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All’ultimo respiro il derby della Madonnina è dell’Inter, al 92’ Icardi porta i nerazzurri in Paradiso. Sembrava ormai scritto il pari a reti bianche ma, ancora una volta, la squadra di Spalletti è stata brava a trovare la vittoria nei minuti conclusivi.
L’Inter gioca meglio, è ordinata, pressa bene e alla fine vince nuovamente.
INTER (4-2-3-1)
Handanovic 6
Sui pochi tiri nello specchio del Milan è bravo a parare senza problemi. Serata tutto sommato più tranquilla del previsto.
Vrsaljko 6.5
Il croato spinge, crossa e difende. Tuttofare essenziale sulla corsia di destra.
De Vrij 6
Colpisce un palo al 34’, poi svolge bene il suo mestiere senza grandi difficoltà.
Srkiniar 6.5
Dietro è il solito muro invalicabile, dalle sue parti non si passa mai. Le sue chiusure sono una garanzia.
Asamoah 5.5
Solitamente nei big match si esalta e lavora d’esperienza, sta volta la prova del ghanese è, invece, sottotono.
Vecino 6.5
Nello scacchiere di Spalletti è ormai una pedina fondamentale per dare equilibrio alla squadra nerazzurra. Il suo sacrificio, i suoi inserimenti e i suoi contrasti sono fondamentali. Si mangia un gol a fine primo tempo che avrebbe potuto portare in vantaggio l’Inter ma si fa perdonare con l’assist per il suo capitano al 92’.
Brozovic 6
Alcune giocate di fino e tanto lavoro sporco.
Politano 6
Nella prima parte di match è indiavolato, le idee migliori dell ’Inter passano dalla sua fascia. Rodriguez, a tratti, lo soffre e non poco. Cala col passare dei minuti e nel finale esce stanco. (82’ Candreva SV)
Nainggolan 6
Il contrasto con Biglia gli è fatale e al 30’ è costretto ad alzare bandiera bianca lasciando spazio a Borja Valero (30’ Borja Valero 6: lo spagnolo entra bene in partita servendo un cioccolatino a Icardi. Per il resto non fa mai mancare la sua intelligenza tattica. Non sbaglia quasi nulla).
Perisic 5.5
Nemmeno nel derby si è visto il miglior Perisic. Calabria lo argina bene, murando parecchie volte i suoi cross. Dal 70’ lascia il posto a Keita a causa di un problema fisico (70’ Keita 6: la sua freschezza e le sue accelerazioni creano qualche pericolo):
Icardi 6.5
Se è una pazza Inter è ancora una volta merito suo. Quasi inesistente per 90’ minuti, poi nel recupero ci metto come al solito lo zampino e sigla il gol vittoria con un colpo di testa che sotterra il popolo rossonero.
MILAN (4-3-3)
Donnarumma 5
Al 22’ è bravo sulla girata di testa in torsione di Perisic ma nel finale la sua uscita insicura è grave, Icardi non lo grazia.
Calabria 6.5
Era in dubbio fino all’ultimo, Gattuso gli da fiducia a discapito di Abate e lui non delude, anzi lo ripaga con una prestazione eccellente. Sempre attento su Perisic e bravo a spingere nelle poche volte in cui ha l’occasione (92’ Abate SV)
Musacchio 6
Partita precisa e attenta del difensore milanista. Alla fine del primo tempo buca anche la porta di Handanovic ma il gol viene annullato per posizione di fuorigioco.
Romagnoli 6.5
Fondamentale la chiusura nel finale di primo tempo su Icardi, vale quanto un gol. Partita pulita e attenta del capitano rossonero.
Rodriguez 6
Fatica in fase difensiva quando Politano lo punta, bene – invece – quando può spingere e piazzare i suoi cross.
Kessie 6
La sua forza in partite così fisiche è fondamentale. Non fa mancare, come sempre, il suo contributo. Ci mette tanta voglia e combatte su tutti i palloni. Qualche errore di troppo macchia la sua prestazione. (83’ Bakayoko SV)
Biglia 5.5
Al quarto d’ora di gioco si fa ammonire ingenuamente con un intervento troppo irruento su Nainggolan, nel quale si fa pure male e lo condiziona nell’arco dei 90 minuti.
Bonaventura 5.5
Spento, lento. Il vero Jack non si è visto.
Suso 5
Il Milan ha bisogno del vero Suso per spaccare la partita, per trovare un’idea e soprattutto per mandare in gol il Pipita. Non pervenuto.
Higuain 5
Nel primo tempo è il grande assente della partita più attesa dal popolo milanese. Colpevoli anche i compagni di squadra che lo lasciano solo contro i mastini difensivi dell’Inter e lo servono poco.
Calhanoglu 5.5
Qualche fiammata e qualche tiro da fuori area senza però trovare mai lo specchio della porta. Il turco non è mai realmente pericoloso e la sua prestazione è condita da diverse imprecisioni (73’ Cutrone 5.5: entra con la solita voglia di spaccare il mondo aiutando la squadra, poi però sparisce dalle trame rossonere).