Il Torino non vinceva in casa dal 5 ottobre e torna a farlo grazie a una super doppietta di Che Adams contro un Cagliari che continua a trasformarsi tra casa, dove sta ottenendo tanti punti, e trasferta, dove spesso è timido e rinunciatario, anche se era reduce da quattro punti nelle ultime due. I granata trionfano all’Olimpico Grande Torino dopo 91 giorni di attesa nell’anticipo della ventiduesima giornata di Serie A e salgono così a quota 26 punti in classifica, respirando e mettendo fine a una striscia di quattro pari di fila, con tanto di aggancio al decimo posto occupato dall’Udinese. Per i sardi si tratta di un ko pesante: si resta a 21 punti e teoricamente diverse squadre potranno operare il sorpasso nel weekend.
La partita è a senso unico fin da subito e al primo squillo, dopo appena 6 minuti di gioco, i padroni di casa passano in vantaggio con il passaggio di Ricci all’indietro per Adams, che si gira e calcia violento col destro, trovando il bacio alla traversa e la palla che entra alle spalle di Caprile. Per i piemontesi c’è anche un legno clamoroso di Che Adams e un gol annullato dal Var a Lazaro, poco dopo l’ora di gioco, dopo un altro legno di Karamoh, si sviluppa il raddoppio piemontese, sempre con l’attaccante che sta sempre più prendendosi per mano la squadra di Vanoli. Per i ragazzi di Nicola, invece, c’è da lavorare anche sulla personalità .
Gli scontri diretti sono ora in assoluta parità : 27 vittorie per il Torino, 27 per il Cagliari e 24 i pareggi. Per i rossoblù niente en plain tra casa e trasferta, come già successo in due diverse annate, mentre per quanto riguarda i granata arriva la prima vittoria contro gli isolani dopo cinque sfide casalinghe a secco di fila. Viene messo così inoltre fine al filotto di trasferte consecutive senza sconfitte all’ombra della Mole per i sardi, era la striscia aperta più lunga per la squadra allenata ora da Nicola. E non si verifica nemmeno la striscia record di pareggi di fila in questo campionato, con nessuna squadra arrivata a cinque consecutivi in questa stagione, e soprattutto non viene eguagliato il record della storia del Toro, che nell’era dei tre punti a vittoria era arrivato a cinque. Resta distante quasi un anno, infine, l’ultima volta in cui il Cagliari è riuscito a vincere due partite di fila.
LE PAGELLE DI TORINO-CAGLIARI
IL MIGLIORE – Che Adams, voto 8. Mattatore assoluto con una doppietta, si muove tanto e non dà punti di riferimento alla retroguardia sarda. Sembra giocar meglio con un attaccante rapido e atipico al fianco.
IL PEGGIORE – Gianluca Gaetano, voto 5. Che fine ha fatto? Quando non gioca, si chiede a gran voce di vederlo da titolare, poi viene schierato dal 1′ ed è spettatore non pagante. Deve assolutamente ritrovarsi.
L’ARBITRO – Kevin Bonacina di Bergamo, voto 7. E’ uno dei giovani talenti cresciuti da Rocchi e dopo aver ben figurato qualche settimana fa, sempre in un anticipo del venerdì e sempre col Torino in campo per il suo esordio assoluto in A, viene riproposto a un mese di distanza: la posta in palio era più alta e tiene bene il match.
IL TABELLINO
TORINOÂ (4-2-3-1): Milinkovic-Savic 6; Pedersen 7 (21′ st Walukiewicz 6), Maripan 6.5, Coco 6.5, Sosa 6.5 (32′ st Masina sv); Tameze 7 (21′ st Gineitis 6), Ricci 7 (39′ st Linetty sv); Lazaro 7, Vlasic 7.5, Karamoh 7 (39′ st Njie sv); Adams 8. In panchina: Paleari, Donnarumma, Sanabria, Ciammaglichella, Yesin. Allenatore: Vanoli 7
CAGLIARI: (4-2-3-1): Caprile 7; Zappa 5, Mina 5.5, Luperto 5, Obert 5 (12′ st Augello 6); Deiola 5 (13′ st Makoumbou 5.5), Marin 5 (13′ st Adopo 5.5); Zortea 5.5, Gaetano 5 (13′ st Pavoletti 6), Felici 5; Piccoli 5 (31′ st Lapadula sv). In panchina: Iliev, Sherri, Viola, Prati, Jankto, Palomino, Kingstone. Allenatore: Nicola 5
ARBITRO: Bonacina di Bergamo 7
RETI: 6′ pt Adams, 16′ st Adams.
NOTE: cielo nuvoloso, campo in buone condizioni. Ammoniti: Zortea. Angoli 6-3. Recupero 1′ pt, 4′ st
LE DICHIARAZIONI
PAOLO VANOLI – “Vincere in casa è una gioia che cercavamo da tempo. Siamo sulla strada giusta. È stata la ciliegina sulla torta del nostro lavoro. Il pareggio di Firenze è servito molto, ci ha dato autostima. Abbiamo disputato una grandissima partita in 10, rimanendo sempre lucidi. Da un mese, la squadra è più vicina alla mia mentalità . Possiamo essere più fluidi nel gioco, ma quando non si vince da molto c’è un po’ di frenesia. Da quando si è fatto male Zapata abbiamo perso in parte la bussola. Siamo passati a 4 in difesa. Lazaro ci dà equilibrio e Karamoh è stato bravo a lavorare. Leggo ovunque che Tameze va via, ma noi stiamo andando avanti per la nostra strada. Sul mercato mi aspetto qualcosa in attacco. L’ho sempre detto alla società . Ci serve un sostituto di Zapata. Karamoh aveva perso fiducia. Mi sembrava non credesse nelle mie parole, ma io gli ho detto sempre di crederci, lavorare e fare il professionista. Ha risposto sul campo, ora deve continuare”.
DAVIDE NICOLA – “Stasera i ragazzi hanno dato tutto, ma eravamo stanchi. Abbiamo speso molto nelle ultime tre partite a livello fisico e mentale. Stasera non abbiamo avuto il giusto livello di energia. Non siamo riusciti a essere aggressivi. Ora dobbiamo recuperare e preparare la prossima gara. Il Torino ha meritato. In questo momento non abbiamo molte alternative. In molti stanno giocando davvero tanto. Ci sta non avere le energie giuste se giochi dopo 5 giorni. Non mi sento di criticare i miei giocatori, una prestazione del genere ci può stare. La squadra ha risentito dei grandi sforzi nelle ultime tre giornate. Per competere in serie A bisogna essere sempre al massimo a livello mentale e fisico. Gli attaccanti hanno subito una pressione molto aggressiva e asfissiante da parte dei difensori avversari”.