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A San Siro il Milan vince all’ultimo respiro grazie a Cutrone. Nell’anticipo della 3ª giornata apre le danze Frank Kessie (40’), che con un grande inserimento concretizza una prima frazione di dominio rossonero. Nella ripresa Di Francesco accantona la difesa a tre, passa al 4-2-3-1 e la musica cambia: il pari arriva grazie ad una zampata al volo di Fazio (59’) sugli sviluppi di un calcio di punizione. Dopo il pari protagonista il var, che annulla una rete ad Higuain prima ed a Nzonzi poi. All’ultimo respiro gol di Cutrone su assist di Higuain.
Milan (4-3-3):
Donnarumma 6
Spettatore non pagante nella prima frazione, non può nulla sul destro potente e preciso di Fazio.
Calabria 6.5
Vivace e pimpante sulla corsia, come contro il Napoli.
Musacchio 6
Preferito di nuovo a Caldara: gioca semplice, sbaglia poco e sbarra la strada a Schick.
Romagnoli 6.5
Imposta con tranquillità , tiene la posizione e non corre rischi.
Rodriguez 7
Dietro bada al sodo e non va mai in difficoltà , davanti spinge con costanza e trova l’assist vincente per Kessie. Sull’out di sinistra porta tanta sostanza e qualità (76’ Laxalt SV).
Kessie 7
Alimenta la manovra offensiva rossonera attaccando costantemente lo spazio con quantità e qualità : non a caso la sblocca lui sbucando a fari spenti sul secondo palo.
Biglia 6.5
Buono lo schermo davanti alla difesa, accurato il lavoro di impostazione della manovra.
Bonaventura 6.5
Sul centrosinistra imposta e si inserisce: insieme a Kessie manda in tilt la difesa giallorossa. (Cutrone 7, match winner: freddissimo nel finale a battere Olsen)
Suso 5.5
Si muove tanto sulla corsia di destra, ma a conti fatti il fumo è tanto e l’arrosto è poco.
Higuain 7
Lavoro di protezione e scarico pulitissimo e destro pronto a scoccare. Il var gli nega la rete per pochi centimetri. Gli si perdona qualche errore di presunzione. Sforna un assist straordinario nel finale.
Calhanoglu 6
Torna nei tre davanti e tocca tanti palloni, giocando intelligentemente soprattutto sulle amnesie di Karsdorp (81’ Castillejo SV)
All. Gattuso 6
Il suo 4-3-3 prende forma: idee di gioco chiare, esterni fluidi e mezzali pungenti. Quando la Roma però ingrana, il suo Milan perde terreno e fa fatica nel risalire il campo.
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Roma (3-4-2-1):
Olsen 5.5
Non può nulla su Kessie e Cutrone, ma non sa prendere una decisione quando Higuain gli corre incontro: per sua fortuna il Var lo salva.
Fazio 6
La leggerezza sull’inserimento decisivo di Rodriguez è inspiegabile: l’argentino rimedia trovando il gol del pari con un gran destro al volo. Dietro decisamente meglio con la difesa a quattro.
Manolas 6
Attento e concentrato nel cuore della difesa giallorossa, legge in anticipo ogni situazione e guida l’intero reparto. Sta francobollato ad Higuain e non gli permette mai di girarsi.
Marcano 5
Palla al piede sbaglia tantissimo, poi Kessie si inserisce alle sue spalle e fa 1-0 (46’ El Shaarawy 6: lui ed il nuovo modulo portano vivacità davanti e riequilibrano la partita).
Karsdorp 5.5
Come quinto di centrocampo non è per niente a suo agio, come quarto di difesa appare più sicuro. Giudizio complessivo: rimandato (77’ Santon SV).
Nzonzi 4.5
Debutto così così: in mezzo fa valere a pieno i suoi 196 cm, ma in fase di impostazione non riesce a collegare i reparti. Il var gli toglie il gol al debutto per un evidente tocco di mano. Nel finale commette un’ingenuità clamorosa
De Rossi 6
Gran lavoro in fase di interdizione: tatticamente sbaglia poco o nulla.
Kolarov 5.5
Attento ai movimenti di Suso, si dimentica di Kessie: nel gol subito colpe a metà tra lui e Marcano.
Schick 6
Nel primo tempo è l’unico a salvarsi tra le punte giallorosse. Nella ripresa gioca più largo ma riesce ugualmente a restare nel vivo del gioco.
Pastore 5
L’encefalogramma piatto dell’argentino è comprensibile nella prima frazione, ma non è giustificabile nella seconda: non sfrutta le sponde di Dzeko e non conclude mai in porta (68’ Cristante 6: fa valere la sua freschezza sulla trequarti ed entra subito nel vivo del gioco).
Dzeko 5.5
Nel primo tempo è isolato e nella ripresa fa qualcosina in più, ma non riesce mai ad entrare nel match.
All. Di Francesco 5
Ripropone il modulo visto la scorsa stagione col Barcellona, ma il primo tempo è da dimenticare: nella ripresa cambia e la sua Roma trova la rete del pareggio. Ma non basta.