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Amin Younes critica il modo in cui vengono “addestrati” i giovani calciatori. “Noi siamo addestrati ad essere ignoranti, quasi tutto ci viene tolto. Possiamo pulirci da soli soltanto le nostre scarpe, poi non dobbiamo occuparci di nient’altro” ha spiegato il centrocampista del Napoli al sito tedesco T-Online. “Pochissime persone sanno cos’è un conto di risparmio, ad esempio. Per non parlare del fatto che quasi nessuno sa cosa vuole fare dopo aver smesso con il calcio. Non dovrebbero solo spremere i giovani calciatori come dei limoni per il loro talento, ma aiutarli a tutti i livelli: atletico, umano e finanziario. Noi calciatori guadagniamo molto e viviamo lontano dal mondo normale, ci sono molti di noi che si ritrovano senza soldi una volta appese le scarpe al chiodo. Non ci viene insegnato nulla” ha proseguito Younes.
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“Molti calciatori professionisti provengono da contesti più poveri e improvvisamente diventano stelle, con tanti soldi in tasca. Tuttavia, la corretta gestione del denaro non è stata affatto appresa. Anch’io vengo da una tale famiglia più povera, ma sono stato fortunato che mio padre si sia preso cura dei miei soldi fin da subito” ha concluso Younes.
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