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Halloween da urlo per il Milan. I rossoneri hanno vinto stasera la seconda partita consecutiva, ai danni del Genoa nel recupero della prima giornata di Serie A, e lo hanno fatto per 2-1 soltanto nei minuti di recupero. A Suso aveva risposto un autogol di Romagnoli e proprio quest’ultimo difensore è stato decisivo al 91esimo nel firmare il successo: ora i milanesi sono quarti in classifica. Di seguito tutti i voti del match.
L’ESULTANZA DI CRUDELI (VIDEO)
SUMA IMPAZZISCE AL GOL DI ROMAGNOLI (VIDEO)
Milan (3-4-3):
Donnarumma 6.5
Nei disimpegni sbaglia qualche pallone di troppo, specie rispetto a come ci ha abituati, dopo aver iniziato bene fra i pali. Beffato dalla deviazione di Romagnoli per l’1-1, è da applausi l’intervento nel finale sulla rasoiata di Lazovic.
Musacchio 6.5
Da “terzo” sembra trovarsi meglio: è attento su tutti i traversoni che lo chiamano in causa, è sempre glaciale ed in controllo delle varie situazioni.
Romagnoli 6.5
In area di rigore segue Piatek senza commettere svarioni, poi è sfortunato protagonista di un autogol che ovviamente pesa sul voto finale ma resta concentrato ed al 91esimo trova il giusto premio, con un gol insolito ma pesantissimo per la stagione della propria squadra.
Rodriguez 6
Partita bilanciata ed intelligente, come al solito in questa stagione, un po’ macchiata da quel controllo mancato che regala a Kouamé il pallone poi deviato per l’1-1; l’errore principale lì comunque non è il suo. Affaticato nell’ultimo quarto d’ora.
Kessié 6
La situazione lo obbliga a muoversi in un ruolo da tornante che non è suo. Ci mette tutto l’impegno del mondo, ma comunque non entusiasma. Certo, di contro, non fa danni.
Bakayoko 5
Nei primi minuti sembra parecchio a suo agio nel nuovo sistema: fa valere il fisico in fase di non possesso, muovendo anche bene il pallone. Ad un certo punto perde un po’ di sicurezza, probabilmente viene calmato fin troppo all’intervallo: un suo inspiegabile passaggio in area di rigore praticamente regala il gol al Genoa.
Calhanoglu 6
Oltre all’assist per Suso che è un dato statistico e poco più, il turco veste i panni del centrocampista senza tanti fronzoli, badando al sodo e non risparmiandosi nel fare filtro. La sua qualità lo aiuta (83’ Samu Castillejo, s.v.).
Laxalt 5
Inizia aggressivo, ma perde lucidità abbastanza presto anche su alcune giocate semplici. Sostituito, in effetti la sensazione è che un po’ di riposo gli farebbe bene (63’ Abate, 6 Qualche giocata normale, non particolarmente coinvolto nella mezz’ora di gioco disputata).
Suso 7
Sin dai primi minuti si capisce che non gli sono stati assegnati compiti difensivi, come si sarebbe potuto pensare guardando la formazione. Più della sua posizione, comunque, ruba l’occhio il proprio sinistro, con cui sblocca il match con un gol fantastico e disegna le solite traiettorie al veleno.
Higuain 6
Quando si accende è sempre pericoloso, oltre ad essere sempre e comunque prezioso per la squadra con i suoi movimenti lontano dalla porta. Spreca un potenziale match-point al 69esimo.
Cutrone 5.5
Inizia col solito piglio da trascinatore, pian piano però si affievolisce ed addirittura esce dalla partita.
All. Gattuso 6
Il nuovo sistema funziona solo all’inizio, ma la squadra è immagine del proprio allenatore: combatte fino alla fine e strappa i tre punti. Il turnover continua e, visto che i punti arrivano, funziona. È l’ora di criticarlo un po’ meno?
Genoa (3-5-2):
Radu 5.5
Impotente sul gol in avvio. Inizia allora il suo show: due volte alla grande sui tiri da fuori di Higuain, poi benissimo sul siluro di Kessié ed il secondo sinistro di serata di Suso. Alla fine sbaglia però col pugno, un errore che già aveva fatto in precedenza, e di fatto segna negativamente il proprio voto.
Biraschi 6.5
Dal suo lato Laxalt non trova praticamente mai lo spazio di affondare, in più quando si avventura in avanti non sfigura per niente. Buone doti fisiche e tecniche: per l’ex Avellino finora è stata una stagione importante.
Gunter 6
Si disimpegna bene in un’area via via sempre più affollata. Affidabile, specie considerando che non si tratta di un titolare.
Criscito 6.5
In alcuni casi si lascia andare a delle ingenuità, dopo un avvio non semplice comunque si muove molto bene e dimostra di essere abituato a questo livello di palcoscenico. Lucido.
Lazovic 6
La quantità di corsa come al solito è l’aspetto principale della sua prestazione e, nell’unica occasione in cui arriva alla conclusione, trova una gran parata di Donnarumma. Non fortunato.
Romulo 6.5
Deve un po’ ridurre le sue incursioni rispetto a Bessa, ma quando la squadra tiene il baricentro alto lui esibisce sempre buona qualità (67’ Veloso, 6 Fa il suo prettamente in fase difensiva, essenzialmente il motivo per cui era entrato).
Mazzitelli 6
Fa un po’ di lavoro sporco lì nel mezzo, nulla che valga più della sufficienza, senza sussulti (78’ Omeonga, s.v.).
Bessa 6
Lui, dei tre centrocampisti, è quello che ha più libertà ma la sfrutta male, spesso nascondendosi e sbagliando parecchie giocate lungo tutto il primo tempo. Juric allora lo sposta in posizione da ala sinistra e lì fa qualcosa di meglio.
Zukanovic 5.5
Sotto l’aspetto tecnico è un po’ in difficoltà, come normale per un giocatore adattato in quel ruolo.
Kouamé 7
Lavora bene fra le linee, svariando tanto e trovando giocate concrete, non molto appariscenti ma sicuramente efficaci. Non è un caso che sia lui a propiziare l’autogol di Romagnoli. Pericoloso fino alla fine, in palla e velocissimo.
Piatek 5
In queste partite servirebbe che lavorasse un po’ di più lontano dalla porta: in area viene sempre anticipato, fuori sbaglia tanto. Statico e persino indolente a tratti (86’ Pandev, s.v.).
All. Juric 6.5
Risponde bene alle difficoltà iniziali, spostando Bessa per riorganizzare la pressione. Saggia anche la sua gestione dei cambi, utilizzati senza rompere i delicati equilibri della squadra.