L’Inter sconfigge la Lazio per 3-2 allo Stadio Olimpico di Roma nella trentottesima giornata del campionato 2017-18 della Serie A. Vittoria per i nerazzurri che festeggiano l’accesso in Champions League conquistando il quarto posto in classifica a pari punti contro i biancocelesti. Rimonta per la squadra di Spalletti che sotto 2-1 riesce a pareggiare l’incontro con Icardi ed a segnare il tre a due decisivo con Vecino.
LAZIO (3-5-1-1)
Strakosha 6
Attento sul tiro di Vecino dal limite, nulla può sulla respinta dopo il colpo di D’Ambrosio che ribadisce in rete da due passi nemmento sul rigore di Icardi e sul gol vittoria di Vecino nel finale di gara.
Luiz Felipe 6
Si mangia un gol clamoroso da dentro l’area piccola in avvio, ma chiude ogni varco. Tenta di riscattarsi provandoci dalla distanza un paio di volte senza andare lontano dal bersaglio.
De Vrij 6
Per tutta la settimana è stato in dubbio, sfidare il proprio futuro non è semplice. Regge l’urto emotivo fino quasi alla fine quando stende Icardi in area; entrata da evitare, rigore sacrosanto ma punizione eccessiva per l’olandese fino a quel momento quasi perfetto. (Dal 84 Nani s.v.)
Radu 6.5
Inizia con il brivido sbagliando il passaggio centrale e spianando la strada a Icardi. Si rifà nel corso della partita non concedendo più nulla. Esce stremato. (Dal 76’ Bastos s.v.)
Marusic 6.5
Ha il grande merito di sbloccare il match, con la complicità di Perisic. Sulla destra è un motorino inesauribile, difficile per i difensori interisti fermarlo senza ricorrere al fallo.
Murgia 6
Inzaghi gli concede ancora fiducia, lui ripaga con le armi a sua disposizione: corsa e sacrificio, ma non bastano. Mancano i suoi inserimenti; in Supercoppa era stato decisivo, stasera no.
Leiva 6
Solita corsa e solita grinta, in mezzo al campo non lascia passare nulla. Prova anche ad inserirsi senza fortuna.
Milinkovic-Savic 6.5
Ingaggia un duello personale con Handanovic che gli dice sempre no, quando non ci arriva l’estremo difensore è il palo a mettersi di traverso. Delizia il pubblico con giocate da top player, purtroppo non servono per coronare il grande sogno.
Lulic 6
Ingaggia un bel duello sulla destra con Cancelo, chiude tutti i varchi sacrificandosi in copertura. Serve l’assist per il 2-1 a Felipe Anderson grazie a un passaggio filtrante col contagiri. Ingenuo il fallo che costringe i suoi in 10.
Felipe Anderson 6.5
Inizia in sordina, cresce alla distanza. Da applausi l’accelerazione che gli permette di presentarsi da solo davanti a Handanovic per il secondo vantaggio laziale. Finalmente protagonista anche se non basta per regalare la Champions ai suoi.
Immobile 6
Non doveva neanche essere della partita, già vederlo in campo è un miracolo. Si sacrifica, ma non può essere al 100% (Dal 75’ Lukaku s.v.)
INTER (4-2-3-1)
Handanovic 6.5
Bravo su Milinkovic-Savic, nulla può su Marusic e su Felipe Anderson. Reattivo, para tutto il parabile; quando non ci arriva lo salva il palo.
Cancelo 6.5
Un motorino, ha almeno un paio di giri in più nel proprio motore rispetto al diretto avversario. Quando accelera fa paura, sulla destra crea sempre la superiorità numerica.
Miranda 5.5
Troppo insicuro, un paio di indecisioni potrebbero costare care. Riesce a rimediare con l’esperienza, ma quella dell’Olimpico non è certo la sua miglior partita.
Skriniar 6.5
Non sbaglia praticamente nulla, sempre puntuale sia nelle chiusure sia in anticipo. Dalle sue parti non si passa.
D’Ambrosio 6
Bravo a crederci, il suo gol è tutto frutto della caparbietà. Potrebbe essere posizionato meglio sul passaggio di Lulic che lancia Felipe Anderson quando perde il passo cercando di intercettare (Dal 81 Ranocchia s.v)
Vecino 6.5
Aveva condannato i suoi alla sconfitta con la Juventus facendosi espellere dopo una manciata di minuti, gli regala la Champions contro la Lazio. Il suo colpo di testa manda in paradiso i nerazzurri quando sembrava ormai fatta, un premio per la grinta mostrata in tutto il match.
Brozovic 6
Ormai è intoccabile per Spalletti. Gioca una partita accorta, diligente, non vuole strafare ma non sbaglia nulla. Subisce il fallo che manda Lulic sotto la doccia in anticipo.
Candreva 5.5
Si fa vedere in una sola occasione, quando spara verso la porta senza neanche avvicinarla. Troppo poco per chi, con la sua ex squadra, dovrebbe avere il dente avvelenato. (Dal 61’ Eder 6: entra e prova subito a colpire, senza successo. Aggiunge peso e vitalità all’attacco nerazzurro)
Rafinha 5.5
Agisce dietro alle spalle di Icardi, ma non riesce mai ad imbeccarlo. Troppo lento e compassato, soffre il pressing laziale che non lo fa ragionare. (Dal 68’ Karamoh 6: Spalletti lo sgancia nella mischia per recuperare, missione compiuta anche se non entra nel tabellino.)
Perisic 6
Sfortunato, devia con il volto il tiro di Marusic spiazzando Handanovic e regalando il vantaggio alla Lazio. Un po’ troppo evanescente, ma non fa mai mancare il proprio apporto ai compagni sacrificandosi anche in copertura.
Icardi 6
Si mangia un gol clamoroso in avvio ciccando malamente a tu per tu con Strakosha. Non si vede per gran parte del match, ma gli basta un pallone per procurarsi il rigore e realizzarlo.