Le pagelle di Roma-Inter 2-2, posticipo della quattordicesima giornata di Serie A 2018-19. Un pareggio spettacolare fra Roma ed Inter nel primo dei due posticipi di questa 14esima giornata di Serie A. 2-2 all’Olimpico, con i nerazzurri due volte in vantaggio e due volte rimontati dai giallorossi. Resta lontana dalle zone calde della classifica la fazione capitolina, aggancia virtualmente il Napoli al secondo posto quella milanese. Di seguito le pagelle dell’incontro, appena conclusosi.
Roma (4-2-3-1):
Olsen 6
Bravo su Icardi nel primo tempo; di contro, non è reattivissimo nell’occasione dell’1-0. Nulla può invece sulla zuccata di Icardi.
Santon 6
Una prestazione sicuramente da pollice in su per l’italiano, che ogni tanto però si perde in un bicchier d’acqua. Semplificando il suo gioco, l’ex di serata avrebbe potuto fare meglio (69’ Kluivert 6 qualche spunto interessante abbinato a delle scelte nella totalità rivedibili).
Manolas 5.5
Sceglie male il tempo quando invece Icardi lo trova benissimo. Per il resto la sua solita prestazione solida.
Juan Jesus 5.5
Buca (peggio di Manolas) sul gol dell’1-0, senza girarci tanto attorno. Anche lui comunque fa bene in generale.
Kolarov 6.5
Non riesce a fermare la sovrapposizione di D’Ambrosio da cui nasce il vantaggio nerazzurro, solo una paratona di Handanovic gli impedisce di rimediare con una bordata delle sue. Si accontenta tirando un rigore a mille kilometri orari o qualcosa del genere.
Nzonzi 6
È il bersaglio preferito per i rinvii di Olsen, dall’alto dei suoi (quasi) due metri. Oltre a quello un’ordinaria amministrazione in mediana per il francese, che gioca semplice e gioca bene.
Cristante 6
Meglio nella ripresa che nel primo tempo, ma comunque non s’impone come ha dimostrato di saper fare in qualche occasione.
Under 6.5
Sbaglia tanto e non trova strappi nel primo tempo. Poi, all’improvviso, lascia partire un missile terra-aria da applausi e lì cambia la sua partita, molto energica nell’ultima mezz’ora di gioco (83’ Pastore s.v.).
Zaniolo 6.5
Nel calcio la personalità è un dono ed il 22 giallorosso sembra averne da vendere. Si muove, trova spunti, una valutazione discutibile di Rocchi gli nega un rigore abbastanza netto (78’ Perotti s.v.).
Florenzi 6.5
Il decimo legno stagionale della Lupa gli nega un gol potenzialmente pesante. Da ala fa una prestazione onesta, va molto meglio da terzino grazie alla sua straordinaria applicazione.
Schick 6
Apre la sua serata con un paio di giocate essenziali, poi illumina col tacco per il palo di Florenzi. Da lì in poi fa poco, pur mettendosi a disposizione dei compagni, soffrendo la forza dei centrali avversari.
All. Di Francesco 6
C’è sicuramente qualcosa da sistemare per quanto riguarda le salite della linea difensiva. Per il resto, però, la squadra ha offerto di sicuro una prova importante al proprio tecnico.
Inter (4-2-3-1):
Handanovic 6.5
Interventi in bello stile – seppur non complicatissimi – ed impostazione sicura sin dai primi minuti per lo sloveno. Una bella parata su Kolarov, nulla può sui due missili di Under e Kolarov.
D’Ambrosio 6.5
Mette due volte in porta un compagno nel primo tempo, prima che al terzo tentativo Keita non trasformi realmente l’assist. Trova qualche linea di passaggio interessante anche nella ripresa.
De Vrij 6.5
S’immola su un paio di palloni potenzialmente molto pericolosi, mostrando grande attenzione. Si conferma anche lucido con la sfera fra i piedi.
Skriniar 6
È il solito muro nell’uno-contro-uno, forse gli manca quel qualcosa in più nelle giocate che di solito riesce a mettere sempre in campo.
Asamoah 5.5
Soffre il passo di Under senza palla, è più impreciso del solito con la palla. Una serata non brillantissima in cui il ghanese avrebbe avuto bisogno di una mano in più dai compagni.
Brozovic 6
Lì in mediana amministra con la tranquillità di un adulto in mezzo a tanti ragazzini, per poi sfruttare la sua connessione naturale con Icardi: una volta lo mette in porta da trequartista, una volta lo lancia in profondità da mediano, una volta lo pesca da corner. Ingenuo però nell’occasione del rigore: il fallo di mano pesa sul voto finale.
Borja Valero 6
Qualche pezzo di eleganza per lo spagnolo, che non si scompone mai sul pressing avversario. Nessun sussulto e nessun errore clamoroso (80’ Vecino s.v.).
Perisic 5.5
Continua a mancargli la brillantezza fisica e tecnica che lo ha distinto negli anni. C’è ma non è lui, nei momenti in cui potrebbe decidere (81’ Lautaro Martinez s.v.).
Joao Mario 6.5
I suoi movimenti innescano spesso la sovrapposizione dei terzini, nella sua semplicità il portoghese è utilissimo alla manovra.
Keita Baldé 6.5
Elettrico ma disordinato nei primi minuti, trova in seguito il gol che sposta gli equilibri del match. Oltre a quello, comunque, non c’è una prestazione così rilevante (63’ Politano 6 non riesce a incidere, senza avere molte occasioni per farlo).
Icardi 6.5
Per una sera, sembra voler fare il centravanti normale: lavora abbastanza per i compagni e poi si scioglie davanti ad Olsen. Nel secondo tempo si ricorda di chi è e alla seconda occasione non perdona, con uno stacco perfetto.
All. Spalletti 6
La prepara con l’idea di imporre il proprio gioco, ci riesce seppur non completamente. Prova a risolverla poi coi cambi ma ad un certo punto sembra che manchino un po’ di energie mentali ai suoi. E su questo il tecnico può farci poco.