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Dopo la vittoria della SPAL contro la Roma, nel secondo anticipo della nona giornata di Serie A 2018-19 la Juventus non va oltre il pareggio contro il Genoa di Juric. Un primo tempo spaziale dei bianconeri non basta per portare a casa i tre punti. Nella seconda frazione di gioco gli uomini di Allegri si sono seduti troppo permettendo al Genoa di agguantare il pareggio. Errore da non ripetere se si vuole davvero essere chiamati invincibili. Un bagno di umiltà non guasterebbe. I grifoni tornano a casa con un punto prezioso per classifica e morale su un campo impossibile da espugnare.
Juventus (4-3-3)
Szczesny 6
Partita tranquilla per il polacco che non può far niente sul gol di Bessa da distanza ravvicinata.
Cancelo 7
Il portoghese cresce partita dopo partita a dismisura. Impeccabile nelle discese offensive dove agisce da ala, con una qualità fuori dal comune. Attento in difesa e questa è la vera novità che fa sorridere Allegri.
Bonucci 6.5
Il Genoa si chiude nella propria metà campo con grande flessibilità perciò tocca a lui giocare più il pallone vista la pressione del centrocampo genoano su Pjanic. Partita di grande quantità e qualità dell’ex Milan.
Benatia 6.5
Si trova davanti Piaket il capocannoniere della Serie A e risponde presente con una buona partita. Bravo nelle letture chiavi del match. Leader.
Alex Sandro 6.5
Molte le voci di un possibile addio del brasiliano nella prossima sessione di mercato, Allegri in conferenza per tenerlo sulle spine annuncia la sorpresa De Sciglio, ma in campo va il brasiliano che con una partita paradisiaca allontana tutte le chiacchiere e dimostra che la sua testa è tutta per la Juventus.
Bentancur 6.5
Sorpresa non annunciata nel pre-partita ma che ancora una volta Allegri ci ha visto giusto. Lotta contro i centrocampisti avversari che non tirano mai indietro la gamba. Come Cancelo la sua crescita è esponenziale e il Bentacourt 2.0 può finalmente iniziare.
Pjanic 6.5
Inizia un pò molle complice anche il pressing avversario, poi sale in cattedra e le sue geometrie sono degne di nota. La personalità del campione c’è e nei momenti difficili si prende la squadra sulle spalle.
Matuidi 6.5
Allegri non rinuncia mai al francese, l’equilibratore del centrocampo juventino domina in lungo e largo tutti i duelli individuali. I suoi inserimenti senza palla sono da far vedere e rivedere nelle scuole calcio. Essenziale (70′ Dybala 5.5 i compagni lo cercano da subito. Ha sul suo sinistro la palla del vantaggio ma da buona posizione spreca).
Cuadrado 6.5
Umiltà e duttilità portano il nome e il cognome di Juan Camilo Cuadrado. Risponde sempre presente, con grande qualità . Giocatore straordinario che giocherebbe in ogni squadra titolare mentre nella Juventus è il primo cambio. La differenza è tutta questa (59′ Douglas Costa 5 il suo ingresso in campo porta brio e dinamismo in un momento spento della partita. Le sue giocate fini a se stesse non sono una mossa intelligente per il risultato finale).
Ronaldo 7
Non ci sono più parole per descrivere questo marziano. Difficilmente sbaglia un approccio alla partita e fin dai primi tocchi fa capire che oggi è in giornata. Le chiacchiere extra campo non lo toccano e il campo parla per sè. Sfiora il gol del vantaggio con un grande colpo di testa finito sul palo, colpisce al minuto 18′ siglando il suo quinto gol in campionato. Entra in tutte le azioni pericolose dei suoi dimostrando di essere ancora il numero uno al mondo.
Mandzukic 5.5
Lotta senza mai tirarsi indietro, Ronaldo gli gira intorno creandogli molti spazi dove il croato va a nozze. Un altro intoccabile di Allegri sta vivendo forse la sua migliore stagione anche in termini di reti, ma oggi non è stata giornata (81′ Bernardeschi sv).
Allegri 6.5
Tenere alto il tasso di concentrazione non è mai semplice. La sua creatura ha un involucro quasi imbattidile quando non si siede sugli allori. Nel calcio moderno anche se ti chiami Juventus non puoi permetterti di non giocare e alla prima occasione paghi caro.
Genoa (3-5-2)
Radu 6
Partita complicata per l’estremo difensore genoano. Il gol di Ronaldo nasce da una sua incertezza. Bravo subito dopo sempre sul portoghese. Le uscita alte sono il suo forte, da rivedere la tecnica di base.
Biraschi 6
Scivola spesso nella zona di Mandzukic senza prendere troppe le misure al croato. Gioca una buona gara senza entrare troppo nel pallone. Romero 5.5 Una giornata non facile per il difensore centrale. Trovarsi Ronaldo di fronte non capita tutti i giorni e il ragazzo va in tilt. Rimandato.
Criscito 6
Positiva la prova del capitano che arretra nel suo vecchio ruolo dopo il cambio di modulo. L’ultimo a mollare ma di fronte c’era una avversario di un’altra galassia.
Pereira 5
Inizia bene con coraggio e qualità . Nell’arco del match sparisce vista la grande pressione offensiva da parte di Alex Sandro. Spaesato (80′ Gunter sv).
Romulo 5.5
Da interno di centrocampo il compito è quello di dare fastidio a Pjanic e conquistare più seconde palle possibili. L’ex Verona non riesce nel compito programmato disputato una pessima partita.
Sandro 5
Lento e goffo. Tocca il pallone sempre una volta in più non permettendo alla sua squadra di ripartire velocemente. Soffre il dinamismo e la qualità della Juventus.
Bessa 6.5
Matuidi lo surclassa e lui che mezz’ala non è fa una fatica pazzesca. Non supportato dal centrocampo va. Come tutta la squadra cresce nella ripresa. Sigla il gol del pareggio con un grande colpo di testa (82′ Hiljemark sv).
Lazovic 5
Cancelo oggi è in giornata ed è immarcabile. Prova con un pizzico di esperienza ad arginare il portoghese ma il compito è vano. Insufficiente.
Piatek 6
Si ferma la sua striscia di marcatura in Serie A. Il polacco gioca una gara discreta ma sulla sua strada trova Benatia. Le sue sponde sono preziose ma non sempre capite dai suoi compagni. Nella seconda frazione prova ad impensierire la Juventus, con un colpo di testa che termina di poco al lato
Kouamè 6.5
La qualità non cristallina in determinate giocate fa perdere il tempo di gioco ai suoi. Cresce nella seconda frazione e dai suoi piedi nasce il gol del meritato pareggio (85′ Pandev sv).
Juric 6.5
Esordire allo Juventus Stadium non è semplice. Ci mette del suo interpretando in modo diverso il 3-5-2. Bravo a dare la scossa all’intervallo dove i suoi escono con un altro spirito.