La Lazio espugna il Bentegodi travolgendo 3-0 il Verona nel match valevole per la ventunesima giornata della Serie A: a segno Samuel Gigot, Boulaye Dia e Mattia Zaccagni. I biancocelesti ritrovano quindi i tre punti e si confermano al quarto posto della classifica; i veneti sono fermi in terzultima posizione. La formazione capitolina parte subito con il piede sull’acceleratore e dopo appena due minuti passa in vantaggio grazie alla rete di Samuel Gigot che, sul corner calciato da Zaccagni, anticipa Coppola e di testa batte Montipò. I padroni di casa provano immediatamente a reagire con una conclusione di Tengstedt, che colpisce in pieno Provedel. La Lazio, nonostante il gol di vantaggio, continua a spingere e al 18′ prova a rendersi pericolosa con un tiro dal limite dell’area di Castellanos, che si spegne sul fondo. I tempi sono maturi per il raddoppio degli uomini di Marco Baroni, che al 21′ si portano sul 2-0 con la rete siglata da Boulaye Dia: l’attaccante senegalese, dopo una punizione battuta malissimo dagli avversari, si fa 50 metri palla al piede, salta Bradaric e supera Montipò con il mancino.
Il Verona accusa il colpo e rischia di capitolare al 37′, quando Zaccagni imbecca Isaksen, il quale calcia a botta sicura, ma trova la respinta di Montipò. Buon finale di primo tempo da parte degli scaligeri che, dopo i tiri di Duda e Tengstedt, al 43′ colpiscono una clamorosa traversa con un colpo di testa di Serdar. Si va a riposo sul parziale di 0-2. Nella ripresa Zanetti inserisce Livramento e passa al 4-4-2, che consente alla squadra gialloblù di affacciarsi in maniera convincente nella metà campo avversaria. Al 58′, però, Tchatchoua commette un incredibile errore che innesca involontariamente Dia: il senegalese serve Zaccagni che, a porta quasi completamente sguarnita, deposita in rete per il 3-0. La Lazio, dunque, ha la partita in pungo ma al 64′ va vicina al poker con Castellanos che, su ottimo suggerimento di Nuno Tavares, fallisce una grande occasione. Dopo una girandola di sostituzioni da entrambe le parti, i gialloblù tentano di riaprire la sfida con un’insidiosa conclusione di Bradaric ma l’esterno trova l’attenta risposta di Provedel. Nel finale i padroni di casa restano in inferiorità numerica in seguito a un’ingenuità di Duda, che viene espulso per doppia ammonizione. I biancocelesti amministrano poi facilmente il largo vantaggio.
LE PAGELLE
HELLAS VERONA
Lorenzo Montipò, voto 5.5 Raccoglie dalla porta tre gol, non ha colpe. Stanno diventando un’enormità i gol subiti dall’Hellas.
Pawel Dawidowicz, voto 5 Quasi sempre fuori tempo, la difesa a tre soffre dal suo lato e anche il movimento di Dia a volte complica le cose. (dal 1′ st Dailon Livramento, voto 5.5 Entra e per dieci minuti c’è il momento migliore dei veneti, poi dopo lo 0-3 c’è poco da fare per gli attaccanti scaligeri e di conseguenza anche per lui)
Diego Coppola, voto 5.5 Contiene discretamente bene Castellanos, ma la difesa Hellas sbanda di continuo e lui in teoria ne è il leader.
Daniele Ghilardi, voto 5 Fa molta fatica a tenere l’uomo, che questi sia Dia o Isaksen, prestazione assai deludente.
Jackson Tchatchoua, voto 4.5 Il terzo gol è frutto di un suo gravissimo errore, e prima non è che avesse brillato, anzi. Bocciato. (dal 28′ st Davide Faraoni sv)
Suat Serdar, voto 5 Si mangia un gol già fatto che avrebbe potuto riaprire tutto, per il resto la vede pochissimo in mezzo al campo.
Ondrej Duda, voto 4.5 Non la solita performance né sul piano del dinamismo, né su quello della qualità . L’uomo ordine dell’Hellas oggi naufraga insieme ai compagni e si fa pure espellere nel finale, mancherà a Venezia così come il diffidato Dawidowicz.
Domagoj Bradaric, voto 4.5 Tantissima fatica sia a proporsi, che a contenere Isaksen, che lo salta quasi sempre. Timidissimo per aver giocato da laterale di centrocampo.
Tomas Suslov, voto 5 Ci prova, ma spesso predica nel deserto. All’ennesima giocata personale finita in un lungo di fatto il pubblico si spazientisce. (dal 20′ st Grigoris Kastanos, voto 5.5 Prova a giocare la palla e a farsi vedere, ma manca la convinzione sua e dei compagni visto il risultato)
Casper Tengstedt, voto 5 Cerca di farsi trovare dai compagni, ma quando gli arriva un pallone o non può gestirlo bene o non riesce ad azzeccare la giocata. Il riferimento offensivo degli scaligeri oggi ha faticato tanto. (dal 20′ st Darko Lazovic, voto 5.5 Entra nel momento peggiore e non incide in alcun modo)
Amin Sarr, voto 5.5 Timido nel primo tempo, lui che avrebbe dovuto ruotare attorno a Tengstedt. Finisce invece per lasciarlo troppo solo. (dal 28′ st Reda Belahyane sv)
Allenatore: Paolo Zanetti, voto 5. E’ l’ennesima debacle pesante, molte anche in casa, di una stagione strana: ne ha vinte 6 e la classifica non è drammatica, ma quando il Verona perde spesso perde male. E la nuova proprietà americana potrebbe subito intervenire.
LAZIO
Ivan Provedel, voto 6 Non deve lavorare più di tanto oggi, attento quando chiamato in causa.
Elseid Hysaj, voto 6 Attento dietro, propositivo senza eccedere in fase offensiva, sta pian piano trovando spazio.
Marco Gila, voto 6.5 Difficile superarlo, fa buona guardia e gioca da leader difensivo navigato. Una delle sue migliori con questa maglia.
Samuel Gigot, voto 7 Pronti-via, ecco il gol del vantaggio. Si sta inserendo davvero bene in questa Lazio, dopo un periodo di assestamento, e se incide pure in chiave offensiva… (dal 20′ st Alessio Romagnoli, voto 6 Oggi resta in panchina dal 1′ e quando entra c’è pochissimo lavoro per lui visto lo scoramento dei padroni di casa)
Nuno Tavares, voto 6.5 Le sgroppate e gli assist dell’inizio del campionato sono al momento un ricordo lontano, però dopo alcune prove appannate oggi si rivedono cose positive su quella corsia mancina. (dal 28′ st Luca Pellegrini, sv)
Matteo Guendouzi, voto 7 Corsa, gestione, intelligenza. Una prestazione in linea con tutta la stagione da parte del francese.
Nicolò Rovella, voto 6.5 Ha imparato a gestire palla alla grande e a dettare i tempi del gioco in modo sempre puntuale. E’ ormai il fulcro della Lazio. (dal 40′ st Gaetano Castrovilli, sv)
Gustav Isaksen, voto 6.5 Tante iniziative personali a destra, dove è una spina nel fianco. Gli manca il gol, ma pur non incidendo nel tabellino ha dato prova di aver trovato confidenza con il nostro campionato. (dal 20′ st Pedro, voto 6 Entra con l’atteggiamento giusto, anche se non ha particolari chance di mettersi in mostra)
Boulaye Dia, voto 7 A tratti imprendibile tra le linee, sempre ben posizionato, e poi arriva il gol che di fatto la indirizza definitivamente. Il migliore.
Mattia Zaccagni, voto 7 Torna al gol e lo fa contro la ex squadra, gioca con intelligenza e leadership da quella parte. Il capitano non delude le attese. (dal 20′ st Fisayu Dele-Bashiru, voto 6 Si vede poco in una fase in cui i compagni stavano ormai controllando il triplo vantaggio. Avrà altre ocasioni)
Taty Castellanos, voto 6 Forse un po’ sotto a livello di prestazione rispetto ai compagni d’attacco, non trova feeling con la porta oggi pur provandoci spesso.
Allenatore: Marco Baroni, voto 6.5 Dopo aver iniziato a rilento il 2025, ecco la prima vittoria dell’anno solare per la sua Lazio, che torna quella ammirata a lungo nel girone d’andata: quadrata, propositiva, bella da vedere.
IL TABELLINO
VERONA (3-4-1-2): Montipò 5.5; Dawidowicz 5 (1′ st Livramento 5.5), Coppola 5.5, Ghilardi 5; Tchatchoua 4.5 (28′ st Faraoni sv), Serdar 5, Duda 4.5, Bradaric 4.5; Suslov 5 (20′ st Kastanos 5.5); Sarr 5.5 (28′ st Belahyane sv), Tengstedt 5 (20′ st Lazovic 5.5). In panchina: Berardi, Perilli, Dailiuc, Lambourde, Okou, Dani Silva, Magnani, Mosquera, Ajayi. Allenatore: Zanetti 5.
LAZIO (4-2-3-1): Provedel 6; Hysaj 6, Gigot 7 (20′ st Romagnoli 6), Gila 6.5, Tavares 6.5 (28′ st Pellegrini sv); Guendouzi 7, Rovella 6.5 (39′ st Castrovilli sv); Isaksen 6.5 (22′ st Pedro 6), Dia 7, Zaccagni 7 (22′ st Dele-Bashiru 6); Castellanos 6. In panchina: Mandas, Furlanetto, Noslin, Basic, Ibrahimovic, Marusic. Allenatore: Baroni 6.5.
ARBITRO: Fabbri di Ravenna 6.
RETI: 2′ pt Gigot, 21′ pt Dia; 13′ st Zaccagni.
NOTE: Serata serena; terreno di gioco in buone condizioni. Espulso: Duda, al 44′ st, per doppia ammonizione. Ammoniti: Gigot, Dawidowicz, Coppola, Bradaric, Tavares, Ghilardi. Angoli: 5-6. Recupero: 1′; 4′.
LE DICHIARAZIONI
PAOLO ZANETTI – “E’ stata una giornata negativa sotto tanti punti di vista. Già di per sé era una partita difficile, ma noi abbiamo spianato la strada ai nostri avversari regalando dei gol. È una giornata negativa che è meglio accantonare subito per proiettarci al prossimo impegno. Abbiamo creato varie occasioni, ma non siamo stati precisi. Nelle ultime due partite abbiamo incontrato due grandi squadre, è stato un momento non semplice dopo un periodo di ottime prestazioni. Oggi non mi è piaciuta neanche la prestazione, non è stata una prova nel solito trend. Dobbiamo ricompattarci e mettere in campo qualcosa di diverso”. Così il tecnico del Verona, Paolo Zanetti, ai microfoni di Sky Sport, dopo la sconfitta per 3-0 contro la Lazio. “Ultimamente avevamo fatto partite importanti, le occasioni le abbiamo avute anche noi. Oggi però subiamo tutta la nostra imprecisione e superficialità in alcune situazioni. È una cosa che dobbiamo subito correggere, perché non fa bene alla squadra”, ha aggiunto l’allenatore gialloblù.
MARCO BARONI – “Era una partita complicata e difficile. L’abbiamo resa un po’ più facile perché siamo entrati in campo con grande voglia e umiltà . La squadra ha dominato la partita con grande personalità , mettendo in grande difficoltà il Verona che è una formazione che sta bene. Per noi è stato importante recuperare dei giocatori, alcuni mancano ancora all’appello ma saranno presto con noi. Adesso c’è da recuperare energie perché giovedì abbiamo una partita delicata ed importante, contro un avversario di altissimo livello”. A dirlo è stato il tecnico della Lazio, Marco Baroni, ai microfoni di Sky Sport, al termine della partita vinta 3-0 contro il Verona. “Questa squadra ha trovato il suo vestito perfetto, ma non è sempre facile usufruire di tutti. Abbiamo avuto delle assenze forzate, ma quando la squadra gioca così interpreta bene la partita. Vogliamo costruire questa forte identità , qualche volta lo faremo anche con altri interpreti perché bisogna gestire le tante gare nella settimana. La squadre deve rimanere centrata nel lavoro, io sono contento”, ha aggiunto l’allenatore biancoceleste. Sul calciomercato, infine: “Ne ha già parlato il direttore, io guardo solo il lavoro. La finestra di mercato può essere una distrazione per tutti e io non voglio assolutamente commettere questo errore. Lavoro per valorizzare quello che ho. Il direttore si è già espresso, non sempre possiamo avere gli uomini che riescono nell’interpretazioni di questo sistema di gioco. Vecino è stato fuori per lungo tempo ed è una risorsa importante per noi, ma dobbiamo rimanere forti nelle nostre convinzioni. Casadei? Mi sono espresso con la società e il direttore”.