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“Numero 10? Io non gioco con il numero, gioco con la maglia”. Parola di Nico Gonzalez, leader tecnico e non solo di una Fiorentina che con i suoi gol ha vinto all’esordio in campionato e ha passato il turno di Conference League. Parola dell’ultimo proprietario della maglia più ambita che in viola è sempre stata affidata a fantasisti puri, da De Sisti ad Antognoni, passando per Baggio e Rui Costa. A Nico Gonzalez la qualità non manca, ma nel suo identikit di calciatore c’è tanto di più. E in occasione del match con l’Inter, vuole dimostrarlo nel palcoscenico più affascinante. Pochi calciatori del nostro campionato hanno la varietà di colpi dell’attaccante argentino, che sa dribblare, rientrare sul mancino o andare sul fondo, calciare dalla distanza, ma è bravo ad occupare l’area, è fortissimo di testa ed è lucido sotto porta e dagli undici metri. Nico è andato a segno in entrambe le due gare di campionato e ha messo la firma sulla doppietta decisiva contro il Rapid per accedere alla fase a gironi di Conference. Quattro gol su quattro partite. Gongola Rocco Commisso che per lui ha respinto offerte da capogiro sia a gennaio che a luglio. “La Fiorentina ha la forza di rifiutare 45 milioni per un giocatore, la Roma non ce l’ha. Questo dimostra la loro ambizione”, aveva detto Josè Mourinho del mercato dei viola.
L’orientamento della Fiorentina sembra chiaro: fare di Gonzalez la nuova bandiera, il nuovo 10 capace di simboleggiare un’era della Fiorentina. Come poteva essere Gaetano Castrovilli, tormentato dagli infortuni e alla fine deciso a lasciare il numero più ambito all’argentino. L’ultimo scoglio è rappresentato da quella doppia cifra in campionato che ancora gli manca. Nella scorsa stagione chiuse con 14 gol in tutte le competizioni, ma con sole sei reti in Serie A. Per arrivare nell’Olimpo dei suoi colleghi di ruolo, ha bisogno di quelle cinque reti mancanti. L’obiettivo sembra alla portata, perché per chi sa fare veramente tutto, quella cifra non è irraggiungibile. Anzi. E se il buongiorno si vede dal mattino, forse è l’anno giusto. Un nuovo test a San Siro, dove non ha mai segnato. La rete che ha illuso i viola in Coppa Italia resta un tassello della sua carriera e ora Gonzalez cerca i primi gol decisivi contro l’Inter di Simone Inzaghi.
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