[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
“Al momento non ci sono azioni formali in atto tra società e calciatori o comunque noi non lo sappiamo perché i calciatori non ce l’hanno comunicato. Al momento non c’è alcun contenzioso in atto e se De Laurentiis si limiterà alla multa del 5% sullo stipendio, il calciatore non è detto che ricorra a noi”. Così, ai microfoni di Radio Marte, Umberto Calcagno, vice presidente vicario dell’Assocalciatori. “La procedura si instaura con un ricorso fatto dalla società nei confronti del tesserato e la sanzione quindi non viene erogata immediatamente, ma ha bisogno di un vaglio del collegio arbitrale. Il ritiro di per sé non é una sanzione, non si può parlare di sanzione quando si chiede al calciatore di stare insieme e dormire con un compagno di squadra, cosa diversa e’ il ritiro punitivo – prosegue Calcagno -. E’ difficile entrare nel merito: anche io ho fatto dei ritiri nell’arco della mia carriera, erano pero’ tutti propedeutici alla migliore preparazione degli incontri di calcio e quindi avevano una giustificazione tecnico-sportiva e non e’ un caso che nei contenziosi un ruolo determinante l’ha giocato il ruolo dell’allenatore”.
“Se i calciatori del Napoli si rivolgeranno a noi, bisognerà capire se il collegio arbitrale giudicherà che quel ritiro era propedeutico e necessario ai fini della preparazione della partita oppure se si trattava di un ritiro punitivo – ha aggiunto Calcagno -. Abbiamo già preso una posizione in passato sui ritiri punitivi, ma non posso esprimermi su quanto accaduto a Napoli perché non conosco la situazione, ma in generale, se i ritiri sono punitivi, è giusto che i calciatori lo disertino”.
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]