LAZIO (3-5-1-1)
Strakosha 5.5
Non la migliore respinta, quella che dopo appena tre minuti regala a Verdi il gol del vantaggio. Meno sicuro del solito, anche se non impegnato nella ripresa.
Luiz Felipe 6.5
Negli occhi, di un’intera prestazione, resta il salvataggio su Donsah. Esce un paio di volte palla al piede, con autorità ritrovata dopo qualche incerte nelle ultime partite.
De Vrij 6
Toglie le castagne dal fuoco più di una volta, mettendo una toppa agli errori del compagno di reparto Wallace. Non lascia a Palacio grandi spazi per muoversi e blinda la difesa con qualità.
Wallace 5.5
Prende l’ammonizione, dopo aver perso una palla mortifera a centrocampo, per fermare Palacio lanciato. Va costantemente in affanno sulle ripartenze di Verdi e sul gioco nello stretto con Palacio. (Dal 46′ Bastos 5.5 – Battezza l’entrata in campo con un pericoloso passaggio sbagliato e un’ammonizione inutile. Lascia fin troppi buchi).
Marusic 6
Torna dopo i guai muscolari e le due giornate di squalifica rimediate con il Sassuolo. Deve ritrovare la miglior forma fisica per essere devastante sulla fascia destra, ma si propone con discreta continuità.
Parolo 6.5
Gli inserimenti senza palla del centrocampista sono una meraviglia, è una spina nel fianco costante perché sbuca a sorpresa in area dopo aver rubato un’infinità di palloni. In diverse circostanze ha pure l’occasione di mirare in porta, gli manca solo la fortuna.
Leiva 7
Dopo la gioia in Europa League, si conferma bomber e sigla il primo gol in Serie A che vale l’1-1. A centrocampo vince tutti i duelli possibili, giostra la manovra con autorità ed estrema precisione.
Luis Alberto 6.5
Inventa un pallone d’oro sui piedi di Leiva, propiziando il gol del pareggio. Svaria su tutta la trequarti campo alla ricerca del varco giusto, si rende pericoloso sui calci piazzati.
Felipe Anderson 5.5
Per tutto il primo tempo non riesce mai a saltare Torosidis. Si sposta sulla corsia opposta e va meglio, ma comunque non è mai decisivo nell’uno contro uno e si incaponisce oltremodo. (Dal 82′ Caicedo s.v.).
Nani 5
Avulso dalla manovra per tutto il primo tempo, non trova mai il guizzo per rendersi pericoloso. Porta avanti il pallone e si spende, ma senza utilità. (Dal 46′ Lukaku 5.5 – Il suo ingresso in campo dovrebbe garantire superiorità sulla corsia mancina, ma l’esterno sbatte contro Torosidis finché l’avversario non lascia il campo).
Immobile 5.5
Nelle ultime prestazioni non è quello di una volta perché, nonostante il gran lavoro di sacrificio per andarsi a prendere palla, arriva spesso in ritardo all’appuntamento con il gol. Ha un paio di occasioni che cicca, non è da lui.
All. Inzaghi 6
Alcune decisioni particolari negli undici titolari, mette in campo contemporaneamente Felipe Anderson, Luis Alberto, Nani e Immobile. Forse si aspettava qualcosa di più, ma la Lazio alla fine non riesce a mantenere il ruolino che ha in Europa League, non dà la svolta alla partita e regala altri due punti alle concorrenti dirette per la Champions.
BOLOGNA (3-5-1-1)
Mirante 6.5
Nulla può sulla conclusione di Leiva, ma è bravo a rispondere presente sugli altri tentativi laziali chiudendo la porta in almeno un paio di occasioni. Una prestazione decisamente positiva, sul punto guadagnato dal Bologna c’è anche la sua firma.
De Maio 6
Si francobolla a Immobile cercando di limitare il più possibile le iniziative dell’attaccante biancoceleste. Ci riesce in parte in parte sbrogliando un paio di situazioni complicate. (Dal 58′ Mbaye 6 – entra e mette subito Donsah davanti alla porta. Una prestazione di corsa e sacrificio che vale un pari di prestigio).
Gonzalez 6
Svolge un lavoro oscuro, chiamato a riempire i buchi lasciati dai compagni. Si disimpegna senza particolari affanni, una partita senza sbavature in cui mostra solidità e praticità.
Helander 5.5
In occasione del gol non riesce a contrastare Leiva che lo mette a sedere prima di pareggiare. In costante difficoltà contro Immobile, ne soffre la rapidità e si fa saltare in diverse occasioni.
Torosidis 6.5
Riesce ad arginare alla grande Felipe Anderson per tutta la prima frazione di gioco, non facendosi mai superare. Nella ripresa cambia cliente incollandosi a Lukaku, il risultato è sempre lo stesso. Un muro. (Dal 76′ Romagnoli s.v.).
Donsah 6
L’intraprendenza non gli manca, così come la qualità. Prima tenta il tiro dal limite, poi nella ripresa ha sui piedi l’occasione per portare avanti i suoi, ma trova un miracoloso Luiz Felipe a negargli la gioia della rete.
Pulgar 6
Donadoni gli affida le chiavi della mediana, spetta a lui il compito di impostare la manovra. Una buona prestazione per il centrocampista, quantità e qualità in mezzo al campo dove dà vita a un duello tutto muscoli con Leiva.
Dzemaili 6
Tira da trenta metri, dalla respinta di Strakosha sulla sua conclusione nasce la rete dello 0-1. Cerca la via della rete con qualche inserimento, senza troppa fortuna.
Masina 5.5
Schierato da Donadoni sulla sinistra, all’occorrenza si trasforma in esterno o in terzino. Va in difficoltà quando deve difendere, si concede qualche lusso di troppo rischiando nella propria metà campo. (Dall’85’ Krejci s.v.).
Verdi 6.5
Ha la freddezza di avventarsi sulla ribattuta di Strakosha e di infilare il gol del vantaggio dopo appena tre minuti. Il migliore del Bologna, gioca da solo e crea costanti pericoli in avanti alla Lazio.
Palacio 5.5
Torna dopo un mese ai box per infortunio, ma si danna l’anima per creare pericoli alla retroguardia laziale. De Vrij e Luiz Felipe non gli concedono spazio, una serata complicata per l’attaccante che non riesce a lasciare il segno.
All. Donadoni 6.5
Un punto d’oro quello strappato all’Olimpico. Il suo Bologna non rinuncia a giocare, attaccando la Lazio dall’inizio e andando anche in vantaggio. Dopo il pareggio laziale non cambia atteggiamento strappando il pari e spaventando i biancocelesti, chiudendosi altrettanto bene nella propria metà campo.