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Un clima surreale quello vissuto al Franchi nel lunch match della ventottesima giornata di campionato che ha visto sfidarsi Fiorentina e Benevento in cui i primi hanno avuto la meglio grazie alla rete di Hugo. Minuti densi di emozioni, applausi e lacrime in ricordo di Davide Astori, difensore della Fiorentina scomparso appena una settimana fa, hanno incorniciato la gara. Grande commozione al tredicesimo minuto quando il gioco si è fermato per un minuto e la Curva Fiesole ha reso omaggio al proprio capitano con una coreografia straordinaria.
FIORENTINA (4-3-1-2)
Sportiello 6
Ordinaria amministrazione per lui, non corre grandi pericoli.
Milenkovic 6
Rapido nel far ripartire la squadra soprattutto nel primo frangente di gara. Gara pienamente sufficiente. (56’ Laurini 6 entra in campo con lo spirito giusto).
Pezzella 6
Presente e lucido nonostante il clima delicato che si respira al Franchi. Decisivo in fase di chiusura.
Hugo 7
Segna il suo primo gol in Serie A proprio nella giornata di Astori. Sigla un gran gol con un colpo di testa impeccabile su calcio piazzato, molto presente sia in fase difensiva che quella offensiva. Essenziale nella costruzione del gioco.
Biraghi 6.5
Dà una grande mano anche in fase d’attacco, tra i più positivi. Cala nel secondo tempo, distratto a tratti.
Benassi 6
Meglio nel primo tempo quando riesce ad ostacolare le ripartenze dei campani. Nella ripresa perde intensità e lucidità complice la stanchezza fisica, fatica a mantenere la posizione.
Badelj 6.5
E’ tra i più provati per la perdita del compagno di squadra. Tuttavia, riesce comunque a riversare in campo una buona gara densa di concentrazione e intelligenza.
Veretout 6
Dialoga bene con i compagni di reparto, presente anche in fase difensiva quando occorre. Meglio nel primo tempo, troppi errori nella seconda frazione.
Saponara 6
Dona fluidità e velocità alla manovra dei viola. Nella ripresa torna in campo un po’ sottotono. (56’ Gil Dias 5.5 qualche errore di troppo)
Chiesa 6.5
Non è una giornata facile i viola, assolutamente. L’assenza di Davide si fa sentire come un frastuono assordante sia in campo che sugli spalti e Chiesa rappresenta appieno il dolore dell’intera squadra. Tuttavia, lotta come un leone fino all’ultimo minuto nonostante qualche problemino fisico.
Simeone 6.5
Il più propositivo fin dai primi minuti di gioco senza dubbio. Sfiora in diverse occasioni il gol del vantaggio. Reattivo. (82’ Falcinelli s.v.)
All. Pioli 7
Il suo non è stato certamente un compito facile. Prendere in mano una squadra dopo una tragedia simile non è una cosa da niente, anzi. I viola hanno riversato in campo una buona gara nel primo tempo, troppi errori di impostazione e di concentrazione nella ripresa ma riesce comunque a conquistare la massima posta in palio.
Puggioni 6
Non può nulla sul gol di Hugo, compie una bella parata nel finale
Sagna 6
Nella ripresa fa ripartire la squadra con intelligenza e rapidità .
Djimsiti 6
Un buon contributo anche in fase offensiva, gara sufficiente.
Tosca 6
Bene in fase di copertura, respinge le incursioni, seppur sporadiche nella ripresa, dei viola.
Venuti 6
Meglio nella ripresa quando innesca una serie di giocate interessanti.
Cataldi 6.5
In forma e ispirato. Nella ripresa tenta una serie di ripartenze pericolose e interessanti.
Djuricic 6.5
Tra i migliori in campo del Benevento. Gara più che sufficiente nel complesso, bene in entrambe le fasi. (80’ Parigini s.v.)
Lombardi 6
Nulla di eccezionale. Nel primo tempo fatica a trovare gli giusti spazi per far partire la squadra.
Guilherme 6.5
Dopo un primo tempo a ritmi bassi, nel secondo tempo mette in ansia la retroguardia viola con una serie di incursioni al veleno.
Brignola 6
Non sembra godere di una strabiliante forma fisica, un po’ sulle gambe. Poco reattivo. (46’ Del Pinto 6 incisivo)
Coda 6
Fatica ad essere pericoloso in area, soprattutto nel primo tempo. Torna in campo con maggiore aggressività .
De Zerbi 6
Un buon Benevento quello visto al Franchi. Probabilmente, il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio. Ad un primo tempo sottotono e bloccato, segue una seconda frazione di gioco più che sufficiente dove attacca con costanza l’area avversaria.