
Esultanza Torino - Foto Antonio Balasco / IPA Sport / IPA
La Lazio pareggia 1-1 all’Olimpico contro il Torino. Lunga la lista degli assenti per Baroni, che deve ancora rinunciare a Tavares e Castellanos. Un passo falso per i biancocelesti, che si illudono con la rete del vantaggio di Marusic, prima della rete del pareggio nel finale di Gineitis. Altra occasione persa per gli uomini di Baroni, dopo il pesante ko di Bologna. Adesso il quarto posto è lontano quattro punti e a quota 52 punti, appaiata ai biancocelesti, c’è proprio la Roma. Per il Torino, invece, sono undici i punti nelle ultime cinque partite.
LAZIO
Provedel 6.5
Al 52′ sfoggia una delle parate più belle della stagione. Un gesto tecnico da applausi, che gli permette di lasciarsi alle spalle qualche incertezza di troppo manifestata in avvio di campionato. Poi però si fa sorprendere da Gineitis.
Hysaj 6.5
Si è guadagnato spazio con pazienza, dopo aver iniziato la stagione ai margini della rosa. Prestazione più che sufficiente sia in difesa sia in fase di spinta (73′ Pellegrini 6 Entra con la testa giusta. Sempre nel vivo del gioco)
Gigot 6.5
Prende il posto di Gila. Ha meno velocità ma più forza nei duelli aerei. Insieme a Romagnoli, concede pochissimo ad Adams. Tra i migliori
Romagnoli 6.5
Prende un colpo al ginocchio che spaventa l’Olimpico, ma torna a dettare legge in area dopo essere stato soccorso. Fa le cose con ordine, senza commettere sbavature
Marusic 7
Sa calciare, lo ha dimostrato più volte e lo conferma anche oggi con un tiro ‘alla Zaccagni’ per l’1-0. In difesa sbroglia anche qualche situazione problematica, ma all’83’, nell’azione dell’1-1, si fa sorprendere dal filtrante di Karamoh
Guendouzi 7
Prova più volte ad alzare il ritmo. Il meglio però lo offre in fase di rottura: sradica una quantità enorme di palloni e a testa alta guida bene le ripartenze. Due dei suoi tre gol in Serie A sono arrivati proprio contro il Torino e al 79′ sfiora il terzo sigillo ai granata con un piattone a fil di palo dalla distanza. Il migliore in campo
Rovella 7
Spalletti lo ha descritto bene: “Fa questa riga per terra e quando vede che la gente vuole andare oltre, gli viene il sangue agli occhi”. Lui invece la riga la oltrepassa volentieri. Uno spettacolo vederlo partire palla al piede, incarnando lo spirito (mai abbandonato) della mezzala che fu. La Lazio è la terza squadra del campionato ad aver effettuato più line breaking passes, cioè passaggi capaci di superare almeno due linee avversarie. Indovinate di chi è il merito? Con buona pace di Ricci, è lui oggi il titolare in nazionale
Isaksen 6.5
Dopo le belle prove con la Danimarca in nazionale, sfoggia subito qualche colpo di classe, costringendo Lazaro a spendere un giallo immediato. Corre tantissimo e alla fine lascia il campo esausto
Pedro 7
Un paradosso: a 37 anni inizia col freno a mano tirato, ma cresce col passare dei minuti. Marusic lo indica nell’esultanza del gol perché la preparazione al tiro del montenegrino è un’opera di pregio dell’ex Barcellona (73′ Dele Bashiru 5 Entra per aggiungere più dinamismo e per difendere il vantaggio, ma perde l’inserimento di Gineitis nell’azione dell’1-1)
Zaccagni 6.5
Personalità e qualità al servizio della squadra. Fa soffrire i diretti avversari, ma recupera anche più di un pallone prezioso
Dia 5.5
Lascia la scena ad altri. Poco incisivo in area (66′ Noslin 6 Più nel vivo del gioco di Dia, ma dà l’idea di non essere al livello di Castellanos)

TORINO
V. Milinkovic-Savic 7
Prima l’errore, poi il miracolo: al 18′ su Pedro fa tutto da solo nel bene e nel male. Non ha colpe sul gol, anzi nega il 2-0 a Zaccagni

Walukiewicz 5.5
Cerca di limitare Pedro e Zaccagni con i muscoli. Ma al 59′ cade nel tranello del campione spagnolo prima del gol di Marusic (71′ Karamoh 7 Cambia il ritmo al Torino e si inventa lo spunto che dà il via all’azione dell’1-1)
Maripan 6
Sfiora il gol al 52′, Provedel gli dice no. Qualche sbavatura, ma nel complesso gestisce bene Dia e Noslin
Coco 6.5
Nel primo tempo commette diversi errori tecnici, ma riesce anche a spezzare più di un’azione avversaria. Solidissimo nella ripresa
Biraghi 7
Pericoloso su palla inattiva come al solito. Se la cava bene in fase difensiva contro un Isaksen in grande forma. Nel finale serve l’assist per il gol di Gineitis
Ricci 5.5
Non deve solo costruire, ma anche pressare con ferocia. Riesce nel doppio compito solo in parte, perdendo spesso un tempo di gioco.
Casadei 6
Era tra i più attesi dopo essere stato oggetto di una sfida di mercato a gennaio tra granata e biancocelesti. Regge bene l’urto nei duelli e tra i titolari nel centrocampo granata è l’unico a non sfigurare (71′ Gineitis 7 Meriterebbe molto più spazio perché quando gioca riesce sempre a dare il suo contributo. Entra e segna il gol del pareggio occupando bene l’area e battendo Provedel con un tiro secco e preciso)
Lazaro 5.5
Tanti errori e un giallo in avvio che lo limita (86′ Pedersen sv)
Vlasic 5
Tra le linee, con Rovella e Guendouzi a presidiare, non è facile muoversi. Lui però fa troppo poco e anche in area è poco lucido. Al 31′ ha la palla dell’1-0, ma perde un tempo di gioco e si fa rimontare (71′ Sanabria 5.5 Aggiunge peso offensivo, ma fa fatica ad entrare in partita)
Elmas 6
Non mancano giocate di pregio (poche) nella sua partita. Ma spesso sembra voler lasciare ad altri la responsabilità dell’ultimo passaggio
Adams 5.5
Le palle giocabili non mancano, anzi spesso si trova nelle condizioni di puntare la porta. Non è serata però per l’ex Southampton, che rimane fermo a quota 8 gol stagionali (86′ Ilic sv)