Le pagelle ed i voti di Juventus-Bologna, secondo anticpo della trentaseiesima giornata del campionato di Serie A 2017/2018. Gli uomini di Massimiliano Allegri vincono la partita per 3-1 in rimonta e si avvicinano al settimo scudetto di fila.
Buffon 6
Grosso pasticcio sull’errore di Verdi, poi si rifà con gli interessi sulla parata di Krafth che evita l’1-2
Cuadrado 7
Dopo un primo tempo sottotono, nella ripresa scende in campo il vero Cuadrado: la rete del pareggio nasce proprio da un suo cross che porta De Maio a compiere un goffo autogol. (72′ Lichtsteiner s.v.)
Barzagli 6.5
Prestazione pienamente sufficiente. Spesso in avanti a dare una mano al reparto offensivo. Attento.
Rugani 5
Ingenuo in occasione dell’intervento punito con il penalty che ha poi portato al vantaggio del Bologna.
Asamoah 6.5
Buona gara. Meglio nel secondo tempo quando riesce a innescare diverse ripartenze velenose. Lucido fino all’ultimo minuto.
Khedira 7.5
Prestazione di livello e di sacrificio quella del tedesco. Autore della rete del vantaggio, si mostra per l’ennesima volta essere essenziale per la buona riuscita della manovra bianconera.
Marchisio 6.5
Mette la sua esperienza e la sua intelligenza al servizio dei compagni. Un metronomo, molto concentrato.
Matuidi 5.5
Non la miglior gara, troppo rinunciatario e superficiale in alcune scelte. (46′ Douglas Costa 8 è l’uomo in più della Juventus. Entra e cambia totalmente il match.Ha un impatto devastante. Colleziona assist e non molla mai. Rapido, intelligente: qualità e quantità al centrocampo. impressionante).
Alex Sandro 6.5
Dopo un primo tempo di luci e ombre, nella ripresa diventa imprendibile per la difesa avversaria. Più che sufficiente. (83′ Bernardeschi s.v.)
Dybala 7.5
Diverte e si diverte. Chiude i giochi con il suo splendido gol di sinistro. Continua fino al fischio finale a ricercare il gol della doppietta personale. Inesauribile.
Higuain 6
Luci e ombre, non la sua migliore prestazione. Tuttavia, è essenziale per la buona riuscita della manovra offensiva. Solido.
All.Allegri 7
I suoi uomini hanno dato ancora una volta prova di esseere compatti e solidi nei momenti di difficoltà. Non ‘muoiono’ mai. Da premiare senz’altro la reazione messa in campo nel secondo tempo. Fondamentale il cambio Matuidi-Douglas Costa.
Bologna (3-5-2)
Mirante 5.5
Compie delle grandissime parate, sempre attento e presente quando viene chiamato in causa. Poi rovina tutto con l’errore macroscopico del 2-1
Krafth 6
Compie una buona prestazione soprattutto nel primo tempo. Difende con ordine e personalità. Nel secondo tempo perde intensità (60′ Torosidis 5.5 in chiara difficoltà su Dybala)
De Maio 5
Dopo un buon primo tempo, nella ripresa si fa prendere dalla confusione che lo porta a farsi autogol nei primi minuti della ripresa.
Romagnoli 6
Contribuisce alla notevole prova della difesa ospite. Bene nei raddoppi di marcatura. Cala nella ripresa
Mbaye 5.5
In occasione del secondo gol della Juventus si lascia superare con gran facilità da Douglas Costa. Spesso in ritardo in fase di copertura.
Poli 6
Nulla di eccezionale, fa il suo compitino. Senza dubbio è da mettere in evidenza la sua forza di volontà e la capacità di crederci.
Crisetig 6
Si procura il calcio di rigore che viene poi trasformato da Verdi. Meglio nel primo tempo, nella ripresa troppi errori di impostazioni.
Nagy 5.5
Dopo un primo tempo in cui riesce a rendere solido e fluido il centrocampo rossoblù, nella ripresa sono troppe le sviste e le palle perse.
Keita 6
Reattivo e dinamico. Nella ripresa rischia di commettere un pasticcio in area in uno scontro al limite con Khedira. Meglio nel primo tempo.
Verdi 6.5
Sigla la rete del momentaneo vantaggio del Bologna. Il gol va a coronare una buona prestazione: il migliore degli uomini di Donadoni. (73′ Destro s.v.)
Avenatti 5.5
Poco incisivo, nella ripresa cala visibilmente (66′ Palacio 5 non incide)
All. Donadoni 6
I suoi uomini riversano in campo una prestazione dignitosa nel primo tempo tanto da trovare anche il gol su calcio di rigore. Nella ripresa perde tutte le certezze costruite nel primo e la sua organizzazione di gioco si sfalda progressivamente con l’ingresso di Douglas Costa.