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Termina senza reti ill lunch match della 22esima giornata di Serie A. SPAL e Torino si dividono la posta in palio, in una gara che con 50 – cinquanta – falli raggiunge il primato di fischi dell’arbitro in una singola partita in questo campionato. Un match dunque tutt’altro che divertente, che andiamo ad analizzare meglio con tutti i voti dei giocatori scesi in campo.
SPAL (3-5-2):
Viviano 6.5
Bella la parata su Belotti nel primo tempo, praticamente l’unica degna di nota in tutto l’incontro.
Cionek 6
Regge il ritmo senza errori gravi e per un centrale non è poco. Di contro, ogni tanto potrebbe limitare la propria esuberanza, quella che ad esempio lo porta a rimediare un cartellino giallo davvero da pollo (76′ Floccari s.v.).
Felipe 6
La sua è una gara prevalentemente di letture, non molto complicate vista la scarsa vena degli attaccanti ospiti. Poco sollecitato, ha il merito di essere molto preciso e mai in apprensione.
Bonifazi 6.5
Contro la squadra che ne detiene il cartellino, l’italiano mostra le sue qualità : gestisce i pericoli con disinvoltura, proponendosi anche in avanti quando ce n’è l’occasione. Fra i migliori in assoluto.
Lazzari 5.5
Soffre il duello con l’esuberante Ola Aina in corsia e finisce quindi un po’ in difficoltà a tratti. Meglio nella ripresa, ma sempre sotto al suo standard.
Kurtic 6
Non forza quasi mai in verticale, però gestisce molto, badando al sodo. Poi il suo destro, da palla inattiva, è fonte costante di preoccupazioni per la difesa avversaria.
Missiroli 5.5
È fra i più sottoposti a pressing e ne risente parecchio, nella gestione del pallone. Nella fase difensiva poi lascia spesso dei buchi. Davanti alla difesa l’esperimento non è andato perfettamente (ma nemmeno malissimo).
Valoti 6
Chiariamolo da subito: pure lui non ha un grande rapporto con tutto il traffico che c’è a centrocampo. Però spessissimo se la cava guadagnando falli, quelli che poi Kurtic batte creando pericoli. Un’applicazione particolare del concetto di “lavoro di squadra”. Divora, nel finale, la grande chance per l’1-0 (79′ Murgia s.v.).
Fares 6.5
Una partita a macinare kilometri, sulla corsia sinistra. La qualità delle giocate è alterna, ma la sua utilità è costante, in entrambe le fasi. È in un buon momento e si vede.
Paloschi 6
Gli spazi ristretti e l’aggressività dei difensori avversari sono gli aspetti che lo mettono più in difficoltà , un discorso che si potrebbe riproporre anche per le altre tre punte in campo. Lui però, abituato a fare l’operaio, ha il grande merito di provocare l’espulsione di N’Koulou ed in generale si sbatte parecchio per i compagni.
Antenucci 5
Tocca pochissimi palloni, ma non fa nulla per evitarlo. Poco coinvolto, rimane spento anche perchè quando cerca la giocata estemporanea i risultati sono – eufemismo – modesti.
All. Semplici 6
Prepara il match badando più che altro alla fase difensiva e lo fa bene. Rimane però un dubbio: non era il caso di cavalcare l’espulsione di N’Koulou sfruttando tutti e tre i cambi?
Torino (3-5-2):
Sirigu 6
Sono pochi i tiri dei ferraresi nello specchio della porta, quei pochi li amministra senza problemi.
Izzo 7
Si adegua ai momenti del match: aggressivo nella prima ora, dopo alza le barricate in area e chiude la porta. Sfortunato, inoltre, quando nell’area avversaria va a centimetri dalla seconda rete consecutiva. MVP.
N’Koulou 5
Non disputa assolutamente una brutta partita: come al solito, è ordinato ed attento ogni volta che la palla passa dalle sue parti. Però, dopo aver preso un giallo discutibile nel primo tempo, ne prende un altro evitabilissimo nella ripresa, per un’ingenuità abbastanza netta. Errore quasi isolato ma pesantissimo, nell’economia del match.
Moretti 6
Da quel lato i padroni di casa non sviluppano molto. Figuriamoci quindi se un vecchio saggio come lui può andare in difficoltà , anche nonostante l’inferiorità numerica. Ordinaria amministrazione.
De Silvestri 5.5
Sotto l’aspetto tecnico è il giocatore che è, lo sappiamo. Dovrebbe, di contro, riuscire a garantire un po’ di tranquillità in più nella fase difensiva; invece a tratti va in difficoltà .
Lukic 6.5
Sia chiaro, mette in gioco più quantità che qualità . D’altronde è ciò che richiede questa sfida: è da apprezzare perciò che abbia saputo sporcarsi le mani. Alla lunga la stanchezza si fa sentire e giustamente viene sostituito (86′ Berenguer s.v.).
Rincon 6.5
A centrocampo è una battaglia senza pause e per uno che si fa chiamare el General non può che essere il contesto ideale. Puntuale nei recuperi, concreto nella gestione del pallone, persino vicino al gol in un paio di circostanze.
Ansaldi 6
Conferma i segnali positivi di questa sua nuova vita da mezzala. Corre tanto con abnegazione e concentrazione, ma l’intensità della partita “normalizza” un po’ le sue giocate, fin troppo lineari (53′ Meité 6 non ha un grande impatto, mette solo un po’ di vigore nel mezzo).
Ola Aina 6.5
In un contesto tecnicamente davvero povero, è fra i pochi a sbagliare poco. Non è che sia così tanto cercato, ma è genuinamente pulito e la sua fisicità fa il resto, soprattutto quando c’è da coprire.
Belotti 6
Gioca a tutto campo e paradossalmente è un difetto, perchè i granata avrebbero bisogno di caratteristiche un po’ diverse dalle sue per venire fuori dalle difficoltà della partita; e magari che lui si facesse sentire di più nella finalizzazione. Però non si può negare l’impegno ed il sacrificio in entrambe le fasi.
Zaza 5
Un po’ come Antenucci, si muove poco e male. Dopo qualche giocata diversa dalle sue aspettative, finisce per essere anche frustrato e la cosa influisce molto su una prestazione, in definitiva, negativa (72′ Baselli 6 ha una sola grande chance in area, nell’occasione è bravissimo Murgia a fermarlo).
All. Mazzarri 6
In una gara così spezzata, vengono fuori tutti i limiti di questa squadra quando non c’è Iago Falqué. Anche un punto va bene quando gli episodi girano male, ma solo se non si ambisce all’Europa.