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L’Inter supera il Bologna e torna alla vittoria che mancava dal 3 dicembre. L’inizio del match in tal senso è davvero promettente: Eder ci mette soltanto due minuti per scrivere il suo nome nel tabellino marcatori. Per l’Inter sembra filare tutto liscio, ma quando i problemi non ci sono la banda di Spalletti se li crea da sola: Miranda fa la frittata e Palacio firma il gol dell’ex. I fantasmi dell’ennesimo pareggio aleggiano su San Siro come avvoltoi, ma vengono scacciati dall’uomo che non ti aspetti: Karamoh corona una grande prestazione con un gioiello di tecnica ed esplosività e riporta serenità a tutto l’ambiente nerazzurro. Per il Bologna si tratta della terza sconfitta consecutiva, la settima nelle ultime dieci gare. Ecco le pagelle degli uomini scesi in campo.
Inter (4-2-3-1):
Handanovic 6.5
Vola sulla zuccata di Palacio, che lo trafigge a tu per tu poco più tardi.
Cancelo 7
Domina sulla corsia di competenza. Di un altro livello rispetto a Di Francesco e Masina, il terzino portoghese si diverte a portare a spasso il pallone con prestanza fisica e a saltare gli avversari con lampi di qualità.
Skriniar 6
Sta francobollato a Palacio, ma con risultati così così. L’argentino è abile nello scivolare indietro e riesce spesso a staccarsi dalla marcatura.
Miranda 4
Per l’Inter sembrava finalmente filare tutto liscio. La cosa gli sembra troppo bella per essere vera e decide di rovinare tutto con un orrore imbarazzante che spalanca a Palacio la strada verso la porta di Handanovic (46’ L. Lopez 6: esordio positivo in maglia nerazzurra per l’ex Benfica. Anche perché fare peggio di Miranda era davvero diffiicle. Con Skriniar sembra trovarsi a proprio agio).
D’Ambrosio 6
Sull’out di sinistra tiene a bada Orsolini e, quando può, avanza con timidezza. Prestazione senza infamia e con la lode sfiorata con un colpo di testa che centra la traversa.
Vecino 6
Con qualche inserimento in avanti fornisce un valido appoggio al lavoro degli attaccanti e delle ali.
Borja Valero 6
Si limita al compitino: ogni volta che tocca palla, allarga il gioco sugli esterni con passaggi orizzontali.
Karamoh 7
Prende in mano l’Inter ed inizia seriamente ad insidiare la posizione di Candreva. Il diciannovenne francese appare un lontano parente del calciatore “ammirato” col Pordenone. Ora più fiducia in se stesso e consapevolezza dei propri mezzi: per informazioni chiedere a Masina, che spesso è costretto a rincorrerlo e a fissargli la schiena. Si toglie anche al soddisfazione della prima rete in Serie A con una giocata sopraffina, porta l’Inter in vantaggio e ridà tranquillità tutto l’ambiente (73’ Gagliardini 6: utile in fase di interdizione).
Brozovic 5.5
Col primo inserimento indovina l’ultimo passaggio, con il secondo sfiora il raddoppio: epic Brozo si riscopre abile incursore. Palla al piede però fa peggio, commette qualche errore tecnico di troppo ed abbandona il campo tra i fischi di San Siro (59’ Rafinha 7: entra e spacca in due la difesa bolognese: assiste alla perfezione Karamoh e procura l’espulsione di Mbaye).
Perisic 5.5
Parte col freno a mano tirato, si becca qualche fischio e si sveglia soltanto dopo il pari del Bologna. In compenso si rende molto utile sulla corsia in fase di ripiegamento. Lecito aspettarsi di più da uno con le sue caratteristiche
Eder 7
Sostituisce Icardi per la seconda volta di fila, segna per la seconda volta di fila. Stavolta dopo soltanto due minuti. Corre, lotta e costringe spesso la retroguardia rossoblù a metterlo per terra. La sua partita è da manuale dell’attaccante.
All. Spalletti 7
Cancelo riportato a destra con Karamoh e non Candreva si rivela una scelta vincente. La sfortuna sembra non finire mai e raggiunge il suo apice quando D’Ambrosio e Skriniar si ostacolano tra loro a porta vuota, ma il tecnico toscano non pecca in quanto a perseveranza e viene premiato con una vittoria che all’Inter serviva come il pane.
Bologna (4-3-3):
Mirante 6
Non può nulla sulla zampata di Eder e sul mancino di Karamoh.
Mbaye 4.5
Perisic può essere un cliente scomodo, lui tiene botta ed il croato si rende pericoloso col contagocce. Poi rovina quanto fatto di buono lasciando i suoi in dieci dopo il secondo svantaggio, rimediando un secondo giallo inutile ed evitabile.
Gonzalez 5.5
Il trentenne costaricano soffre la rapidità di Eder: il calcione che gli rifila dopo circa un quarto d’ora di gioco è la fotografia della sua partita.
De Maio 5.5
Eder e Brozovic gli sbucano troppo spesso alle spalle e lui fa fatica nel prendere le distanze.
Masina 5
Troppo lento e troppo morbido: lascia a Karamoh tutto il tempo del mondo per decidere come giocare il pallone, per poi non riuscire a riprenderlo in velocità. Poi entra nel finale in maniera scomposta e si fa buttare fuori.
Poli 5.5
Partita maschia in mezzo al campo. L’ex Milan alterna pochi recuperi importanti a parecchi interventi ruvidi e scomposti (73’ Torosidis 6: si piazza al posto dell’espulso Mbaye e non corre particolari pericoli. L’Inter gioca soprattutto sull’altra corsia).
Pulgar 5
In mezzo fatica ad imbastire la manovra e soffre in fase di interdizione: Karamoh lo salta come un birillo e poi realizza la rete del definitivo 2-1.
Dzemaili 6
Non è un segreto che il centrocampista svizzero sia un maestro degli inserimenti. Oggi l’ex Montreal sfrutta la sua capacità al contrario: con grande corsa e potenza fisica toglie in un paio di circostanze le castagne dal fuoco e libera la sua area di rigore.
Orsolini 5.5
Prova incolore per il ventunenne ascolano all’esordio da titolare nella massima serie. Tenta di impensierire D’Ambrosio ma non ci riesce (69’ Falletti 6: porta vivacità davanti e conduce l’assalto del Bologna nel finale).
Palacio 6.5
Skriniar gli sta addosso: lui è sveglio nel girare a largo dall’area di rigore nerazzurra per aiutare la manovra ed inserirsi successivamente con i tempi giusti. Prima testa i riflessi di Handanovic, poi sfrutta un pasticcio di Miranda e firma il classico gol dell’ex.
Di Francesco 5
Prestazione praticamente nulla. Dalle sue parti comanda Cancelo, lui abbassa la testa e subisce (81’ Avenatti SV).
All. Donadoni 5.5
Palacio centravanti è una scelta che paga, al di là della goffaggine di Miranda. Il suo Bologna perde la partita sull’out di destra, con Cancelo e Karamoh che restano tuttora due rebus irrisolti per la retroguardia rossoblù.