Non inizierà con il piede giusto la prossima stagione di Serie A per il Parma. Il Tribunale Federale Nazionale ha inflitto 5 punti di penalizzazione nel prossimo campionato di Serie A 2018/2019. Niente retrocessione dunque ma una stangata che non coinvolge solo la squadra. Anche Emanuele Calaiò, il cui comportamento è stato giudicato come illecito sportivo, ha ricevuto una sanzione: l’attaccante è stato squalificato per 2 anni a causa del tanto discusso messaggio inviato ad un collega dello Spezia alla vigilia del match. I ducali rischiavano la retrocessione in caso di due punti di penalizzazione nello scorso campionato. Ciò non è avvenuto come riporta la stessa FIGC in un comunicato sul proprio sito ufficiale. Il Parma e Calaiò potranno ricorrere alla Corte Federale d’Appello, secondo grado della giustizia sportiva.
Ecco il comunicato:
Ebbene alla luce dei principi testé enunciati, questo Tribunale ritiene provato che il Calaiò, nell’inviare all’ex compagno De Col i messaggi in questione, abbia posto in essere il tentativo di illecito previsto dall’art. 7, comma 1, CGS, irrilevante essendo che, nello specifico, a tutto voler concedere, questi possa essersi riferito unicamente alla propria incolumità fisica. E’ di tutta evidenza, invero, che anche la sollecitazione e/o l’invito ad omettere interventi di gioco sulla propria persona, ove accolta, possa ritenersi idonea, quanto meno in termini di tentativo, ad alterare l’andamento e/o lo svolgimento della gara” .