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L’anticipo del sabato della settima giornata regala un altro 0-0: Fiorentina e Parma non si fanno male, al Tardini vincono le fisicità delle difese. In casa Parma Liverani sostituisce in difesa il deludente Balogh e fa debuttare dal primo minuto il venezuelano Osorio, confermando una linea difensiva a 5 e ritrova Inglese. La Fiorentina deve sopperire all’assenza di Callejon, trovato positivo al Coronavirus qualche giorno fa, e punta di nuovo su Kouamè al fianco di Ribery.
La prima occasione se la crea il Parma con il laterale Giuseppe Pezzella che tende un pallone dalle parti di Dragowski, abile a farsi trovare pronto e respingere il pallone a lato. Sull’altro fronte punizione per la Viola: se ne incarica Biraghi, sinistro potente respinto con i pugni da Sepe. Per gli ospiti i più vivi sono sempre i soliti Cstrovilli e Ribery, con quest’ultimo che si insinua spesso in area avversaria. L’occasione più ghiotta il francese se la crea all’11’, grande slalom in area ma destro scaricato addosso a Sepe. I crociati si affidano ai consueti contropiedi, la palla transita dalla difesa a Gervinho con estrema rapidità, ma è brava la retroguardia fiorentina a non farsi sorprendere dalla velocità dell’ivoriano. Se il Parma sceglie il contropiede, la squadra di Iachini si mette in proprio ed è padrona del gioco per la maggior parte del match. Al 17′ la Fiorentina sfiora il vantaggio con Kouamè, cross tagliato di Biraghi per l’incornata della punta franco-ivoriana, ma la palla è di poco fuori. Da metà gara inizia lo show di Osorio: il debuttante sembra tutt’altro che alla prima partita con il Parma e blocca le avanzate degli avversari da veterano. Castrovilli e Kouamè sono ingabbiati dalla morsa del venezuelano, bravo soprattutto a indirizzare la gara su continui duelli fisici, nei quali primeggia. Unica volta in cui riescono a superarlo è al 42′: Ribery se ne va in dribbling e si lascia cadere dopo una leggera spinta dello stesso, per l’arbitro è simulazione ed ammonizione per l’attaccante. Si chiude 0-0 un primo tempo molto fisico e poco tecnico.
Seconda frazione ancora di marca Viola. Kouamè prova la rovesciata ma il tentativo è impreciso, successivamente l’occasione capita sui piedi di Biraghi che cestina a lato da buona posizione. Al 55′ finisce la partita di Inglese, rientrato da titolare appena oggi, che lascia il posto a Karamoh. Fuori la punta centrale e dentro un’altra freccia per alimentare il gioco di velocità, ma la squadra di Liverani cambia strategia ed inizia stranamente a ricorre al cross, proprio nel momento in cui inizia a mancare un uomo all’interno dell’area. A prescindere dalla discutibile strategia, il Parma inizia a trarre vantaggio dai nuovi ingressi e le incursioni di Kucka e Kurtic si fanno sempre più insidiose. Iachini capisce che il momento è affannoso e ricorre anch’egli ai cambi, dentro Cutrone e Lirola rispettivamente per Kouamè e Venuti.
Al 74′ Bruno Alves calcia un buon calcio di punizione, respinto però dalla barriera che la devia in angolo; Il successivo calcio d’angolo è sprecato da imprecisione nel calciare da parte dello stesso Alves. L’occasione più degna di nota nel finale capita alla Fiorentina, un pallone vagante diventa oro per Castrovilli che di controbalzo è facile preda di Sepe. Un minuto dopo Kucka manda a lato una punizione da lontano. Ultimo giro di cambi e consueti ultimi contropiedi in casa Parma ma il sussulto conclusivo lo regala ancora la Fiorentina: Lirola si fa largo in area e riesce a mettere la palla in area piccola, il mai domo Bruno Alves anticipa tutti, salvando partita e risultato. Un altro brutto posticipo termina a reti inviolate, nessun gol e due compagini che escono dal campo con molto rammarico.
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