
Marko Arnautovic, Inter - Foto Marco Canoniero/Shutterstock
Polemiche arbitrali, autogol, rigori, infortuni. Succede di tutto nel monday night del Meazza, in cui l’Inter riscatta la debacle di Firenze e nel curioso caso offerto dal calendario, ovvero match di andata e ritorno tra le stesse squadre nel giro di tre giorni, batte per 2-1 una Fiorentina combattiva ma un po’ spuntata. Alla fine la decide Marko Arnautovic, che nel secondo tempo riporta avanti i nerazzurri, passati in vantaggio nel primo tempo con l’autogol di Pongracic e raggiunti provvisoriamente, prima dell’intervallo, dal rigore di Mandragora.
Nel primo tempo succede di tutto: inizio rabbioso dei nerazzurri per provare subito a riscattare la debacle di giovedì, i padroni di casa la sbloccano solo su corner con un autogol, peraltro da un calcio d’angolo inesistente. E’ la deviazione involontaria di Pongracic nella propria porta a firmare l’1-0 della squadra di Inzaghi, che peraltro pochi secondi prima aveva perso Thuram per infortunio. I viola reagiscono discretamente bene e sul colpo di testa di Gosens, al solito inserimento a fari spenti sul secondo palo, c’è il calcio di rigore, comunque discusso, concesso da La Penna col Var per il tocco di braccio di Darmian del quale si parlerà a lungo. Dal dischetto va Mandragora, e non Kean che ci rimane male, Sommer battuto e si va all’intervallo sull’1-1. Nella ripresa l’Inter è brava a passare di nuovo in vantaggio in fretta: giocata insistita a sinistra, Carlos Augusto crossa col destro e Arnautovic, da bomber di razza, non perdona. La gestione nerazzurra, però, non è particolarmente positiva: nell’ultima mezzora c’è qualche contropiede interessante per i ragazzi di Inzaghi, che però finiscono pian piano per schiacciarsi sempre più e vengono un po’ accerchiati nel finale dai viola, senza però idee nonostante gli ingressi volenterosi di Zaniolo e Fagioli.
POLEMICHE ARBITRALI – E’ un primo tempo di forti discussioni a livello di arbitraggio. Il primo gol dell’Inter nasce da un calcio d’angolo inesistente per i nerazzurri, questo perché la palla, che Bastoni prova a crossare in scivolata, è in realtà uscita di più di un metro. Grossolano l’errore di La Penna e del suo primo assistente, sfortuna vuole che sul corner c’è proprio il colpo di testa di Pongracic nella propria porta. Poi, protestano anche i nerazzurri: il Var richiama il fischietto romano sul tocco di braccio di Darmian ed è rigore, trasforma Mandragora per la rabbia dei nerazzurri, visto che si sono viste in questa stagione diverse interpretazioni.
LE PAGELLE DI INTER-FIORENTINA 2-1
INTER
Sommer, voto 6 Non deve fare una parata, sul rigore viene spiazzato.
Pavard, voto 6 Ordinaria amministrazione dalla sua parte, Parisi non brilla e Gosens spinge ma senza qualità.
Acerbi, voto 6.5 Torna a sorpresa da titolare e non delude. Kean praticamente è annullato.
Bastoni, voto 6.5 Da un suo spunto nasce il primo gol, al di là dell’errore arbitrale, e anche il secondo gol nasce comunque in parte dai suoi piedi. Poi esce perché non sta benissimo. (dal 19′ st Zalewski 6 Entra, si fa ammonire, tenta spesso il dribbling e l’azione personale e non sempre gli riesce, ma che verve da quella parte)
Darmian, voto 5.5 Provoca rigore con il braccio scomposto, anche se involontario. Per il resto non è Dumfries e si sa, paga un po’ la fisicità viola dalla sua parte.
Barella, voto 7 Spende bene un cartellino giallo nel finale, su Kean che poteva lanciarsi verso la porta. E’ forse la miglior giocata di oggi, e dire che la quantità di giocate utili sono state tante da parte sua.
Calhanoglu, voto 5.5 Continua il momento no del turco: viene ammonito e Inzaghi lo lascia negli spogliatoi all’intervallo. (dal 1′ st Zielinski, voto 6.5 Fa senz’altro meglio del compagno che rimpiazza, ottimi tempi di regia da parte sua)
Mkhitaryan, voto 6 Il cartellino giallo lo limita un po’, quando ha la palla tra i piedi però è sempre ben gestita. (dal 19′ st Frattesi 6 Ci mette verve, non però la consueta pericolosità offensiva)
Carlos Augusto, voto 6.5 Duttile perché parte largo e chiude da braccetto, forse in ombra rispetto al solito ma sfodera, di destro, l’assist decisivo.
Thuram, voto 6 Si muove come suo solito e tiene sotto scacco la difesa viola per circa mezzora, poi però esce per infortunio (dal 28′ Arnautovic, voto 7 Segna il gol del nuovo vantaggio nel secondo tempo, da bomber di razza. Importante per lui aver segnato, poi esce dopo essere entrato; dal 31′ st Taremi sv)
Lautaro, voto 6.5 Incide in molti modi: prima prende la traversa, poi il suo movimento provoca l’autogol di Pongracic. Nel secondo tempo lega il gioco e pressa a più non posso, da capitano vero. Gli manca solo il gol.
Allenatore: Inzaghi, voto 6.5 L’Inter domina, è un po’ ingenua a tratti, ma alla fine vince con merito. E la sua esultanza dice tanto.
FIORENTINA
De Gea, voto 6.5 Un paio di interventi decisivi, dimostra di essere un portiere di enorme valore.
Moreno, voto 5.5 Fatica un po’ sul passo, e anche perché si trova spesso preso in mezzo da due avversari. (dal 21′ st Zaniolo 6 Qualche strappo dei suoi, una conclusione masticata su punizione. Entra bene e prenota spazio nelle prossime)
Pongracic, voto 5.5 Sfortunato nel caso dell’autogol, anche perché per il resto difende molto bene con esperienza e anche qualità in impostazione.
Ranieri, voto 5 Grave il modo in cui si perde Arnautovic in occasione del gol decisivo.
Gosens, voto 6 Uno dei migliori dei viola, non si risparmia e prova a spingere. Anche una grande chance con una girata da attaccante nel secondo tempo.
Dodò, voto 6 Senza infamia e senza lode: non si fa saltare quasi mai, però poteva fare meglio sul cross di Carlos Augusto.
Richardson, voto 5.5 In ombra e ammonito, non incide in nessun modo sulla partita. (dal 17′ st Cataldi 6 Uomo d’ordine, ma forse nel finale paga la volontà dell’Inter di difendere anche col blocco basso)
Mandragora, voto 6.5 Segna con grande freddezza il gol del momentaneo pareggio su rigore e amministra bene il pallone in cabina di regia. (dal 35′ st Gudmundsson sv)
Parisi, voto 5 L’esperimento del Franchi non funziona anche quattro giorni dopo: è un pesce fuor d’acqua. (dal 17′ st Folorunsho 6 Entra con buon piglio, non riesce però a farsi notare con qualche azione delle sue)
Beltran, voto 5.5 Vedi sopra: non riesce a farsi vedere con continuità tra le linee, finisce per essere fagocitato dai nerazzurri. (dal 21′ st Fagioli 6 Entra da trequartista e piazza un paio di imbucate, gli serve tempo)
Kean, voto 5.5 Ne tocca pochissime, è completamente disinnescato da Acerbi.
Allenatore: Palladino, voto 5. Tante assenze, ma non ha la lucidità di capire che al Meazza non avrebbe avuto molto senso riproporre lo stesso atteggiamento di Firenze.
IL TABELLINO
INTER (3-5-2): Sommer 6; Pavard 6, Acerbi 6.5, Bastoni 6.5 (19′ st Zalewski 6); Darmian 5.5, Barella 7, Calhanoglu 5.5 (1′ st Zielinski 6.5), Mkhitaryan 6 (19′ st Frattesi 6), Carlos Augusto 6.5; Thuram 6 (27′ Arnautovic 7, 31′ st Taremi sv), Lautaro Martinez 6.5. In panchina: J. Martinez, Calligaris, de Vrij, Correa, Asllani, Bisseck. Allenatore: Inzaghi 6.5.
FIORENTINA (4-4-1-1): de Gea 6.5; Moreno 5.5 (21′ st Zaniolo 6), Pongracic 5.5, Ranieri 5, Gosens 6; Dodò 6, Richardson 5.5 (17′ st Cataldi 6), Mandragora 6.5 (36′ st Gudmundsson sv), Parisi 5 (17′ st Folorunsho 6); Beltran 5.5 (21′ st Fagioli 6); Kean 5.5. In panchina: Terracciano, Martinelli, Colpani, Ndour, Caprini. Allenatore: Palladino 5.
ARBITRO: La Penna di Roma 5.
RETI: 28′ aut. Pongracic, 44′ Mandragora (rig), 7′ st Arnautovic.
NOTE: serata serena, terreno in perfette condizioni. Ammoniti Inzaghi, Palladino, Mkhitaryan, Richardson, Parisi, Calhanoglu, Kean, Zalewski, Barella. Angoli 8-1. Recupero: 2′, 4′.