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Un sinistro all’ultimo respiro di Romagnoli (90+7′) permette al Milan di espugnare la Dacia Arena di Udine e di rispondere alla Lazio nella lotta al quarto posto. Partita nel complesso equilibrata, con entrambe le squadre pericolose a fasi alterne: l’Udinese parte forte ed aggredisce la partita soprattutto nella prima parte di gara, mentre nel finale di match esce fuori il Milan che ci prova soprattutto grazie alle iniziative di un ispirato Castillejo. E poi, all’ultima azione, il lampo del capitano rossonero che ancora una volta si rende decisivo in pieno recupero. Sconfitta amarissima per l’Udinese, che si arrende dopo una gara giocata a testa alta e senza aver demeritato. Queste le pagelle del match:
Udinese (3-4-2-1):
Musso 7
Nella prima frazione riesce a disinnescare i tentativi di Suso ed il mancino di Cutrone, nella ripresa mette il guantone sulle conclusioni di Castillejo. Trasmette sicurezza.
Opoku 4.5
Parte bene, cala nella ripresa e fa la follia all’ultimo minuto. Gara in picchiata.
Troost-Ekong 6
Soffre la fisicità di Cutrone, che quando si punta per terra non si sposta. Proprio dal centravanti rossonero arrivano i principali pericoli per la porta di Musso.
Samir 5.5
Inizialmente tiene botta su Suso, ma alla lunga lo spagnolo prevale.
Ter Avest 6.5
Ha di fronte due come Laxalt e Rodriguez, ma lui non lo sa e affonda lo stesso. Corre, taglia, spinge, arriva sul fondo: complice un grande Fofana, non soffre l’inferiorità numerica sulla corsia e crea bei grattacapi alla retroguardia di Gattuso (84′ Nuytinck 5: si becca il rosso al 95′ per un’intervento direttamente sull’uomo. Il fallo non è cattivo, ma tant’è).
Fofana 6.5
Con le sue gambone a centrocampo recupera tantissimi palloni. In più, in fase di possesso funge da esterno destro aggiunto e si rende spesso pericoloso, dalla corsia fino a dentro l’area rossonera. Un tuttofare.
Mandragora 6
Ottimi i suoi alleggerimenti quando l’Udinese recupera il pallone in mezzo al campo.
Stryger Larsen 6
Gioca semplice e sbaglia poco. Tecnicamente indovina parecchi stop non semplici e tanti appoggi non banali quando sale la pressione del Milan.
De Paul 6
È il secondo regista dell’Udinese, si abbassa molto per palleggiare con Mandragora in fase di costruzione. La tattica dei bianconeri è chiara: palleggio e palla al suo numero 10, che illumina. Cala leggermente nella ripresa, quando sbaglia qualcosa di troppo in rifinitura (90+2′ D’Alessandro SV).
Pussetto 6
Da seconda punta è tutto un’altro giocatore rispetto a quando gioca da quinto di centrocampo, come contro il Napoli. Si rende pericoloso soprattutto da fuori, la mira è calibrata (84′ Pussetto).
Lasagna 6
Attacca la profondità alle spalle dei centrali rossoneri con una puntualità svizzera. I compagni sanno sempre come servirlo.
All. Velazquez 6.5
Il modulo con due mezze punte ed un centrocampista in meno funziona: Pussetto è rivitalizzato, Fofana è un esterno aggiunto, Lasagna un pericolo costante. In più dalla panchina sbraccia e si danna l’anima. Dodicesimo uomo in campo.
Milan (4-4-2):
Donnarumma 6
L’Udinese tira in porta cinque volte nei primi venti minuti, lui è sul pezzo e dà la sensazione di avere tutto sotto controllo.
Abate 6
Bene in fase di copertura, meno in fase di impostazione.
Zapata 6
Concentrato, scherma spesso le seconde palle che restano in area di rigore.
Romagnoli 7
Ancora lui, ancora in pieno recupero. Prima recupera palla su Opoku ed avvia l’azione, poi la conclude col sinistro all’angolino: il capitano porta altri tre punti in tasca ai rossoneri. Nel complesso Lasagna gli crea qualche grattacapo di troppo, ma l’ultima azione è sufficiente a far dimenticare tutto il resto. La magia del calcio.
Rodriguez 5.5
Propositivo in fase di spinta, ma dietro sbaglia a scalare e a seguire gli uomini: tra Fofana e Ter Avest ci capisce poco e l’Udinese affonda spesso dalla sua zona di competenza.
Suso 6.5
Samir lo marca stretto, lui prima gli prende le misure e poi gli scappa via. Che sia palla al piede o in profondità , lo spagnolo riesce sempre ad estrarre qualche coniglio dal cilindro. Che errore però quando si mangia l’1-0!
Kessie 6
Oggi si rende utile in fase difensiva: l’Udinese gira bene, lui non concede troppi spazi.
Bakayoko 6
Si limita al compitino, ma c’è da capirlo dopo le prestazioni horror a cui ci ha abituato. Oggi si riscatta con un buon senso della posizione ed un appoggio sufficiente alla manovra.
Laxalt 6
Intraprendente sulla corsia, bravo ad accentrarsi quando serve per schermare i centrocampisti dell’Udinese. Con Rodriguez forma una catena tutta corsa, più rodata in fase offensiva che difensiva (73′ Borini 6: porta nuova linfa nella fase offensiva dei suoi).
Higuain 5.5
In mezz’ora, una conclusione insidiosa a fil di palo. Poi si arrende dopo aver ricevuto una ginocchiata alla schiena da Mandragora (35′ Castillejo 6.5: entra e si piazza alle spalle di Cutrone in un 4-2-3-1: dopo una fase d’ambientamento, trova la sua dimensione e si fa vivo più volte dalle parti di Musso. Il migliore tra i rossoneri).
Cutrone 6
Con Higuain si calpesta un po’ i piedi, complice un ottimo piano tattico studiato da Velazquez. Quando il Pipita esce, lui si carica il Milan sulle spalle e da solo prende a spallate la difesa di casa. Caparbio.
All. Gattuso 6
L’uscita di Higuain è quasi una manna dal cielo: co\n Castillejo il Milan ricomincia a giocare, risale meglio il campo e la sfida tattica con Velazquez torna in equilibrio. Provare a vincerla nel finale però, se sei il Milan ed ambisci alla zona Champions, è troppo poco. Per fortuna che c’è Alessio Romagnoli.