caratteristiche della squadra avversaria e si cercano di interpretare le fasi in base ai loro pregi e ai loro difetti. Tatticamente può dare una mano in questo momento ma quello che conta è l’interpretazione, il voler portare a casa il risultato, quella fame che ci ha portato a conquistare 39 punti ma che non significa aver già raggiunto il nostro obiettivo” ha detto D’Aversa in conclusione, “bisogna far sì che si ritorni in campo con quella determinazione, con quella cattiveria e con quella concentrazione perché quello che si sta concedendo, spesso e volentieri, si sta concedendo per attenzione: una squadra che ha l’obiettivo della salvezza non può venir meno da queste caratteristiche”.
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