Due scontri diretti per la salvezza, tra squadre più o meno a rischio, ma comunque partite tutte con l’obiettivo di salvarsi e non di certo pensando alla parte sinistra della classifica, aprono il sabato e il febbraio della Serie A. Una ventitreesima giornata che può risultare cruciale e rimescolare le carte nella lotta per evitare la retrocessione e questo pomeriggio non ci si è annoiati nel ping pong tra lo U-Power Stadium e il Bluenergy Stadium. Partendo da quest’ultimo campo, importante vittoria dell’Udinese sul Venezia al termine di una partita pazza che termina per 3-2 e in cui succede tutto nel secondo tempo, mentre in terra brianzola c’è il colpaccio dei veneti che scalano la classifica grazie alla loro settima vittoria stagionale e condannano i padroni di casa all’ultimissimo posto in classifica.
L’UDINESE VOLA, NOTTE FONDA VENEZIA
Dopo un primo tempo tutto tranne che esaltante, in cui da segnalare c’è soltanto il brutto infortunio per il portiere Stankovic, rimpiazzato da Joronen, nella ripresa è proprio l’estremo difensore dei lagunari a combinarla grossa. Su un’uscita sbagliata, infatti, Lucca firma la rete del vantaggio, e dopo pochi minuti è Lovric a raddoppiare. Sembra il de profundis per i ragazzi di Di Francesco, invece arriva un’importante reazione da palla inattiva: prima la punizione diretta di Nicolussi Caviglia che si insacca su un Sava non impeccabile, poi il pari di Gytkjaer che non segnava da due anni e mezzo in Serie A. Nel finale, però, ci pensa Bravo a riportare avanti i friulani, facendo riassaporare a Runjaic la vittoria casalinga che mancava da ottobre.
IL MIGLIORE – Iker Bravo, voto 7. Il classe 2005 decide la partita con un gol nel finale che vale tre punti d’oro per i friulani.
IL PEGGIORE – Jesse Joronen, voto 4.5. Entra a freddo per l’infortunio di Stankovic e combina un disastro con un’uscita sbagliata che stappa il match.
L’ARBITRO – Maurizio Mariani di Aprilia, voto 6.5. Con la sua solita esperienza e il giusto carisma porta a casa un match spigoloso.
IL TABELLINO
UDINESE (4-4-2): Sava 6; Kristensen 6, Bijol 6.5, Solet 7, Kamara 6.5 (20′ st Zemura 6); Thauvin 7 (47′ st Zarraga sv), Lovric 6.5, Payero 6 (20′ st Atta 6), Ekkelenkamp 6 (38′ st Pafundi sv); Lucca 6.5, Sanchez 5.5 (20′ st Bravo 7). In panchina: Piana, Padelli, Kabasele, Modesto. Allenatore: Runjaic 6.5
VENEZIA (3-5-2): Stankovic sv (19′ pt Joronen 4.5); Schingtienne 6, Idzes 6, Candè 5; Zerbin 5, Doumbia 6, Nicolussi Caviglia 7, Busio 6 (18′ st Ellertsson 6), Haps 6; Oristanio 5.5 (17′ st Gytkjaer 7), Yeboah 5.5. In panchina: Grandi, Zampano, Marcandalli, Condè, Bjarkason, Chierusin, Perez, Carboni, El Haddad. Allenatore: Di Francesco 6
ARBITRO: Mariani di Aprilia 6.5
RETI: 3′ pt Lucca, 7′ pt Lovric, 19′ st Nicolussi Caviglia, 33′ st Gytkjaer, 39′ st Bravo
NOTE: pomeriggio sereno, terreno di gioco in ottime condizioni. Ammoniti: Kamara, Bijol, Haps, Yeboah. Angoli: 4-6. Recupero: 2′ pt; 5′ st
COLPACCIO DEL VERONA, IL MONZA RESTA ULTIMISSIMO
E’ un vero e proprio colpaccio quello dell’Hellas in casa dei brianzoli allenati dall’ex Bocchetti. Ai biancorossi si chiedeva una vittoria per tornare a sperare nella salvezza, invece arriva l’ennesimo ko di una stagione davvero preoccupante settimana dopo settimana. Giunta alla terza stagione consecutiva in A, la formazione della famiglia Berlusconi cade anche contro un Verona affamato e propositivo, che con questo successo vola a quota 23 punti e scavalca diverse squadre in una lotta per non retrocedere sempre più allargata. E’ decisivo, per lo 0-1 comunque meritato e mai in discussione, anzi con tante occasioni fallite nel finale, l’autogol di Lekovic.
IL MIGLIORE – Tomas Suslov, voto 7. A tratti è inarrestabile: sgroppate, dribbling, numeri, poi un po’ di imprecisioni e confusione, ma gliela si perdona quando si gioca a tutto campo così per novanta e passa minuti.
IL PEGGIORE – Stefan Lekovic, voto 4.5. Quell’autogol vale una sconfitta pesantissima per i suoi: è stato molto sfortunato, ma avrebbe anche potuto mantenere una coordinazione migliore.
L’ARBITRO – Davide Massa di Imperia, voto 6. Impreciso in alcuni fischi, spezzetta molto una partita agguerrita. Per sua fortuna nessun episodio controverso.
IL TABELLINO
MONZA (3-4-2-1): Turati 6.5 (22′ st Pizzignacco 6.5); Izzo 5.5, Lekovic 4.5, Palacios 5.5 (37′ st Maric sv); Pereira 5.5, Urbanski 6, Sensi 5 (13′ st Castrovilli 5.5), Kyriakopoulos 5.5 (13′ st Martins 6.5); Ciurria 5.5, Vignato 5 (37′ st Petagna sv); Mota Carvalho 5.5. In panchina: Mazza, Brorsson, Carboni, Colombo, Forson. Allenatore: Bocchetti 5.
HELLAS VERONA (3-4-1-2): Montipò 6; Daniliuc 6, Coppola 6, Ghilardi 6; Tchatchoua 6.5, Belahyane 6.5, Serdar 7 (1′ st Niasse 5.5), Bradaric 5.5; Suslov 7; Mosquera 5.5 (38′ st Dawidowicz sv), Sarr 6 (28′ st Livramento sv, poi al 44′ Ajayi sv). In panchina: Berardi, Perilli, Oyegoke, Corradi, Okou, Kastanos, Dani Silva, Cisse, Lambourde. Allenatore: Zanetti 6.5.
ARBITRO: Massa di Imperia 6.
RETE: 13′ pt Lekovic (autogol).
NOTE: pomeriggio piovoso, campo in discrete condizioni. Ammoniti: Mosquera, Niasse, Izzo, Bradaric, Martins. Angoli: 7-3. Recupero: 1′, 4’+1.