Serie A

Pagelle Chievo-Sassuolo 0-2: Serie A 2018-19

Stefano Sorrentino
Stefano Sorrentino - Foto Antonio Fraioli

I voti ai protagonisti di Chievo-Sassuolo 0-2 nelle pagelle del match valido per l’undicesima giornata di Serie A 2018-19. Terza sconfitta su tre per Giampiero Ventura dal suo approdo in gialloblu, torna invece al successo la squadra neroverde di De Zerbi dopo un ottobre senza gioie.

Vince il Sassuolo contro un Chievo sempre più in crisi nell’undicesima giornata di Serie A. Resta a 1 punti in classifica la squadra di Ventura, incapace di reagire realmente allo svantaggio firmato da Di Francesco, oggi, a fine primo tempo. Nel recupero è arrivato anche il raddoppio neroverde, in un’azione clamorosa che ha punito Giaccherini con un autogol mai visto. 0-2, dunque, al Bentegodi: andiamo a scoprire tutti i voti dell’incontro.

GLI HIGHLIGHTS DI CHIEVO-SASSUOLO 0-2

Chievo (3-4-2-1):

Sorrentino 5.5

Chiamato solo ad interventi semplici prima del gol, su cui non può nulla. Non ha l’occasione di riscattarsi successivamente. Nel finale un po’ poco reattivo, sull’appoggio di Giaccherini che vale lo 0-2.

Bani 5

Sbaglia un paio di disimpegni velenosi sul pressing alto avversario. In difesa fa bene fino all’occasione dell’1-0, dove lascia troppo spazio a Di Francesco. Nella ripresa non fa nulla per “raddrizzare” questa giornata storta.

Rossettini 6

La qualità degli interventi dell’ex Genoa è abbastanza alta, sul gol era stato chiamato ad uscire da Boateng e quindi le sue responsabilità sono relative. È comunque fra i pochi a non scomporsi.

Jaroszynski 6

Inizia da centrale, poi viene spostato sulla fascia. Duttile certo, ma il suo contributo si limita al classico “compitino”.

Depaoli 6

Inizia bene, con un paio di filtranti interessanti ed una buona predisposizione al sacrificio; pian piano però cala. Fa il suo in maniera lineare.

Obi 6

Non si risparmia mai in contrasto e per questo si fa fatica a dire che non ha fatto bene. Nella fase di possesso, però, anche lui è fin troppo lineare e non trova giocate decisive (71’ Tanasijevic 4 il difensore serbo entra per ripristinare una retroguardia a tre e probabilmente con l’indicazione di – semplicemente – non fare danni. E lui, di giustezza, prende due gialli in due minuti).

Radovanovic 5.5

La circolazione del pallone dei clivensi è un po’ sterile ed il regista della squadra non può non avere qualche colpa in questo senso.

Kiyine 6

Nulla di eccezionale ma tante piccole cose buone. Il belga, al debutto in Serie A, tutto sommato convince: buona gamba e tecnica prevalentemente pulita (54’ Meggiorini 6 dà un po’ una scossa alla fase offensiva dei suoi, ma l’impatto del classe ‘85 resta abbastanza limitato: le uniche palle gol vere arrivano nel recupero).

Birsa 5.5

Una prestazione un po’ simbolica della propria carriera per lo sloveno: alterna cose buone a cose meno buone, con un’anima da numero 10 troppo spesso rovinata da errori di misura. Nel conteggio finale gli manca un colpo dei suoi per essere sufficiente.

Giaccherini 4.5

Non entra mai in partita, pur non sbagliando tanto nemmeno lui riesce a tirare fuori il coniglio da cilindro. Lui dovrebbe essere uno di quelli che fanno la differenza e semplicemente oggi non lo è stato. Nel finale l’autogol è semplicemente grottesco.

Stepinski 5

Abbastanza solo contro i difensori avversari, lui mostra un piglio positivo: cerca il contatto fisico, svaria, recupera all’indietro e riesce a pulire qualche pallone, anche se con tanta fatica. Il tanto lavoro sporco però costa e nella ripresa praticamente sparisce. S

All. Ventura 5.5

La partita è anche preparata bene: i problemi nel creare occasioni non sono una novità per i veronesi e certamente le colpe del tecnico in questo senso sono relative. Certo fare solo due cambi in una situazione del genere…

Sassuolo (4-3-3):

Consigli 6

Spettatore non pagante o poco più. I padroni di casa non tirano, lui non fa altro che uscire qualche volta e richiamare all’attenzione i suoi compagni.

Lirola 6.5

I kilometri macinati dallo spagnolo sono sempre notevoli, ma la puntualità in fase difensiva non era mai stata fra le sue migliori doti: oggi invece non sbaglia niente. Bravo anche nei disimpegni.

Marlon 6

Diciamo che non è stata la gara col coefficiente di difficoltà più alto per il centrale brasiliano. Lui comunque interpreta bene l’incontro, senza sbavature e con la solità personalità nell’aggirare il pressing locale.

Ferrari 6.5

Lui viene sollecitato un po’ di più ma non è un problema: fa sempre la scelta giusta e genericamente la fa bene. Continua a mostrare una sicurezza con pochi eguali in questo campionato.

Rogerio 6

Nulla di che la sua prestazione, esegue le indicazioni dell’allenatore senza tanti fronzoli. Non si distingue più di tanto.

Sensi 6

I suoi errori si possono contare sulle dita di una mano, ma in altre partite ha dimostrato di poter essere un riferimento più costante per la squadra. Comunque tutto ok, pur senza grossi spunti.

Magnanelli 6.5

In mediana la sua presenza è garanzia di quantità abbinata a tanta efficacia. Silenzioso, ma sempre utile alla causa e puntuale.

Duncan 5.5

Sbaglia parecchio nel primo tempo sotto il profilo tecnico. Non ha molto tempo per riprendersi in seguito e certamente non ci ricorderemo di questa sua prestazione (63’ Magnani, 6.5 non è mai facile subentrare per un difensore ma lui si fa trovare pronto: nel finale è anche decisivo nel murare una conclusione di Stepinski).

Berardi 6.5

Inizia il match con qualche spunto interessante ed un atteggiamento in generale convincente, anche nel lavoro sporco. Suo l’assist nell’azione che sblocca il match, non trova poi l’ispirazione per colpire di nuovo. Nel finale propizia anche il rosso a Tanasijevic ed è aiutato dall’autorete, dopo due errori clamorosi sottoporta.

Boateng 6.5

Il suo approccio non è eccezionale, poi si rimbocca le maniche ed inizia a rendersi utile dietro le quinte: la transizione dell’1-0 inizia da un suo tocco, ma in generale raramente un’azione non passa dai suoi piedi (70’ Matri 5.5 l’occasione divorata al 79esimo pesa parecchio: sarebbe potuto essere un finale più facile per gli emiliani).

Di Francesco 7

Una gara senza particolare brillantezza per il figlio d’arte, è letale però nell’unica azione in cui il suo talento s’accende, l’azione del vantaggio neroverde. Da lì inizia anche a fare meglio nella manovra: un giocatore da tenere d’occhio (80’ Locatelli, s.v.).

All. De Zerbi 6.5

Conferma le sue idee, spregiudicatamente offensive, ma nel finale non ha paura a mettere un difensore in più per proteggere i tre punti. In una giornata non brillantissima da parte di molti, vincere – scavalcando Roma e Fiorentina – era la priorità: promosso, senza dubbi.

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