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L’Inter non sa più vincere: a San Siro ad Eder risponde Barberis, il Crotone costringe i nerazzurri al quinto pari consecutivo. Il divario in classifica è ampio, ma sul campo non si nota. La squadra calabrese è molto corta e attenta a non concedere spazi, la manovra nerazzurra è lenta e spesso prevedibile: la rete del vantaggio arriva dunque come un lampo a ciel sereno, con Eder che sugli sviluppi di un calcio d’angolo è abile a sganciarsi dalla marcatura di Faraoni e a battere Cordaz di testa. Il Crotone però è in partita e non si lascia scoraggiare dallo svantaggio: nella ripresa, alla prima occasione utile, Barberis è abile ad inserirsi in area di rigore nerazzurre e a trafiggere Handanovic. L’ingresso di Rafinha porta vivacità nella trequarti nerazzurra, ma i pericoli creati sono palloni sporchi buttati nel mezzo e la difesa del Crotone riesce, in qualche modo, sempre ad allontanare la sfera. Il risultato non cambia più: continua il momento no dell’Inter, afflitta da una “pariggite” acuta. Per il Crotone un punto prestigioso in ottica salvezza.
Inter (4-3-3):
Handanovic 6
Si sporca i guantoni soltanto nella ripresa, quando il Crotone sale in cattedra dopo la rete del pareggio.
Dalbert 5.5
Viene preferito a sorpresa a Cancelo che era tra i pochi promossi con la Spal: col senno di poi, continua a non si capirsi il perché. Cerca la sovrapposizione e prova qualche uno contro uno: tanto fumo e poco arrosto (74’ Cancelo 6: si piazza a destra e D’Ambrosio sciovola a sinistra. Prova a dare spinta e vivacità ).
Miranda 6
Impegnato soprattutto in fase di impostazione.
Skriniar 6.5
Controlla e gestisce i palloni che gli piovono addosso con una calma disarmante, a volte eccessiva.
D’Ambrosio 5
Palla al piede appare incerto nell’avviare l’azione e timido nel prendere l’iniziativa sulla corsia di competenza.
Brozovic 5
Fa molta fatica ad entrare in partita. Controllato a vista da Barberis, il croato tocca pochi palloni e non trova mai la sua dimensione nel rettangolo verde (77’ Karamoh SV).
Borja Valero 6
Il play nerazzurro si districa senza affanno nel traffico del centrocampo. Prestazione intensa in fase di palleggio: la manovra offensiva dell’Inter passa sempre per i suoi piedi. Sfortunato, in ripiegamento, nel creare il rimpallo che assiste Barberis per il gol del pareggio.
Vecino 5.5
Interessante la sua posizione in campo, sempre ad attaccare le spalle di Benali. L’ex viola è propositivo e volenteroso nell’appoggiare la catena di destra formata da D’Ambrosio e Candreva. Ma sbaglia troppo tecnicamente.
Perisic 5
Cerca la giocata individuale, ma subisce la forza fisica di Faraoni e non riesce quasi mai a saltare l’uomo. Non è lucido, due belle occasioni sprecate lo dimostrano. Lui è imballato e l’Inter fatica a creare veri pericoli.
Eder 6.5
Icardi fuori? Nessun problema, Eder gioca titolare e fa gol. Il fiuto del gol sembra lo stesso: in avvio il Crotone lo chiude e gli impedisce di ricevere palla, ma alla prima occasione utile l’italo-brasiliano è agile – e fortunato – nel firmare la rete del vantaggio. Mette in discesa, all’improvviso, il match dei nerazzurri.
Candreva 5.5
Prestazione molto generosa, fatta di parecchi sprint sulla corsia. Ma gli errori, anche tecnici, sono troppi e un paio di buoni palloni messi in mezzo non compensano le troppe ingenuità (64’ Rafinha 6.5: entra in campo con personalità giocando molti palloni e facendo vedere buoni spunti).
All. Spalletti 5
La sua Inter è molto solida dietro ma abbastanza impacciata davanti. I problemi sono i soliti: manovra lenta e gioco prevedibile. Il vantaggio è un episodio, l’ennesimo pareggio rispecchia quanto visto in campo.
Crotone (4-3-3):
Cordaz 6.5
Bene soprattutto nelle uscite a terra. Non può nulla sulla zuccata di Eder che rimbalza sulla testa di Faraoni e si infila all’angolino. Nel finale vola, anche se a gioco fermo, sul mancino di Rafinha.
Martella 6.5
Decisamente uno dei migliori tra le file rossoblù: col passare dei minuti prende fiducia, spinge con coraggio e mette in mezzo un paio di cross niente male. Senza contare che Candreva, dalle sue parti, trova poco spazio per offendere. Abbandona il campo a causa di una distorsione (58’ Pavlovic 5.5: l’ex Samp non ha la stessa intensità del compagno che gli lascia il posto: D’Ambrosio gli sbuca spesso alle spalle e Perisic gode di troppa libertà di movimento).
Capuano 6
Avvio di match incoraggiante, ma quando Eder gli prende le misure lui perde l’orientamento. Ritrova la bussola nella ripresa, quando il Crotone riprende la partita e rialza le barricate.
Ceccherini 6
Il numero 7 rossoblù è tatticamente attento e chiude le linee di passaggio nerazzurre sempre con i tempi giusti.
Faraoni 5.5
Il terzino scuola Inter controlla Perisic a vista e fa valere la sua fisicità in un paio di uno contro uno con Dalbert. Peccato per l’ingenuità in marcatura su Eder che condanna i suoi a rincorrere.
Benali 6
In mezzo al campo l’ex Pescara si rende utile soprattutto nello stretto: dialoga bene con i compagni ed è rapido nell’accorciare le distanze e nel far trovare con puntualità un valido appoggio al portatore di palla.
Mandragora 6
Concentrato in fase di interdizione, sveglio in fase di impostazione.
Barberis 6.5
Fa molta densità nel centro-destra e dialoga bene con Ricci, con insistenza. Trova il pertugio giusto nella ripresa e, senza farsi pregare, sigla il secondo gol del suo campionato con un preciso diagonale su cui Handanovic non può intervenire.
Nalini 6
Sta francobollato a D’Ambrosio e non gli lascia il modo di sovrapporsi. Fa valere la sua fisicità e combatte sulla fascia con grande intensità.
Trotta 6.5
Gioca bene i pochi palloni che gli arrivano, usando con efficacia il corpo e lavorando la sfera per i compagni. È proprio così che, vincendo un duello con Miranda, crea lo spazio per la rete del pareggio. Sfiora, con un gran sinistro ad incrociare, la rete del vantaggio appena prima di abbandonare il campo (78’ Stoian SV)
Ricci 6
Il suo sinistro tagliente, di tanto in tanto, dimostra di poter essere un’arma importante. L’ala ’94 scuola Roma si fa vedere poco nel primo tempo, ma nella ripresa aumenta i giri del motore e riesce a far valere la sua rapidità.
All. Zenga 6.5
Crea densità in mezzo al campo per impedire la verticalizzazione verso Eder e, sulle corsie, i suoi esterni raddoppiano puntualmente. Il suo Crotone è attento, deciso, determinato. Lo svantaggio non è meritato, i suoi ragazzi lo sanno e non si lasciano abbattere: il pareggio di Barberis è il giusto premio per una grande gara.