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Se fino a ieri la Juventus era in crisi, oggi le cose vanno ancora peggio. Tira aria di ammutinamento alla Cortinassa ed è scattata una vera e propria caccia al nome dopo le dure dichiarazioni.
L’ultimo exploit di Thiago Motta in conferenza stampa, a margine della gara persa ai rigori contro l’Empoli, non può certo aver rafforzato i rapporti tra il tecnico e lo spogliatoio. La squadra è stata definita senza mezzi termini non all’altezza e capace solo di mostrare un atteggiamento sbagliato e senza mordente, cosa che non è passata inosservata per molti calciatori bianconeri.
L’eliminazione dalla Coppa Italia è stata paradossalmente più gravosa rispetto alla clamorosa uscita di scena dalla Champions League e, a quanto pare, la dirigenza avrebbe deciso di prendersi qualche settimana di riflessione per vedere dove il progetto Motta andrà a finire. Il tempo è poco e se l’ex Bologna non dovesse centrare la qualificazione in Champions per il prossimo anno, il suo futuro sarebbe sicuramente lontano dalla Cortinassa, magari in favore di un Conte bis o di un nuovo arrivo come Gian Piero Gasperini. Nelle ultime ore però è emerso un malumore dall’interno dello spogliatoio juventino, che coinvolgerebbe direttamente uno o più calciatori bianconeri.
Crack nello spogliatoio, Motta preso di mira
Nonostante Cristiano Giuntoli abbia confermato ufficialmente che “Thiago Motta non è in discussione” all’indomani della gara contro l’Empoli, non sembra essere così per alcuni membri della squadra, o meglio, per uno nello specifico. Non ci sono nomi al momento, ma il Corriere della Sera ha riportato con una certa sicurezza il malumore che un giocatore bianconero avrebbe rivelato a un suo amico stretto. L’indiziato è stato chiaro e senza lasciare spazio a dubbi ha criticato aspramente la gestione dello spogliatoio da parte di Thiago Motta: “Non lo sopporto, e non sono l’unico”.
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Il calciatore ha poi proseguito lasciando quello che potrebbe essere un indizio chiave: “Non sai mai cosa aspettarti, da titolare a 90 minuti in panchina”. Dopo tali affermazioni si è scatenata una vera caccia al nome, perché di giocatori che non stanno trovando continuità alla Juve ce ne sono tanti, basti pensare ad esempio a Dusan Vlahovic. Tuttavia il serbo non è certo l’unico a poter risentire dell’operato di Motta che, forse per la sua spiccata propensione alla duttilità tattica, si è dimenticato qualcuno per strada. Difficile immaginare che tali considerazioni possano esser partite da un titolarissimo della Juventus, più probabile invece che a parlare sia stato un profilo relegato troppo spesso a una vita alternata tra campo e panchina.