ll Benevento espugna San Siro con un sorprendente 0 a 1. Partita bella e piacevole grazie agli ospiti che giocano una partita a viso aperto di grande corsa e qualità. Una vittoria storica che resterà nella storia del club, nonostante la retrocessione che avverrà. Capitolo Milan: i rossoneri perdono una grande occasione per rubare qualche punto alle squadre davanti e rischiano di essere risucchiati nella corsa all’ultimo posto valido per l’Europa League. Evidenti gli errori di Gattuso che pronti via decide di schierare un insolito 4-4-2, con risultato fallimentare.
Milan (4-4-2)
Donnarumma 6
Incolpevole sul gol di Iemmello evita una figuraccia al suo compagno di squadra Rodriguez salvando su una sua disattenzione.
Calabria 5
Ha tanto campo davanti ma non lo sfrutta quasi mai mandando su tutte le furie Gattuso, che vorrebbe più spinta offensiva dal giovane laterale italiano. Djuricic è una spina sul fianco e quasi sempre lo salta facilmente. Cresce molto nella ripresa quando prende coraggio e la sua fluidità sulla fascia di destra provoca più di qualche grattacapo al Benevento.
Bonucci 5
Prova ad impostare con la solita grande qualità, ma il nuovo modulo lo manda in tilt: le distanze tra i reparti non è stata ottimale e la mancanza della profondità da parte degli esterni, non gli permette di cambiare il gioco come vorrebbe. L’errore che porta al gol di Iammello è suo che non segue la linea del fuorigioco.
Zapata 6.5
Si limita a svolgere il compitino con la solita esperienza, un po’ impreciso nei passaggi, ma la sua posizione in campo è sempre ottimale.
Rodriguez 5.5
Dopo appena quindici minuti rischia un clamoroso e goffo autogol, che solo la reattività di Donnarumma riesce ad impedire. Come Calabria potrebbe spingere tantissimo sulla fascia, ma un po’ il pestarsi i piedi con Bonaventura, un po’ la velocità di Brignola, lo mandano in grossa difficoltà.
Borini 4.5
La sorpresa della serata non riesce a ripagare a pieno la fiducia del mister. Ci mette la solita voglia agonistica ma il ruolo di esterno di centrocampo andrebbe interpretato in un altro modo. Poche le discese di qualità e il suo marcatore nell’uno contro uno vive una serata tranquilla (48’ Suso 6 prova subito a cercare la via della rete con un sinistro che termina di poco alto. Sicuramente l’uomo più pericoloso dei suoi. Inspiegabile la sua assenza dagli undici titolari).
Kessie 5.5
Le sue qualità da mezz’ala questa sera non si sono viste e il classe 96’ vive una serataccia: nervoso e a tratti indolente, cambia passo solo nella ripresa, quando prende la traversa con un potente destro.
Biglia 5
Come nella sua precedente avventura alla Lazio il nazionale argentina fa molta fatica a giocare in un centrocampo in linea. Pochi spazi per muoversi senza palla e le sue impostazioni di gioco si perdono quasi sempre nel disordine che crea il movimento delle due punte. Un passo indietro rispetto alla gara di Torino, dove si è visto un ottimo Biglia (74’ Locatelli 6 prova a dare qualità con le sue giocate ma il centrocampo avversario legge prima le sue intenzioni. Con lo stop di Biglia avrà più chance di mettersi in mostra).
Bonaventura 6
Torna al primo amore dei tempi dell’Atalanta quando come esterno di centrocampo incantava tutta l’Italia. Parte bene e cerca con esperienza di guadagnarsi qualche punizione da posizione ottimale. Molto meglio nella ripresa quando torna nel suo ruolo ideale e sfiora il gol in più circostanze e solo un prodigioso Puggioni gli evita la via della rete)
Cutrone 6
Prestazione non positiva per il bomber rossonero che finisce per pestarsi i piedi con il suo compagno di reparto. Prova a rendersi pericoloso anche di sinistro non il suo piede preferito. Nel secondo tempo prova a segnare con un colpo di testa da distanza ravvicinata che non sorprende l’estremo difensore avversario.
Andrè Silva 5
Il portoghese nella prima parte di gara non riesce a trovare i movimenti giusti per mettere in difficoltà la difesa avversaria. Lotta su ogni pallone, ma questo non gli permette di evitare qualche fischio proveniente dalle tribune (62’ Kalinic 6 Ci mette tanta corsa ed esperienza, sempre ben posizionato al centro dell’aria ma palloni puliti da concludere in porta non arrivano).
Gattuso 5
Disegna il suo Milan con un sorprendente 4-4-2, lasciando Suso in panchina e lanciando Borini al suo posto più due prime punte. Azzardo che paga pesantemente quando nel primo tempo De Zerbi e i suoi ragazzi giocano alla perfezione portandosi anche in vantaggio, dimostrando un possesso palla non da ultima in classifica. Nella seconda frazione di gioco risistema i suoi con il 4-3-3, ma l’evoluzione del gioco non migliora.
Benevento (4-3-3)
Puggioni 8
Sempre sicuro nelle uscite alte e molto attento nelle letture dei tiri dai trenta metri. Esperienza, personalità e bravura portano l’ex Sampdoria a disputare una gara importante, con parate spettacolari su Bonaventura e Cutrone.
Sagnà 7
Fosse arrivato ad inizio stagione sicuramente qualche ragazzo giovane avrebbe imparato qualcosa in più dai suoi movimenti da terzino efficace. Perfetto nelle chiusure e la personalità con cui comanda tutto il reparto.
Djimsiti 7
Deve lottare contro un attaccante fisicamente ben dotato come Silva e la sua prestazione è impeccabile. Buone anche le sue uscite difensive. Gioca una partita senza ottima e senza pressioni.
Tosca 6.5
Segue Cutrone ovunque come un vecchio libero. I suoi interventi sono sempre puliti e in qualche caso essenziali per impedire proprio al numero sessantatrè di battere a rete.
Letizia 6
De Zerbi lo riproverà per la sua superficialità e in effetti del reparto arretrato è quello che gioca peggio, anche se gli va dato merito di aver affrontato bene il suo avversario sulla fascia.
Cataldi 7.5
Le prestazioni del giocatore di proprietà della Lazio sono in crescita, il suo primo tempo è fantastico sia per la precisione nelle giocate, ma anche per il suo lavoro sporco in fase difensiva. De Zerbi in settimana ha speso parole importanti per il suo centrocampista che ha dimostrato nonostante la sua giovane età di essere un giocatore prezioso.
Sandro 8
Giù il cappello al Benevento per aver creduto in lui, nonostante lo scetticismo iniziale. Il brasiliano gioca una gara impressionante da vero regista. La calma e la precisione, con cui smista i palloni verso le punte denota una qualità da giocatore di livello medio alto. Una vera diga davanti alla difesa.
Viola 7.5
L’esterno destro con cui manda in porta Iemmello è paradisiaco. Il primo a pressare i portatori di palla avversari. Il suo sinistro mette sempre in apprensione i rossoneri (79’ Parigini sv).
Brignola 6.5
Corre per tre e mette in continua difficoltà Rodriguez che in più occasioni ha sofferto il folletto campano. Il classe 99’ non smette di stupire disputando nella scala del calcio italiano una partita da veterano (68’ Venuti 6 entra bene in campo e il suo dinamismo permette ai biancorossi di rifiatare)
Iemmello 7.5
Un gol che difficilmente scorderà a livello personale, ma la prestazione dell’ex Sassuolo non è stato solo questo. Il suo lavoro incredibile su Biglia permette ai suoi di recuperare palloni che scaturiscono contropiedi pericolosi. Sostituisce Diabatè alla perfezione, anche per il grande lavoro senza palla fatto (61’ Diabatè 4.5 De Zerbi gli chiede di proteggere palla e far salire la squadra, compito che fa alla perfezione, fino alla grande ingenuità di prendersi un doppio cartellino giallo nel giro di quindici minuti).
Djuricic 7
Il vero regista offensivo della squadra è lui: tocca un’infinità di palloni e le sue verticalizzazioni mandano in crisi la retroguardia avversaria. Un elemento importante che molte società di Serie A e non solo hanno notato.
De Zerbi 9
Se un marziano sceso sulla terra vedesse giocare la sua squadra senza sapere l’entità della classica, molto probabilmente penserebbe ad una rosa in lotta per entrare nella parte sinistra del tabellone. Invece il suo Benevento molto probabilmente retrocederà e tornerà nella serie cadetta, ma le sue idee e la preparazione meticolosa faranno di lui un allenatore di livello.