
Milan - Foto Pasquale Golia / IPA Sport / IPA
Il Milan risorge nella ripresa e supera in rimonta il Lecce a domicilio nella 28esima giornata di Serie A. Finisce 2-3 al Via del Mare una gara a due volti: per un’ora i padroni di casa controllano e pungono in contropiede, poi sopra 2-0 crollano e lasciano spazio al ribaltone dei rossoneri, che si concretizza in poco più di 10′. Nel primo tempo la formazione di Conceicao si vede annullare due gol per fuorigioco, mentre nel mezzo una gemma di Krstovic vale l’1-0 con un gran tiro dalla distanza in contropiede. Nel primo tempo gli ospiti sono disordinati e spesso e volentieri mal posizionati in difesa, mentre il Lecce si rende pericoloso in ripartenza ma fallisce più volte le occasioni per il raddoppio.
La ripresa si apre con palo di Gimenez al termine di un’azione confusa, ma i salentini tornano a spingere e trovano il 2-0 ancora grazie a Krstovic, che al 59′ colpisce in maniera non pulita su un assist di Morente ma manda il pallone all’angolino. Qui finisce però la partita del Lecce, che scompare dal campo lasciando la scena ai rossoneri. Prima uno sfortunato autogol di Gallo riapre la gara, poi Pulisic si guadagna e trasforma il rigore del pari. Passano altri 8′ e il Milan trova anche il gol del 3-2 ancora con Pulisic, bravo ad inserirsi in mezza a una difesa in bambola dei padroni di casa su cross di Leao e a colpire. È il gol che vale i tre punti, perché il Lecce non riesce a reagire e la gara finisce così.

Le pagelle di Lecce-Milan
Lecce
Falcone 6: un po’ artigianale ma efficace nelle uscite e nelle respinte. Non ha colpe sui due gol.
Guilbert 5,5: primo tempo attento, chiusure senza fronzoli e corre pochi rischi. Nella ripresa soffre Leao sulla sua fascia e accusa il colpo come tutta la squadra. Mezzo voto in più per l’assist a Krstovic in occasione del 2-0.
Baschirotto 5: ha sulla coscienza il gol del pari, quando regala un rigore al Milan entrando nettamente in ritardo su Pulisic. Da lì il Lecce si schiaccia ancor di più e non ne esce.
Jean 5: anche lui paga il calo drastico del Lecce, facendosi trovare più volte fuori posizione nella mezz’ora finale.
Gallo 4: sull’autogol è sfortunato perché il tiraccio di Joao Felix lo colpisce da posizione ravvicinata. Sul gol vittoria del Milan però la colpa è tutta sua: si addormenta e lascia completamente da solo Pulisic di battere a rete da pochi passi.
Coulibaly 6: corre e lotta in mezzo al campo, prova sufficiente (82′ Banda sv).
Berisha 5,5: meno preciso del solito, Giampaolo lo toglie perché da ammonito non vuole rischiare un espulsione. (56′ Pierret 5,5: si fa vedere poco, non riesce a contenere l’ondata rossonera. Il suo ingresso in campo coincide con il crollo del Lecce).
Pierotti 6: fallisce una buona chance per il raddoppio da buona posizione, ma si sacrifica molto in fase difensiva in raddoppio su Theo. (74′ Danilo Veiga 5: sbaglia ogni pallone che tocca. Rimandato).
Helgason 6,5: conduce alla grande il contropiede che porta al primo gol di Krstovic, e in generale la sua prestazione è positiva (74′ Ramadani 5,5: non riesce ad arginare la manovra rossonera e naufraga anche lui come tutta la squadra).
Morente 5,5: non si fa vedere molto in fase offensiva, gara sotto tono (82′ Rebic sv).
Krstovic 7: predica quasi nel deserto. Apre le marcature con uno splendida botta da fuori, poi nella ripresa sigla anche il raddoppio che lo porta a quota 9 gol in campionato sui 20 totali del Lecce. Nel mezzo sciupa il raddoppio colpendo il palo da buona posizione, ma non è certo colpa sua se oggi non è arrivato neanche un punto.

Milan
Sportiello 6: non dà troppa sicurezza alla retroguardia ma non ha nemmeno grandi colpe.
Walker 5: troppo soft in alcune occasioni, va in difficoltà contro Morente. Davanti si fa vedere poco. (74′ Fofana 6: ordinato
Gabbia 5,5: la retroguardia del Milan fa acqua da tutte le parti nei primi 60′ di gioco, poi soffre meno anche perché il Lecce si spegne. Nonostante la vittoria rimane molto da sistemare.
Thiaw 5: nel primo tempo il Lecce trova delle praterie in campo aperto, è spesso fuori posizione anche se non aiuta avere due reparti così poco bilanciati.
Theo Hernandez 6,5: un paio di sgasate sulla fascia che hanno ricordato la miglior versione del laterale francese. Dopo 50″ manda in rete Gimenez ma in fuorigioco. Cala un po’ nella ripresa ma è sicuramente la sua miglior gara delle ultime settimane.
Bondo 5,5: gara senza infamia e senza lode. Sbaglia poco ma costruisce anche poco, facendosi schiacciare spesso in fase difensiva. (62′ Joao Felix 5,5: da una sua (brutta) conclusione da pochi passi arriva l’autogol di Gallo, ma sbaglia tanto e continua a sembrare un corpo avulso).
Musah 5,5: gioca più avanzato ma crea poco, non entra in nessuna azione pericolosa della sua squadra (74′ Sottil 6: si fa vedere con qualche buono spunto sulla sinistra).
Jimenez 5: sbaglia in occasione del gol del Lecce, prova anonima e infatti Conceicao lo toglie all’intervallo (45′ Leao 7: il suo ingresso cambia la partita perché crea pericolosità ogni volta che ha la palla tra i piedi, laddove nel primo tempo non si era creato nulla. È suo l’assist per il 3-2 di Pulisic).
Reijnders 5,5: il malinteso con Jimenez manda in fuga Helgason per il gol dell’1-0; in generale gara meno brillante del solito.
Pulisic 7: il più pericoloso dei rossoneri. Si guadagna il rigore poi trasformato ed è bravo a inserirsi nella difesa del Lecce per il gol del 3-2. Decisivo.
Gimenez 5,5: segna in fuorigioco e colpisce anche un palo. Continua però ad essere un corpo estraneo nel gioco rossonero, evidenziando problemi a legare il gioco con i compagni, sicuramente non aiutato da una situazione di squadra ormai alla deriva. Da rivalutare in un contesto differente. (62′ Abraham 6,5: si fa trovare pronto e il suo ingresso è determinante. Aiuta la manovra con diverse sponde, che portano sia all’autogol di Gallo che al rigore).