
Rissa Lazio-Roma - Foto Antonio Fraioli
Pari e patta tra Lazio e Roma nel derby della Capitale che costituiva anche un importante spareggio nella rincorsa Champions. Alla fine l’equilibrio e la voglia di non perdere una partita così delicata condiziona l’inizio e la fine di un incontro che invece si accende, anche a livello temperamentale, nella fase centrale: lì Romagnoli apre le danze con l’inserimento di testa e Soulè risponde con una gran conclusione che bacia la traversa e viene certificata come gol dalla tecnologia. L’1-1 regge fino alla fine perché sia i ragazzi di Baroni che la squadra di Ranieri finiscono per accontentarsi di un pari che le tiene ancora in lotta per entrare tra le prime quattro posizioni: il quarto posto dista tre punti per i biancocelesti e cinque per i giallorossi a sei partite dalla fine.
IL RACCONTO DEL MATCH
Dopo sette minuti è della Lazio la prima occasione: punizione di Isaksen che pesca Romagnoli, Svilar strepitoso nell’alzare in angolo. E’ sempre Isaksen il più ispirato: dribbla alla grande Angelino e Paredes, tiro violento e Svilar è attentissimo sul suo palo. Così come non fa fatica a parare ancora sul danese che dopo l’assist di Castellanos ci prova a trovare l’angolino, ma debolmente. Dybala manca come l’aria a Ranieri e davanti fatica tanto la squadra giallorossa, che pronti-via dopo l’intervallo finisce sotto nel punteggio. Punizione di Luca Pellegrini sulla quale Romagnoli è perfetto nel colpire di testa trovando l’angolino sul quale Svilar, stavolta, non può arrivare. Al 54′ la Roma ci prova con Mancini, anche lui con un colpo di testa, ma Mandas è strepitoso nell’arrivarci con la punta delle dita. E’ il preludio al gol del pareggio, con Saelemaekers che pesca Soulé in orizzontale, il quale dalla distanza fa partire una splendida conclusione: la palla sbatte sulla parte bassa della traversa, rimbalza a terra e poi viene risputata fuori, ma la goal line technology certifica all’arbitro Sozza che la palla è entrata ed è dunque 1-1 al 69′. Nel finale Svilar miracoloso in almeno tre occasioni su altrettante nitide occasioni laziali: ai punti forse la squadra di Baroni avrebbe meritato di più, ma i giallorossi dimostrano di non saper proprio perdere nel 2025 e rimangono aggrappati al treno Champions in quello che era l’ultimo derby di Ranieri, che chiude dunque da imbattuto la sua epopea sulla panchina capitolina.

IL TABELLINO E LE PAGELLE
LAZIO (4-2-3-1): Mandas 7; Marusic 6, Gigot 6.5, Romagnoli 7.5, Luca Pellegrini 7; Guendouzi 6, Rovella 6.5; Isaksen 6.5 (28′ st Pedro 6), Dele-Bashiru 5.5 (34′ st Belahyane sv), Zaccagni 6 (34′ st Noslin sv); Castellanos 6 (28′ st Dia 6). In panchina: Furlanetto, Provedel, Hysaj, Provstgaard, Gila, Vecino, Basic, Ibrahimovic, Lazzari, Tchaouna. Allenatore: Baroni 6.
ROMA (4-2-3-1): Svilar 8; Celik 6, Mancini 6, Ndicka 6.5, Angelino 6; Koné 6, Paredes 5.5 (1′ st Cristante 6); Soulé 7 (43′ st El Shaarawy sv), Lorenzo Pellegrini 5.5 (14′ st Shomurodov 6), Saelemaekers 6.5 (43′ st Rensch sv); Dovbyk 5 (39′ st Baldanzi sv). In panchina: De Marzi, Gollini, Hummels, Nelsson, Salah-Eddine, Gourna-Douath, Pisilli, Dybala. Allenatore: Ranieri 6.
ARBITRO: Sozza di Seregno 6.
RETI: 2′ st Romagnoli, 24′ st Soulé.
NOTE: cielo parzialmente nuvoloso, terreno di gioco in ottime condizioni. Ammoniti: Paredes, Zaccagni, Isaksen, Mancini, Luca Pellegrini, Rovella. Angoli: 10-5 per la Lazio. Recupero: 1′; 5′