Intervenuto al podcast AKOS di Luca Gemignani, Paolo Maldini ha parlato della sua esperienza da dirigente al Milan, e come di consueto non ci ha girato particolarmente intorno con le parole, andando dritto al dunque: “Da dirigente ho cercato di supportare i ragazzi più giovani e la forte pressione che devono sopportare. Purtroppo le tante proprietà straniere che arrivano qui da noi non vogliono neanche affrontare quel problema. Sappiamo benissimo quale sia l’importanza di avere un supporto, anche a livello morale ai giocatori, sia prima che dopo le partite e durante gli allenamenti di tutti i giorni. Io dico sempre che sono cose non tangibili, ma che fanno le fortune dei club. E le cose non tangibili, proprio quelle difficilmente si possono spiegare in un foglio excel al proprietario, sono fuori dalla possibilità di controllo”.