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Tra lo Scudetto di Diego Armando Maradona e quello di Victor Osimhen ci sono 33 anni. Un’attesa più lunga per vincere di nuovo il tricolore l’ha vissuta solo la Roma tra il 1942 e il 1983 (41). Il Napoli si gode i giorni di festa, ma la sensazione è che in casa azzurra ci sia ancora voglia di conquistare qualcosa. Insomma, la stagione della squadra di Spalletti (tecnico più anziano a vincere il titolo tricolore con i suoi 64 anni e 58 giorni) ha ancora cinque partite da offrire e da onorare al meglio, a partire da quella di domenica contro la Fiorentina. Victor Osimhen su tutti vuole regalarsi un finale di stagione che può impreziosire ulteriormente un’annata indimenticabile. L’obiettivo è il titolo di capocannoniere (22 i gol al momento), ma anche un record speciale. Con la rete scudetto all’Udinese, il nigeriano ha eguagliato George Weah al 1° posto (46 gol) dei migliori marcatori africani nella storia della Serie A. “Non lo venderò” ha garantito il presidente Aurelio De Laurentiis in collegamento con la Rai. Ma il pressing delle big d’Europa si fa sempre più intenso. La pista Bayern Monaco – che sembrava la società più interessata per un dopo Lewandowski ancora da imbastire – si è raffreddata, ma Paris Saint Germain e Chelsea monitorano la situazione. La cifra richiesta, si dice, è di 150 milioni. Tanti, ma c’è margine per trattare. Discorso diverso per Kvaratskhelia. L’attaccante georgiano è destinato alla permanenza e in queste cinque gare anche lui vuole concedersi un record. Finora ha segnato 12 reti in Serie A, prima di compiere 23 anni solo un calciatore del Napoli ha fatto meglio: Attila Sallustro (13) nel 1929/30. La Fiorentina è il primo ostacolo di un nuovo mini-campionato in cui domina la leggerezza e la voglia di superarsi ancora.
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