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“Sono d’accordo con il fatto di aprire canali di comunicazione diversi e diretti. Il fatto di intervistare l’arbitro a fine partita non so però quanto possa avere un valore costruttivo. Ma spiegare le nostre decisioni e discutere dei nostri errori è l’obiettivo primario”. Così Carlo Pacifici, nuovo presidente dell’Associazione italiana arbitri, in una conferenza stampa indetta al termine dell’assemblea generale dell’Aia che lo ha eletto come successore del dimissionario Alfredo Trentalange: “Bisogna aprire canali diretti tra noi e chi usufruisce del gioco del calcio, dobbiamo aprirci al mondo esterno ed essere in linea con una visione del calcio moderna, senza chiuderci a riccio – ha ribadito – I nostri ragazzi potrebbero talvolta sembrare chiusi all’esterno, in realtà sono pienamente inseriti all’interno della società civile”.
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