Minuto novanta di Juventus-Napoli: Koulibaly sale in cielo e impatta la palla della vita: quella che ti può far sognare, che può regalare la gioia che hai sempre inseguito. Perché in quel salto c’è la metafora di una squadra che sta provando a superarsi per battere la squadra più forte di tutte: la Juventus. E adesso c’è solo un punto di distacco tra Allegri e Sarri con le ultime quattro giornate che regaleranno emozioni, brividi e palpitazioni per il finale più incredibile degli ultimi 15 anni.
Scudetto, Champions League, Europa League e salvezza: tutto si deciderà all’ultima giornata. Un campionato che si è riaperto clamorosamente in cinque giorni perché dopo la parata di Donnarumma al 93′ a Milano tutto sembrava finito. Ed invece Insigne e compagni non si sono mai rassegnati. Sapevano di dover fare la partita perfetta: e l’hanno fatta. La Juventus non ha mai tirato in porta, Higuain non ha mai preso la palla. Il Napoli invece ha giocato come sempre, ha suonato la solita orchestra ed alla fine c’è stato l’acuto del giocatore simbolo di Maurizio Sarri. Koulibaly nella gestione Benitez era stato criticatissimo ed invece con il tecnico toscano è diventato il più forte difensore del campionato. Torino piange, Napoli pure. Ma di gioia. E prepariamoci ad un finale da infarto: finalmente. La Serie A al centro del mondo. Bentornata.