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Paola Ferrari, giornalista e volto noto della Rai per il calcio, ha rilasciato un’intervista a Libero, parlando, tra le altre cose, anche del successo che hanno avuto le due semifinali di Coppa Italia: “Lo share? C’è ancora voglia di calcio. Era un punto interrogativo. Da un lato è bello ripristinare un momento leggero come lo sport, dall’altro non bisogna dimenticare quello che è successo in questi mesi. Il ritorno del calcio poteva essere visto nel modo sbagliato“. Per quanto riguarda la finale in programma domani sera allo stadio Olimpico fra Juventus e Napoli, la Ferrari ha commentato: “Spero in una bellissima partita. La Coppa Italia è la competizione più rappresentativa del Paese. Si confrontano due grandi tecnici come Gennaro Gattuso, uomo dai valori importanti, purtroppo colpito dal grave lutto della sorella, e Maurizio Sarri. Due grandi condottieri. Vedremo se Cristiano Ronaldo è davvero in crisi, la Juve segna poco. Spero in una partita con tanti gol che possano scaldare gli stadi ancora vuoti. Reintegrare il pubblico? A metà luglio e con le dovute misure, la giusta distanza, eccetera. Si spera, ovviamente, che i dati sui contagi siano incoraggianti. Tutti gli enti che si occupano del calcio, dal ministro Spadafora alla Figc di Gravina, hanno fatto uno sforzo ragionato”.Â
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“C’è stato un momento di confusione – ha proseguito la giornalista riferendosi all’emergenza del Covid-19 – non è stato facile fermarsi, doveva succedere forse una settimana prima. Dunque sicuramente ci sono stati errori. Ma era un momento di panico, pensiamo ai timore di chiudere la regione Lombardia. Del calcio si occupano tanti enti, ma alla fine penso sia stato fatto un discreto lavoro. Io darei un sette in pagella. Di sicuro avrei preferito un profilo più basso, meno liti”. Inoltre, la Ferrari ha rivelato anche la sua squadra del cuore e quali calciatori stimi: “Non dovrei dirlo, ma essendo milanese, sono milanista. Anche se arrivo da una famiglia di interisti. Ho tantissima simpatia per il Napoli e per la Roma, città che mi ha accolto sempre benissimo e in cui vivo da anni. Quali calciatori stimo? Ce ne sono tantissimi, ma se devo dirne uno, il nostro portiere della Nazionale Gigio Donnarumma che a 21 anni è già un veterano. Vorrei citare in questo momento anche personaggi come Dybala, Acerbi, SiniÅ¡a Mihajlovic, veicolo di grandi valori”. Infine, in merito ai progetti futuri, essendo saltata la trasmissione sugli Europei, ha concluso: “Fino al 4 agosto sono ‘in campo’. In realtà non ci siamo mai fermati, mai un riposo. Gli Europei sì, sono saltati, ma li farò il prossimo anno. Sono sempre disponibile, sono interna Rai e mi piacerebbe anche presentare programmi non calcistici, ma lo sport mi appassiona sempre. Parlare di sport significa parlare di integrazione, valori,non è solo qualcosa di fisico. È di più: davvero si possono toccare tante corde“.
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