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Era una festa all’Arechi. All’inizio e soprattutto alla fine. La Salernitana emette un verdetto ufficiale (e formale) battendo la Fiorentina per 2-1: l’Inter è matematicamente in Champions League. Ma c’è anche un verdetto non ufficiale, che sta solo sui cuori di Nicola e company: la lotta salvezza è viva e la Salernitana è dentro. Come il Crotone del 2017, con una rimonta capolavoro per la salvezza: in panchina c’era Davide Nicola, oggi frontman di una squadra che rischia di scrivere una pagina di storia. Un lunch match di quelli che entrano nella storia, un Arechi che poche squadre avrebbero potuto espugnare. Lo stadio è una bolgia, Nicola lascia fuori Ribery e schiera Verdi che ha le prime occasioni della partita ma dopo pochi minuti i suoi tiri finiscono sull’esterno della rete. Al centro dell’attacco il tecnico non rinuncia al suo giocatore più importante e al suo capitano. Milan Djuric è il miglior marcatore in casa della Salernitana nel torneo in corso, con quattro reti. Tutte di testa. La quarta arriva ad inizio gara, a differenza delle altre tre siglate tutte nella ripresa. Minimo comune denominatore: un assist di un giocatore diverso. Dopo Kastanos, Mazzocchi e Zortea, è di Bohinen il cross per l’incornata vincente che non lascia scampo a Terracciano.
La prima vera chance ospite arriva a ridosso dell’intervallo con Cabral, che stacca sul cross di Gonzalez impegnando Sepe in una presa comunque non difficile. Al 64′ c’è il pari sull’asse dei neo entrati Odriozola e Saponara, con lo spagnolo che propone da destra e l’azzurro che controlla e fulmina Sepe per l’1-1. Ma la squadra granata ci crede e soprattutto Nicola indovina tutti i cambi possibili. Entrano Ruggeri e Bonazzoli. Al 79′ cross di Ruggeri, errore di Igor e zampata vincente di Bonazzoli che fa esplodere la bolgia di Salerno. La Fiorentina arriva a Salerno dopo aver vinto le ultime tre partite di campionato e non registrava una striscia più lunga dall’aprile 2018. Una striscia (di Pioli) che resiste. Storica invece la terza vittoria consecutiva della Salernitana che non otteneva un successo casalingo dal 2 ottobre scorso contro il Genoa. Ora il Genoa affronterà il Cagliari che ha 3 punti in più dei granata. La salvezza è lì, alla portata di tutte. E con uno stadio così forse è più facile crederci e sicuramente più bello sognare.
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