Nel segno di Vlahovic, nel segno della tradizione positiva al Castellani, nel segno della continuità dei risultati. La Juventus reagisce ai tre pareggi un po’ agrodolci, specie quello in Champions, e vince non senza doversela sudare in casa del solito Empoli che ci mette qualità e voglia, ma che complice una classifica ancora per nulla insidiosa, forse tira troppo presto i remi in barca, prova a reagire solo nel finale ma trova l’ennesimo passaggio a vuoto, con la vittoria che non arriva ormai dalla trasferta di Napoli a dicembre. E’ 2-3 per i bianconeri in terra toscana e questo vuol dire che lo scudetto, che ufficialmente non è affatto un obiettivo perché mancano troppo poche giornate e il gap è decisamente eccessivo con tre squadre davanti è staccate, dista ora sette punti. Quelli che separano i bianconeri dal Milan, mentre sono cinque nei confronti dell’Inter (che ha una partita in meno), quattro nei confronti del Napoli, che giocherà domani con la Lazio, altra rivale dei bianconeri se ci si concentra sulla lotta più concreta quella per il quarto posto. Che, quantomeno, vede ora la Vecchia Signora in pole dopo una lunga rincorsa. L’Atalanta sta arrancando, i biancocelesti sono in ritardo. E allora si può pensare con più tranquillità al fatto che anche nella prossima stagione si giocherà nella coppa più prestigiosa. Guardare indietro diventa anacronistico, ora la classifica è interessante se la si guarda a occhi in su. Sognare lo scudetto è forse troppo ardito, ma se le altre continuano a rallentare…
La partita del Castellani ha un andamento assai strano e anomalo. L’approccio dei bianconeri è ottimo, ma pian piano scarseggiano i rifornimenti offensivi. Due dei più criticati di questa stagione, Rabiot e Kean, confezionano il vantaggio con assist e gol rispettivamente e tutto sembra essere incanalato su binari agevoli. Così non è, perché dietro c’è tanta disattenzione oggi e arriva il pari di Zurkowski che approfitta dei difensori belle statuine per insaccare di punta a tu per tu. All’intervallo, però, si va sull’1-2, perché c’è il fattore Vlahovic, una tassa da pagare per la squadra di Andreazzoli. Molto bello il gol, diventano due a inizio secondo tempo sul suggerimento al bacio di Morata. 1-3, sembra tutto finito. Manco per sogno, perché La Mantia sfrutta un’altra dormita degli ospiti e riapre tutto. Ma non basta il cuore all’Empoli per avere la meglio di una Juventus distratta e poco solida, ma vincente. E per ora basta questo.