Ancora un 1-0 per la Lazio che tra le mura amiche batte l’Empoli e si prende, seppur momentaneamente, il quarto posto in solitaria. Alla squadra di Inzaghi basta la rete di Caicedo che trasforma il rigore che lui stesso si era procurato andando in pressing su Provedel e costringendo il portiere all’errore. Una vittoria, la seconda consecutiva, che dà morale e consente ai biancocelesti di preparare al meglio la delicata sfida contro il Siviglia in Europa League.
LAZIO (3-5-2)
Strakosha 6,5
Una sola parata nel primo tempo, ma decisiva su Caputo. Nella ripresa gestisce con calma la situazione dando fiducia al reparto arretrato.
Bastos 5
Alterna buone cose a svarioni preoccupanti. Di solito, perché contro l’Empoli riesce ad andare in affanno su qualsiasi pallone gravita dalle sue parti senza mai dare la sensazione di essere padrone della situazione.
Acerbi 6,5
Una sicurezza, fa il suo e anche quello dei compagni non sempre irreprensibili. Governa con autorità la difesa bloccando sul nascere ogni iniziativa avversaria.
Radu 6
Non ruba lo sguardo, ma c’è sempre a presidiare la sua zona di campo e a sbrogliare situazioni intricate. Un solo svarione con uno stop che mette i brividi, ma senza conseguenze.
Romulo 6
Il suo esordio in biancoceleste è positivo: garantisce spinta in fase offensiva e arriva sul fondo con costanza mettendo in mezzo palloni spesso interessanti.
Milinkovic-Savic 6
Sfiora il gol di testa, ma pecca di leggerezza in varie occasioni giocando con sufficienza. Cerca il gol con insistenza senza però trovarlo fino a quando Inzaghi non lo leva dalla contesa.(Dal 58′ Cataldi 6: si piazza in mediana e cerca di gestire la manovra senza far correre rischi inutili ai suoi)
Leiva 6
Una sola indecisione quando con un controllo sbagliato dà il via al contropiede avversario. Per il resto la solita prova di grinta e sostanza pur senza strafare.
Berisha 6
Inzaghi gli concede ancora una chance schierandolo titolare. Comincia ad entrare nei meccanismi biancocelesti; gli manca ancora la scintilla ma sta crescendo. (Dal 77′ Badelj s.v.)
Lulic 6
Più quantità che qualità per il bosniaco. Non è in grande forma e si vede, le sue sgroppate sulla fascia si contano sulle dita di una mano ma non fa mancare il solito apporto alla causa biancoceleste.
Correa 6,5
Quando accelera crea sempre la superiorità, ha voglia di segnare e si vede. Avrebbe anche l’occasione giusta ma prima ci mette troppo a calciare facendosi respingere il pallone da Provedel, poi spara alle stelle da buona posizione.
Caicedo 7
Quando chiamato in causa risponde sempre presente. Lotta su ogni pallone e si conquista il rigore che poi trasforma; se a contare, per un attaccante, sono soprattutto i gol lui ormai rappresenta la certezza biancoceleste. A impreziosire la sua prova anche un assist al bacio per Correa, non sfruttato dell’argentino (Dal 85′ Neto s.v.)
All.Inzaghi 6,5
L’allenatore biancoceleste deve fare i conti con la stanchezza e le assenze lasciando fuori Luis Alberto e Immobile. Nonostante questo la vittoria arriva lo stesso e proietta i suoi al quarto posto.
EMPOLI (3-5-2)
Provedel 4,5
Da brividi il controllo sul pressing di Caicedo, peggio ancora l’intervento con il quale lo stende procurando il rigore. Una macchia indelebile sulla partita nella quale si era messo in mostra con un paio di buoni interventi.
Veseli 5,5
Correa svaria su tutto il fronte d’attacco e quando lo punta va in difficoltà. Cerca di limitarlo come può.
Silvestre 5,5
Caicedo gli fa vivere una serata di apprensione con la sua fisicità, l’ecuadoriano spesso lo anticipa e lui non riesce a trovare la giusta contromisura per limitarlo.
Dell’Orco 5,5
Si piazza in difesa, proprio dove la Lazio cerca con maggiore insistenza di creare le sue trame offensive. Prova a limitare i danni, un’impresa complicata contro gli avanti laziali.
Di Lorenzo 5,5
Troppo frenato, si preoccupa più di non subire che di offendere. Non arriva quasi mai sul fondo e la sterilità offensiva dei toscani dipende anche da questo.
Krunic 6
Ha sui piedi l’occasione giusta per pareggiare, ma il suo destro finisce largo seppur di poco. Le sue incursioni creano pericoli anche se sono sporadiche.
Bennacer 5,5
La manovra toscana passa dai suoi piedi, compito non semplice se davanti c’è Leiva. Cerca di far cambiare ritmo ai suoi, ma con scarsi risultati.
Traorè 5
Non trova mai il tempo dell’inserimento limitandosi a difendere la sua zona di campo. (Dal 69′ Acquah 5,5: Iachini lo getta nella mischia nel tentativo di dare mordente ai suoi, lui finisce per gironzolare nel campo senza incidere.)
Pasqual 6
La squadra di Iachini attacca soprattutto dalla sua parte, lui si fa trovare sempre pronto arrivando spesso sul fondo. Macina chilometri e proprio per questo non sempre riesce ad essere lucido nell’ultimo passaggio. (Dal 87′ Mchedlidze s.v.)
Farias 5
Troppo evanescente, cerca sempre la giocata ad effetto senza trovarla. Ha sui piedi il contropiede giusto per far male alla Lazio, ma non la sfrutta a dovere andando alla conclusione invece di servire il compagno. Egoista. (Dal 51′ Oberlin 5,5: entra per dare vivacità all’attacco empolese, ma il risultato non è quello sperato)
Caputo 6
É il più pericoloso dei suoi, un affanno costante per Bastos. Lui lo capisce subito e gioca soprattutto da quella parte; lo salta quasi sempre e solo Strakosha gli impedisce di timbrare il cartellino.
All.Iachini 6
Arriva all’Olimpico con l’intenzione di giocarsela. Il suo Empoli, soprattutto nel finale, crea qualche grattacapo alla retroguardia laziale ma non è abbastanza per strappare punti.