La Fiorentina batte 3-0 l’Inter e vince il recupero della quattordicesima giornata sospesa lo scorso 1° dicembre per il malore occorso ad Edoardo Bove. Con il giovane centrocampista in panchina, la partita è ripresa al 17′ ed è diventata un trionfo per i viola di Raffaele Palladino, che in emergenza (Gudmundsson l’ultimo a fermarsi per un’influenza) conquistano la terza vittoria consecutiva grazie alle reti di Ranieri e Kean, autore di una doppietta. Una sconfitta pesante per l’Inter, che fallisce l’aggancio in vetta al Napoli, che resta così in vetta alla classifica con 54 punti, tre in più dei nerazzurri. La Fiorentina invece raggiunge la Lazio al quarto posto.
FIORENTINA
De Gea 6.5
Para quel che c’è da parare. Poco, e la dice lunga sulla serata dell’Inter
Comuzzo 7
Solido e preciso, anche quando porta palla nelle zone di campo più offensive
Pongracic 7
Forse è un caso, ma da quando è tornato titolare, la Fiorentina è rinata: cinque panchine consecutive e cinque gare senza vincere; tre presenze dal 1′ e tre vittorie. Anche oggi non sbaglia nulla
Ranieri 7
Se sei il destinatario di uno schema da calcio d’angolo, vuol dire che oltre alle doti difensive hai tanto da offrire nel bagaglio tecnico. E lui lo dimostra con il tiro al volo che vale l’1-0
Gosens 6.5
Il duello con Dumfries era tra i più attesi. Se la cava bene (88′ Colpani sv)
Mandragora 6.5
Pulito nell’impostazione e veloce nel far ripartire le azioni viola. I suoi calci piazzati sono un’arma indecifrabile
Richardson 7
Fiorentina in emergenza? Nessun problema. Il 23enne marocchino sfodera la prestazione che può segnare la svolta nella sua avventura viola. Protagonista nell’azione del 2-0: sradica la palla dai piedi di Calhanoglu e serve Dodò prima del cross per Kean
Dodo 7.5
Al 38′ si invola palla al piede per venti metri e poi calcia male con il destro. È l’unica pecca di una prestazione di altissimo livello, condita dall’assist per il 2-0
Beltran 6.5
Nel primo tempo ripulisce alcuni palloni sporchi difficili da gestire. Fa tanto lavoro (91′ Cataldi sv)
Parisi 7
Splendido il cross per Kean al 34′. Propositivo, preciso e coraggioso nelle giocate
Kean 8
Spreca l’occasione più facile di testa nel primo tempo, ma sfrutta quella più complicata nella ripresa. E all’89’ realizza il tris approfittando di una sbavatura di Dimarco. Una partita superlativa in una stagione da incorniciare. Adesso la vetta della classifica marcatori occupata da Retegui dista una rete
INTER
Sommer 5.5
Chiude d’istinto su Kean nel primo tempo, ma perde il duello con l’attaccante azzurro nella ripresa
Bisseck 5
Legge male il cross di Dodò che porta al gol del 2-0 di Kean
De Vrij 5
Tanti errori. Al 75′ regala palla a Kean e innesca un contropiede viola: è la cartolina di una partita sotto tono
Bastoni 6
A volte è un regista aggiunto, in altre occasioni si trasforma persino in mezzala. La prima occasione la crea lui e lo fa nel suo stile: incursione e tiro dal limite respinto. Poi cala nell’intensità e nell’iniziativa, ma è tra i meno colpevoli del crollo nerazzurro a Firenze (69′ Dimarco 5 Non era al meglio, cerca il gol da centrocampo, ma si fa notare solo per il retropassaggio errato che spalanca la via del secondo gol a Kean)
Dumfries 6
Il più solido in fase difensiva dei titolari
Frattesi 4.5
Non trova i tempi d’inserimento e fatica ad offrirsi come soluzione per il palleggio tra le linee. A guastare ulteriormente la sua partita è la dormita in marcatura sul gol di Ranieri (83′ Asllani sv)
Calhanoglu 5
Tanti errori, anche tecnici. Una sorpresa in negativo (69′ Barella sv)
Mkhitaryan 5
Perde il pallone che dà il via alla ripartenza del 2-0. Poco brillante (69′ Arnautovic sv)
Carlos Augusto 5.5
Con Dimarco, leggermente raffreddato, in panchina, il brasiliano non riesce a mettersi in luce. Segna alla mezz’ora, ma il Var annulla per fuorigioco. Molti errori nel secondo tempo (82′ Taremi sv)
Thuram 5.5
Qualche lampo isolato, troppo poco.
Lautaro 6
Nel primo tempo si fa notare con alcuni spunti tra le linee, ma viene servito poco e male in area. Fa quel che può e nel finale prova a mettersi in proprio, ma è una serata storta